Lavavetri: secondo la Procura nessun illecito penale e nessun racket

Redazione Nove da Firenze
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10 settembre 2007 18:43
Lavavetri: secondo la Procura nessun illecito penale e nessun racket

Il procuratore capo di Firenze Ubaldo Nannucci ha depositato al gip del tribunale del capoluogo toscano, la richiesta di archiviazione per le denunce a carico dei lavavetri bloccati nei giorni scorsi in seguito all' ordinanza emessa dal Comune di Firenze. "La richiesta di archiviazione - spiega Nannucci - deriva dal fatto che, a mio parere, il mestiere girovago di lavavetri é previsto dalla legge come illecito amministrativo e per il principio di specialità non può essere oggetto di illecito penale.

Altri aspetti di dubbia legittimità sollevati nell' ordinanza del comune di Firenze non sono stati da me approfonditi perché non li ritenevo essenziali". Infine, quanto alle ipotesi avanzate dall' assessore alla sicurezza del Comune di Firenze Graziano Cioni e dal sindaco Leonardo Domenici riguardo all' esistenza di un racket dei lavavetri, il procuratore capo ha aggiunto: "Ho scritto al comando provinciale dei carabinieri e alla questura per sapere se per caso avessero segnalato qualche tipo di condotta che meritasse la definizione di racket e mi è stato riferito che non c' è stata nessuna segnalazione di questo tipo".
«La decisione del procuratore Ubaldo Nannucci che ha chiesto l'archiviazione delle denunce dei lavavetri dimostra quanto questo problema debba essere risolto a livello nazionale».

Lo ha detto il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi. «E' vero che oggi i sindaci non hanno grandi poteri in tema di sicurezza - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - ma il problema, che sembra esploso solo ora per l'interesse mediatico che ha suscitato, in realtà è noto da tempo, almeno nella percezione di disagio dei cittadini. La posizione espressa dalla procura evidenzia il mancato lavoro sinora svolto dall'amministrazione sul piano della legalità, che si scopre improvvisamente molto sensibile al problema della sicurezza senza avere messo a punto strumenti amministrativi efficaci.

Nel merito il provvedimento è condivisibile ma la presenza dei lavavetri ai semafori è sempre stata nota e perseguibile perché non autorizzata. Quanti controlli e azioni deterrenti sono stati messi in atto dalla giunta Domenici in questi anni? Bastava non chiudere gli occhi come è stato fatto sinora. Adesso si assiste alla contrapposizione tra procura e amministrazione. Cosa deve pensare il cittadino che ora spera che finalmente qualcosa cambi?».

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