Festa della Toscana: in calendario oltre 700 eventi tra il 28 e il 30 novembre
Alla Destra non piace la festa della ragazza velata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 novembre 2006 20:03
Festa della Toscana: in calendario oltre 700 eventi tra il 28 e il 30 novembre<BR>Alla Destra non piace la festa della ragazza velata

Firenze – Oltre settecento eventi in soli tre giorni – tra il 28 e il 30 novembre -; tutti i comuni della Toscana coinvolti in iniziative e manifestazioni, gli appuntamenti più significativi caratterizzati sia dalla partecipazione del mondo delle associazioni di volontariato sia dalla presenza di protagonisti della solidarietà in alcune delle esperienze più forti in campo internazionale. L’edizione 2006 della Festa della Toscana, quest’anno dedicata al volontariato, è stata presentata questa mattina in Palazzo Panciatichi dal presidente del Consiglio, Riccardo Nencini, e dai membri dell’Ufficio di presidenza Alessandro Starnini (Ds), Paolo Bartolozzi (Fi) e Giuliana Baudone (An).


Nencini ha ripercorso le tappe che contrassegnano l’agenda: l’inaugurazione della Festa, domenica 26 novembre a Livorno, con la cerimonia di apertura e il corteo dei gruppi di rievocazione storica (oltre 3000 figuranti), e il consiglio solenne del 30 novembre, che si terrà nella sede della Biblioteca Nazionale, per quando è attesa la conferma della presenza del presidente del Senato, Franco Marini. “Ogni anno abbiamo scelto una sede diversa, per il consiglio solenne della Festa – ha spiegato Nencini -: quest’anno, per concludere il ricordo dell’alluvione, che vide tanti volontari accorrere per la salvezza di Firenze e del suo patrimonio culturale, abbiamo scelto un luogo simbolo della tragedia del 1966”.

Del resto, le rievocazioni avviate dal Consiglio regionale per gli Angeli del Fango identificano “una delle due code del programma di quest’anno”, ha spiegato il presidente, che ha indicato specularmene “il festival dell’Innovazione, organizzato dalla Giunta ma in pendant con la Festa delle Toscana”.
Nencini ha precisato il senso dell’edizione delle Festa dedicata la volontariato, dedicata “non solo al volontariato civile e sociale, particolarmente presente in Toscana, ma anche a quello culturale e di cooperazione internazionale”.

Anche perché, ha aggiunto il presidente a proposito di quest’ultima, una valutazione complessiva dei rapporti tra scuola, Province, Comuni, Consiglio regionale e Giunta toscana, copre quasi la metà dei Paesi che fanno parte delle Nazioni Unite, cioè più di 700 soggetti tra Regioni, province, conteee e Stati che rappresentano istituzioni estere”.
Il presidente ha ricordato due momenti forti che identificano il doppio respiro dell’edizione di quest’anno: la giornata dedicata alle associazioni di volontariato e ai ragazzi delle scuole – il 30 novembre, all’Ippodromo del Visarno, Firenze -, con eventi, musica, stand, manifestazioni, spettacoli, proiezioni, esercitazioni e dimostrazioni.

E l’attesa di ospiti di respiro internazionale, persone che, ha spiegato Nencini, “nel mondo hanno segnato pagine importanti”. Tra questi, oltre esponenti delle Nazioni Unite, dell’Unicef, di Amnesty, di don Renzo Rossi, missionario a Salvador de Bahia, anche Alberto Cairo, “Un ingegnere che rifugge ogni pubblicità – ha spiegato Nencini – e che a Kabul ricostruisce gli arti distrutti dalle mine, istruendo le persone da lui curate per diventare aiuti specializzati nello speciale ospedale dove lui opera”.
Ricordati dal presidente del Consiglio anche il Festival della creatività - “creatività, novità e contemporaneità sono caratteri irrinunciabili della storia della Toscana” – e l’appoggio alla Festa trovato in tutta la Toscana, e in specie nelle province di Grosseto e di Siena, dove si terranno eventi importanti.

Nencini ha ringraziato espressamente gli sponsor che sostengono l’organizzazione della Festa: il Monte dei Paschi, Ippodromi città e il Cesvot.

"Peccato per la nota decisamente stonata di quel manifesto con una ragazza islamica velata" commenta il portavoce del centrodestra in Consiglio, Alessandro Antichi.
Alessandro Starnini ha sottolineato in particolare il lavoro del Parlamento degli studenti toscani, che il 29 novembre si insedierà in Palazzo Panciatichi e che intraprende, in collegamento con la Festa della Toscana, “un percorso di conoscenza e aiuto volontario verso l’Africa, abbinato con un’espressione di solidarietà concreta, visto che gli studenti potranno scegliere di partecipare direttamente a cinque progetti di cooperazione internazionale già avviati in quel continente”.

Un’azione che Starnini ha indicato come utile sul fronte dell’“avvio di rapporti continuativi tra le nostre scuole e e quelle africane”. Sempre il vicepresidente del Consiglio, ha quindi ricordato un’altra iniziativa in calendario: “Sulle rotte di Berlinguer ti voglio bene”, presentazione del video di Fabrizio Nucci e Bruno Santini, il 29 novembre alle 16,30 in Palazzo Panciatichi. “A trent’anni dalla ricorrenza di quella pellicola, è giusto ricordare tutta la storia di passioni individuali e ideali che fa parte del volontariato teso ad affermare le grandi idee: di sinistra, di destra, cattoliche o laiche; la nostra regione – ha detto Starnini – è ricca anche di questa storia”.
Paolo Bartolozzi, ha sottolineato per prima cosa che per la Festa della Toscana 2006 “c’è un programma di iniziative bipartisan”, dove sono coinvolti “tutti i cittadini e le istituzioni della regione”.

Quindi, il vicepresidente ha indicato “un aspetto essenziale: quello che si lega al principio di sussidiarietà; è particolarmente importante – ha detto Bartolozzi – coinvolgere i giovani e le scuole per un’educazione al valore di donare agli altri disinteressatamente”.
Giuliana Baudone ha definito il tema del volontariato, legato ai giovani e al Parlamento degli studenti, “importantissimo”, aggiungendo che “in questo particolare momento, dove i fatti di cronaca purtoppo ci mostrano segnali preoccupanti, la Toscana e l’Italia debbono essere più sensibili”.

“Occorre trovare il modo di riportare nelle scuole il valore dell’altruismo – ha affermato Baudone - : dovremmo rivedere la stessa Festa della Toscana in una visione di educazione di base – ha aggiunto -; dovremmo essere più presaenti nelle scuole, anche perché la Toscana, culla del volontariato, possa continuare ad esserlo partendo proprio dai giovani”.

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