Autocertificazione on line per le aziende vinicole
Approvato nuovo regolamento per lo schedario e l'albo delle vigne per vini DOC e DOCG

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2007 22:20
Autocertificazione on line per le aziende vinicole<BR>Approvato nuovo regolamento per lo schedario e l'albo delle vigne per vini DOC e DOCG

Il Consiglio provinciale ha approvato, con 22 sì (maggioranza e PRC) e 5 no (gruppi CdL) il Regolamento per la semplificazione delle procedure per l’aggiornamento dello schedario viticolo e per l’iscrizione delle superfici vitate agli albi dei vigneti a denominazione d’origine e agli elenchi delle vigne per vini ad indicazione geografica tipica. “Sul nostro territorio – ha sottolineato l’assessore Roselli – abbiamo vini DOCG e DOC e quindi quella della tenuta degli albi è una cosa importante.

Tra l’altro il nostro appezzamento medio aziendale è molto piccolo, siamo in presenza a continue modificazioni di acquisizione di nuove particelle, dismissioni, estirpazioni e impianti. Come tutte le forme autorizzatorie, si fa la domanda e poi si aspetta l’autorizzazione. Con il regolamento intendiamo applicare il principio riconosciuto dal nostro ordinamento dell’autocertificazione e dunque dal momento che l’azienda intende procedere a una modificazione del proprio assetto vitivinicolo fa la procedura di iscrizione o cancellazione con il modello riconosciuto dalla legge regionale e una volta registrato su quel modello unico, che è giacente presso il Casellario Unico di Artea l’agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura, si intende immediatamente inserito per il nuovo status di catasto vitivinicolo.

Dopodiché la Provincia, avendo competenza di tenuta dell’albo si riserva, su campione, di effettuare i controlli e le verifiche”. Massai (AN) ha contestato che: “Quando si va a produrre dei regolamenti bisogna produrli in maniera abbastanza esatta per far comprendere a tutti che l’adempimento di una dichiarazione che deve essere resa alla Provincia non è la compilazione della stessa. Già in Commissione sono state rilevati refusi ed imprecisioni. E’ stato chiesto un rinvio, in quanto il regolamento è fatto mediamente con i piedi e mi dispiace dirlo, ma si vuole, invece, per forza approvare”.

Bevilacqua (FI) ha ricordato che: “Quando si fa un regolamento si deve riuscire ad ottenere una semplificazione e una chiarezza per colui che va a leggerlo. Si sta parlando dell’iscrizione all’albo delle superfici vitate dei vigneti per la denominazione d’origine, immaginavo, quindi, che su questo ci fosse una particolare attenzione nella redazione di un regolamento. Ma, ahimè non ho riscontrato né una chiarezza per poter correttamente interpretare ciò che noi chiediamo ai viticoltori, né ho riscontrato la possibilità di una coordinata situazione di richieste all’interno del regolamento sulla base degli articoli”.

Per Ermini (La Margherita) siamo di fronte ad un regolamento che va incontro a quelle che sono le esigenze e le aspettative delle categorie economiche”. Gori (DS) si è risentito sul fatto che: “Massai ha detto che questo è un regolamento scritto con i piedi. Abbiamo già lavorato in Commissione, ritornarci nuovamente per rifare un lavoro che è solo marginale, allora è inutile. Se per l’assessore il regolamento sta in piedi allora si vota”. Per Marconcini (PdCI): “Se c’è un sostanziale accordo, determinata dalla richiesta dell’opposizione e anche dalla maggioranza, per modificare il regolamento si può tornare in Commissione”.

Per Bassetti (UDC) “Questo è un regolamento che va a semplificare le procedure in un settore importante, che è quello della viticoltura, un settore importante per la nostra Provincia. Non c’è nulla di scandaloso se si ritorna nelle Commissioni per cercare di rendere di facile attuazione questo regolamento”. Per Londi (La Margherita), Presidente della Commissione agricoltura: “Questo regolamento interessa numerosi operatori economici e tutti sappiamo quanto è importante la produzione del vino nella nostra provincia.

Se ci sono modifiche da fare si può tornare in Commissione ma è l’assessore che deve sciogliere i dubbi”. Ancora l’assessore Roselli per il quale: “Questo è un regolamento che funziona, sta in piedi e risponde perfettamente al bisogno di descrizione”. Anche per Calò (PRC): “Il regolamento è chiaro. Sarebbe come prenderci in giro se dovessimo riconvocare una Commissione per riapprovarlo”.

In un colpo solo la Provincia di Firenze fa sparire la montagna di carta (certificati, mappe, dichiarazioni etc.) che le migliaia di aziende vitivinicole del territorio fiorentino erano obbligate a presentare agli uffici provinciali.

Soprattutto in un colpo solo spariscono i lunghi tempi di attesa finora necessari per ottenere un’autorizzazione o semplicemente per iscriversi agli albi dei vigneto doc. o agli elenchi dei vini Igt. “Se si considera che in qualche caso era necessario attendere quasi un anno per ottenere l’autorizzazione da un ufficio – fa notare Pietro Roselli, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Firenze – si capisce l’importanza di questa novità introdotta dall’Amministrazione provinciale”.
La Giunta provinciale ha infatti approvato il nuovo regolamento per la definizione delle procedure per l’aggiornamento dello schedario vitivinicolo che riguarda le variazioni di potenziale, l’iscrizione dei vigneti agli albi per i vini e denominazione di origine e agli elenchi delle vigne per i vini a indicazione geografica.

Questi adempimenti, che riguardano la situazione aziendale che ogni conduttore di superfici vitate è tenuto a dichiarare alla Provincia di Firenze, da ora in poi sarà effettuato on line tramite il semplice collegamento all’Anagrafe unica di Artea.
“La novità è duplice – spiega l’Assessore all’Agricoltura –. In primo luogo si passa dal sistema complesso delle autorizzazioni che la Provincia doveva rilasciare alla più semplice modalità dell’autocertificazione. Non solo, l’importante altra novità riguarda l’abbandono della documentazione cartacea, spesso voluminosa e complessa, a favore di una procedura informatizzata tramite un collegamento on line”.

Ovviamente l’Amministrazione provinciale precederà ad effettuare verifiche, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni rese dal conduttore. “I controlli sono possibili – dice l’Assessore Roselli – perché il nostro archivio è georeferenziato. In questo modo i rilevi aerofotogrammetrici vengono incrociati con i dati già presenti nell’anagrafe unica delle aziende agricole disponibile su Artea per verificare le dichiarazioni degli utenti su eventuali cessioni, nuovi impianti, iscrizioni etc.

Se necessario – conclude Roselli – effettueremo anche ulteriori controlli attraverso verifiche e ispezioni in loco”.
Nel caso in cui l’esito dei controlli individui dichiarazioni mendaci o false attestazioni che comportino gravi irregolarità non sanabili, sarà determinata la decadenza dai benefici economici e inoltre verranno adottate le sanzioni previste in caso di violazioni e irregolarità in difformità alla normativa comunitaria.
“Il regolamento per la semplificazione delle procedure – conclude l’Assessore Roselli – va letto come un atto di fiducia e di responsabilizzazione nei confronti delle aziende”.

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