Al Senato inizia la corsa ad ostacoli della Finanziaria
Domenici: "Ci aspettiamo modifiche. E poi si dovra' cambiare registro e coinvolgere gli enti locali"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2006 16:19
Al Senato inizia la corsa ad ostacoli della Finanziaria<BR>Domenici:

Che non sarebbe stata una legge finanziaria facile per Romano Prodi, questo era chiaro dal giorno della formazione del governo.
"Questa Legge finanziaria contiene anche aspetti positivi, ma il modo in cui è stata gestita non può essere considerato soddisfacente. Abbiamo avvertito confusione, tendenza tecnicistica, mancanza di sensibilità politica e istituzionale. E'mancato il coinvolgimento degli enti locali sia nelle scelte per il risanamento dei conti, sia in quelle per le priorità dello sviluppo.

Ora, il passaggio dalla Camera al Senato non deve essere solo formale, ma un momento importante per apportare delle modifiche su questioni di grande rilievo sia per le istituzioni sia per il mondo economico italiano. E poi si dovrà cambiare passo e registro. Se il governo non coinvolgerà e responsabilizzerà i Comuni, finirà per venire meno la stessa efficacia del suo agire". Sono le parole del sindaco e presidente dell'Anci Leonardo Domenici, che stamani è intervenuto all'iniziativa interregionale della Cna sulla Legge Finanziaria che si è tenuta al teatro Puccini.

Un saluto non formale, quello di Domenici: "Come sindaco di Firenze vi esprimo il benvenuto a nome della città - ha detto - ma come presidente dei Comuni italiani voglio entrare brevemente anche nel merito del problema che stamani siete a discutere. Questo è un momento molto delicato per tutti coloro che si sono trovati in difficoltà nell'affrontare il dibattito e le scelte della Legge Finanziaria, una manovra complessa e di difficile gestazione. Questo è un momento in cui importanti settori economici e delle istituzioni sentono che il passaggio della Legge al Senato dove portare ad una discussione seria, dove si prendono in considerazione tutti i punti insoddisfacenti della manovra.

Nessuno è così irresponsabile da non conoscere la gravità della crisi dei conti pubblici del paese e della necessità di trovare le soluzioni. Ma il modo in cui si è gestita questa fase non può essere considerata soddisfacente. Eravamo partiti bene, avevamo apprezzato come si era arrivati al Dpef nel luglio scorso. Ma poi c'è stata confusione, tendenza tecnicistica, e verso i Comuni una mancanza di sensibilità politica e istituzionale: come se non facessero parte dell'ordinamento costituzionale, ma fossero considerati una sorta di palla al piede".

"Si è detto che per la manovra potevano bastare 15 miliardi di euro - ha aggiunto il sindaco - ma che gli altri 19 serviranno per lo sviluppo: allora perché non è stato istituito un tavolo per decidere come utilizzare le risorse destinate allo sviluppo? I problemi non si possono risolvere con i tecnicismi, non si può pensare di non investire su temi come la mobilità, la casa, l'immigrazione, la sicurezza". "Per questo - ha continuato Domenici - mobilitazioni come quella di stamani sono giuste e importanti, perché fatte da persone responsabili, che vogliono sono solo il bene del proprio settore ma anche il bene del paese.

Ed oggi al governo diciamo: questa Finanziaria è alla seconda lettura, va verso l'approvazione e dovete ascoltarci. Ma aggiungo anche che dopo, archiviata questa manovra, si dovrà cambiare passo e registro: si dovrà trovare la capacità di lavorare insieme e di condividere le scelte. E non continuare a considerare gli enti locali come un corpo separato. Quello da mandare è un messaggio di responsabilità". "Ora si aprirà una fase difficile anche a livello locale, con la definizione dei bilanci - ha concluso il sindaco - Ebbene, facciamo sì che lo spirito di collaborazione che invochiamo a livello nazionale lo si ritrovi nelle città, troviamo il modo di lavorare insieme.

Magari potrà anche essere di esempio".
"Se non arriva l'emendamento che prevede l'arrivo di 30milioni di euro a Firenze, il sindaco sarà costretto ad aumentare l'addizionale Irpef". E' quanto ha affermato oggi il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi che insieme al capogruppo Paolo Amato stamani ha fatto il punto sulla finanziaria sottolineando "la poca incisività dell'Anci guidata da Leonardo Domenici". "La compartecipazione comunale Irpef- ha spiegato Toccafondi- è adesso allo 0,3 per mille ed ogni aumento dello 0,1 per mille significa 5 milioni in più; la finanziaria prevede un possibile aumento fino allo 0,8 per mille, ovvero si può aumentare fino allo 0,5 per mille che in cifre corrisponde ad un totale di 25 milioni di euro" E poi la tassa di scopo.

"Questa tassa - hanno detto Amato e Toccafondi- è stata proposta da Domenici e dall'Anci, messa in finanziaria da Prodi, modificata dal centro sinistra , bocciata all'unanimità dal parlamento e con due ministri, Chiti e Rutelli che si sono catapultati a dire che la bocciatura era un bene per il paese. In un paese normale - hanno aggiunto il capogruppo e il vicecapogruppo di Forza Italia- qualcuno avrebbe dovuto almeno dimettersi". "Il Sindaco - ha aggiunto Amato- ha sempre lamentato che nel precedente Governo l'Anci non veniva consultata.

Ebbene. Il governo Prodi ha fatto di peggio comunicando all'Anci i contenuti della Finanziaria attraverso soltanto notizie di stampa e non inserendo in Finanziaria il contenuto dell'accordo del 10 ottobre, accordo che prevedeva uno sconto di 610milioni sul drammatico taglio nei trasferimenti ai comuni. Vorremmo sapere perché a fronte di un probabile maggior gettito dell'Ici (reso possibile dalla revisione dei classamenti catastali previsti dal decreto fiscale correlato alla Finanziaria), il Governo prevede una riduzione dei trasferimenti erariali a favore dei comuni di 610milioni di euro.

Il che significa che il Governo Prodi con una mano da con l'altra toglie, la qual cosa dimostra la debolezza politica del sindaco Domenici che come presidente nazionale dell'Anci conta assai poco ed è assai poco ascoltato dalla maggioranza di centro sinistra. E al sindaco che ha sempre mandato il Gonfalone di Firenze a giro in tutte le manifestazioni contro l'ex Governo Berlusconi, chiediamo di inviare il Gonfalone alla manifestazione del 2 dicembre che si terrà a Roma contro la Finanziaria del Governo Prodi.

Del resto il Gonfalone appartiene a tutti e quindi anche a noi che siamo all'apposizione. Prendiamo infine atto che con la Finanziaria il sindaco Domenici dovrà finalmente intervenire sulle società partecipate riducendo il numero dei componenti dei consigli di amministrazione e riducendo altresì le loro spropositate indennità. Sono richieste che Forza Italia gli faceva da tanti anni, ora sarà costretto a farle per legge dimostrando così di arrivare sempre ultimo. Ma questo sembra essere ormai il suo destino".

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