Legge regionale sulla partecipazione: aspettative del town meeting e disagio politico di Fragai
Non sarebbe più efficace far approvare una risoluzione al Consiglio delle Autonomie?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 dicembre 2006 23:02
Legge regionale sulla partecipazione: aspettative del town meeting e disagio politico di Fragai<BR>Non sarebbe più efficace far approvare una risoluzione al Consiglio delle Autonomie?

La Regione può intervenire con proprie leggi, o modifiche dello statuto disponendo solo per i propri procedimenti. Difficile credere che a cascata una nuova legge regionale promuova la partecipazione anche negli altri enti locali. La legge regionale in tema di accesso agli atti risale al 1992. Estendeva i suoi principi a tutto il territorio regionale, ma non sembra che i comuni siano stati sensibili a questi principi e c'è voluta una raccomandazione del Consiglio delle autonomie del 2005 per sollecitare gli enti locali ad applicare pienamente i principi dell'accesso.

Anche per quanto riguarda la Partecipazione la soluzione più concreta potrebbe essere una Raccomadazione da parte del consiglio delle autonomie. L'Assessore regionale farebbe bene a puntare su quest'organo che è il fiore all'occhiello della Toscana, una delle pochissime Regioni ad aver istituito quest'organo di collaborazione e raccordo (molto attivo nelle sue funzioni)tra Regione ed enti locali.
Che il bisogno di partecipazione politica sia ormai un'emergenza lo dimostrano i tanti casi di ricorso al TAR dei comitati di cittadini, ultimo caso quello sul Programma 20.000 abitazioni in affitto a Firenze, ennesima vittoria dei cittadini, che riescono a bloccare i procedimenti amministrativi mal digeriti.

il T.A.R. della Toscana ha dato loro ragione sulla vicenda dell'area di Via Arnoldi che, pur essendo inserita nell'area fragile del "Parco storico della collina", in seguito ad Accordo di pianificazione fra gli enti interessati, ne era recantemente stata esclusa, rendendo possibile, secondo il T.A.R. in maniera illegittima, l'edificazione. Purtroppo questa prassi disinvolta, sia del Comune che della Provincia, è molto diffusa e sta sollevando diffuse perplessità in molti cittadini. Per questo motivo e di fronte alle dichiarazioni di Biagi che annuncia come risposta a questa bocciatura del Tar un possibile ricorso al Consiglio di Stato al fine di tutelare il Comune, i Comitati dei Cittadini stamani hanno chiesto ai gruppi consiliari le dimissioni dell'Assessore Gianni Biagi.

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