La Toscana ricorda la Shoah

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 gennaio 2007 00:27
La Toscana ricorda la Shoah

Firenze – “La Regione Toscana ricorda la Shoah, ma anche la persecuzione, la prigionia, la testimonianza di chi ha pagato con la vita la tragedia dell’Olocausto”. Così ha esordito il Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza Giuseppe Del Carlo, presentando il libro di Vasco Ferretti “Le stragi naziste sotto la linea gotica. 1944: Sant’Anna di Stazzema, Padule di Fucecchio, Marzabotto”. Un libro non solo per celebrare la “Giornata della Memoria”, ma soprattutto “l’impegno a coltivare la memoria storica per le giovani generazioni, chiamate a tenere alti i valori della solidarietà ed a combattere ogni forma di antisemistismo”, ha puntualizzato Del Carlo.

Da qui tutte le iniziative, organizzate dalla Regione in collaborazione con enti e istituzioni pubbliche in tutta la Toscana, per ricordare l’Olocausto ma anche le tante atrocità del periodo 1943-1945, che nella sola Toscana segnò l’esistenza a oltre 4000 civili, in gran parte vecchi, donne e bambini.
Il saggio di Ferretti racconta delle stragi naziste nell’estate del 1944, quando Sant’Anna di Stazzema, Padule di Fucecchio e Marzabotto furono la punta di una spietata guerra che i comandi tedeschi condussero contro la popolazione civile.

Attraverso un’analisi documentata che ricostruisce il quadro militare, politico e sociale in cui maturarono le stragi, l’autore riesce a far emergere tutto il valore della resistenza civile e l’oscuro eroismo di migliaia di vittime, la cui memoria storica resta incancellabile.
Alla presentazione del libro, insieme al Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Giuseppe Del Carlo, sono intervenuti Michele Silicani, Sindaco del Comune di Stazzema e Giuliano Calvetti, Sindaco del Comune di Monsummano Terme.



Dieci racconti per non dimenticare la follia che si è consumata nei lager nazisti durante l'ultimo conflitto mondiale, dieci racconti per imparare a vedere il bene anche là dove sembra non avere spazio. Sono quelli che Fabrizio Silei ha racchiuso nel suo nuovo libro "Arbeiten!" (Ed. Polistampa, pp. 88, euro 9): un titolo ("Lavorare!") estremamente significativo poiché era questo il grido di incitamento al lavoro che i carcerieri tedeschi ripetevano continuamente ai militari italiani internati nei campi di concentramento.
La raccolta di Silei, diciassettesimo titolo della collana «Selezione Narrativa Polistampa», verrà presentata in anteprima sabato 27 gennaio alle 21.30 presso il cinema "Olimpia" di Tavarnelle Val di Pesa (FI), in occasione della Giornata della Memoria.

Una presentazione originalissima perché in forma di spettacolo, con le musiche eseguite e composte da Marco Marcuzzi, la scenografia di Mavilla e Stufano Turrini e la voce narrante di Massimo Salvianti cui sarà affidata la lettura dei racconti del libro.
Silei è già autore di numerosi saggi storici, ma è con questi dieci brevi racconti, tutti ricavati dalladiretta testimonianza di 'sopravvissuti' italiani, che si cimenta per la prima volta con la scrittura letteraria. "Sono storie che non si dovrebbero dimenticare - afferma Mario Rigoni Stern - perché di uomini che per coscienza e dignità hanno sofferto fame e umiliazioni, e insulti e anche percosse, per non essere più dalla parte della guerra ingiusta e barbara".

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