BCF: un finanziamento dedicato all’extravergine a denominazione d’origine protetta per la copertura dei costi di certificazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 maggio 2007 13:03
BCF: un finanziamento dedicato all’extravergine a denominazione d’origine protetta per la copertura dei costi di certificazione

16 maggio 2007- Vino ed olio d’oliva extravergine, due prodotti di valore che la Banca del Chianti Fiorentino di San Casciano Val di Pesa (FI) tratta come un vero «tesoro». Tanto da pensare per ciascuno dei due ad iniziative specifiche.

Il vino
Per quanto riguarda il vino la Banca del Chianti Fiorentino sarà presente alla manifestazione “Alla Corte del Vino”, la due giorni che si tiene a Villa Le Corti sabato 19 e domenica 20 maggio e che mette in mostra il meglio della produzione enologica toscana.
«Quello che vogliamo – commenta il Direttore Generale della Banca chiantigiana, Andrea Bianchi – è essere un punto di riferimento non soltanto creditizio per chi opera nel mondo dell’agricoltura.

Nel settore del vino la nostra idea è proporre soluzioni per ogni fase della filiera, un approccio per capire i bisogni degli operatori e soddisfare le esigenze in ogni fase. Dall’acquisto dei terreni all’impianto dei vigneti alla realizzazione di cantine, alla formazione degli addetti per finire con la commercializzazione del prodotto». «Con la presenza alla Corte del Vino – continua – si manifesta la vicinanza con i produttori e la sensibilità della banca verso la promozione e la commercializzazione di un prodotto».

L’olio Dop
In tema di valorizzazione dell’olio Dop extravergine d’oliva, l’istituto di credito di San Casciano Val di Pesa ha dato vita all’iniziativa «Valore-DOP Olio», con cui vuole incentivare in modo diretto e concreto la certificazione ‘DOP-Chianti Classico’ per il prodotto olio d’oliva extravergine.
«Siamo convinti – commenta il direttore generale della Banca del Chianti Fiorentino, Andrea Bianchi - che il futuro delle produzioni tipiche legate ad un territorio come quello del Chianti non sia quello di un approccio estensivo-quantitativo, ma sia legato imprescindibilmente alla qualità e alla territorialità del prodotto.

Incoraggiare la certificazione DOP significa quindi dare un sostegno concreto non solo alle singole aziende, ma anche allo sviluppo del Chianti in generale».
L’iniziativa prevede un contributo promozionale erogato dalla BCF a copertura delle spese che le singole aziende agricole produttrici di olio sostengono per la prima certificazione ‘DOP-Chianti Classico’ del raccolto 2007.
In particolare, il contributo coprirà la spesa fissa relativa alle analisi chimiche effettuate sul prodotto dalla Camera di Commercio, necessarie ad accertare l’esistenza dei requisiti necessari affinché il prodotto stesso si possa fregiare del marchio ‘DOP’.

La Banca si accolla il 50%, mentre, in base a quanto previsto dalla legge 296/2006, il restante 50% viene coperto dallo Stato sottoforma di credito d’imposta. Importante in questa iniziativa è stata la collaborazione con il Consorzio del Chianti Classico, che si è impegnato a controllare che le aziende richiedenti il contributo facciano effettivamente uso del marchio DOP per la commercializzazione, la promozione, la partecipazione a manifestazioni.

Pasta e ceci da degustare
E i due prodotti, olio Dop e vino Chianti Classico, saranno i protagonisti di un piatto unico e originale che sarà possibile degustare durante la manifestazione Alla Corte del Vino.

Lo chef dell’Osteria di Passignano, Marcello Crini, che quest’anno cura la cucina della rassegna, ha realizzato un primo piatto, «Valore Chianti», a base di ingredienti tutti quanti prodotti nel Chianti: Gigli di Firenze, un tipo di pasta artigianale, su un letto di ceci fiorentini e zafferano, il tutto condito con olio Dop Chianti Classico. Un piatto che non può che essere abbinato con il celebre «rosso» dal marchio del Gallo Nero.

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