Vino “femmina”? Donne a confronto e assaggi dell'Enoteca Italiana giovedì 12 luglio 2007 (ore 10) a Siena

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2007 13:23
Vino “femmina”? Donne a confronto e assaggi dell'Enoteca Italiana giovedì 12 luglio 2007 (ore 10) a Siena

Esiste un modo di produrre alla “maniera” delle donne? E’ quanto si propone di scoprire ed approfondire la tavola rotonda “Vino di genere”, in programma giovedì 12 luglio 2007 (ore 10), presso i locali del Bastione San Filippo della Fortezza Medicea a Siena, storica sede dell’Ente Vini - Enoteca Italiana istituito nel 1933. Allora, come nasce un vino al femminile? Quali caratteristiche organolettiche deve possedere? E poi, cosa contraddistingue una bottiglia di vino fatto da una donna? Come va comunicato? Ed ancora, cosa cerca una cliente, una consumatrice, una eno-turista in un calice di nettare in “rosa”? Le domande, rivolte ad alcune protagoniste assolute del vino toscano ed italiano, cercheranno di definire e di dare un volto a questo “pianeta” particolare, sempre più rappresentato in tutti i segmenti della filiera vitivinicola, dalla produzione alla ricerca e selezione organolettiche, alla commercializzazione, fino alla degustazione e al turismo legato a questo prodotto simbolo del made in Italy.

Accanto ad esse prenderà la parola anche un noto sociologo, Omar Calabrese, esperto del linguaggio oltre che appassionato di vino.
Per “testare” le affermazioni teoriche e verificarle quindi nella pratica quotidiana, al dibattito, condotto dalla giornalista Rai, Camilla Nata, seguirà una speciale degustazione “bendata alla quale saranno invitati a prendere parte i giornalisti ed esperti del settore presenti all’evento.
Ai tavoli verranno serviti otto vini rossi diversi, da bottiglie rigorosamente nascoste in sacchetti neri ed anonimi, tra i quali vi saranno dei nettari fatti da donne.

Bisognerà quindi cercare di identificare questi ultimi, esprimendo su di una scheda le proprie valutazioni, in base alle quali dovrebbe in seguito essere possibile scoprire se vi sono o meno particolari elementi di riconoscibilità.
Di sicuro sarà un modo divertente, sempre comunque con un occhio attento all’esito del confronto, per affermare l’esistenza di vini “femmina” o, in caso contrario, sfatare che vi sia una differenza tra uomini e donne nel produrre questo prelibato e formidabile prodotto.

Notizie correlate
In evidenza