Legge Finanziaria: la Siena–Grosseto tra le priorità nazionali
Il 25 novembre a Firenze manifestazione della Cna Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2006 19:05
Legge Finanziaria: la Siena–Grosseto tra le priorità nazionali<BR>Il 25 novembre a Firenze manifestazione della Cna Toscana

20 novembre 2006- Prodi che nel weekend ha incassato la fiducia della Camera alla Finanziaria. Archiviato il capitolo "Camera", la Finanziaria arriva al Senato per l'esame più delicato, dal momento che a Palazzo Madama i numeri della maggioranza sono più risicati. Silvio Berlusconi ieri ha attaccato a testa bassa.
Il governo Prodi torna ad inserire la Due Mari all'interno delle priorità infrastrutturali nazionali accogliendo, nel corso della seduta notturna della Camera dei deputati di sabato 18 novembre, l'ordine del giorno presentato dal deputato de L'Ulivo Franco Ceccuzzi e sottoscritto da undici parlamentari de L'Ulivo della Toscana (Marco Filippeschi, Claudio Franci, Raffaella Mariani e Antonello Giacomelli), dell'Emilia Romagna (Giuseppe Chicchi) dell'Umbria (Alberto Stramaccioni) e delle Marche (Massimo Vannucci, Renzo Lusetti, Oriano Giovannelli e Fabrizio Morri).

L'esecutivo di centrosinistra si è impegnato a inserire la Strada di Grande comunicazione Grosseto – Fano all'interno del documento del Ministero delle Infrastrutture, titolato "Priorità infrastrutturali del Paese", che servirà ad individuare l'elenco delle opere prioritarie da realizzare e che sarà portato alla valutazione e all'approvazione della Conferenza Stato - Regioni, in modo da poter finanziare, almeno in parte, l'avanzamento dei lavori e della progettazione della Due Mari. Nei prossimi giorni, infatti, verranno decise le opere che saranno realizzate nei prossimi cinque anni e che, una volta, inserite nell'elenco delle priorità saranno sottoposte all'approvazione del Comitato Interministeriale per la Programmazione economica.

Per la Due Mari i lotti appaltabili entro il 2007 sono tutti collocati nella parte di tracciato che va da Grosseto a Siena e vanno dal numero 4 al numero 9, per un importo complessivo di circa 600 milioni di euro. Nei prossimi giorni il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro invierà il documento alla Commissione Ambiente della Camera dei deputati che darà il suo parere. Tutta l'opera che prevede il collegamento tra la strada statale 1 Aurelia, presso Grosseto e l'autostrada A14 presso il casello di Fano, ha una lunghezza di circa 270 Km, un costo complessivo di oltre 3 miliardi di euro, di cui circa 954 milioni in Toscana, 275 Milioni in Umbria e 1904 milioni nelle Marche.

"L'inserimento della Due Mari tra le priorità infrastrutturali – afferma Franco Ceccuzzi – è un risultato molto importante che pone le premesse per lavorare alla copertura finanziaria di tutti i lotti, ancora da appaltare. Al sesto mese di governo di centrosinistra e in sede, autorevole di approvazione della Legge Finanziaria la Due Mari riconquista il posto che le spetta tra le grandi priorità nazionali infrastrutturali, che andranno finanziate e realizzate nei prossimi cinque anni. Permane ancora qualche incertezza e qualche difficoltà che non hanno a che fare con la volontà del governo, quanto con la volontà di verificare l'assoluta corrispondenza tra elenco delle opere, ritenute prioritarie, e le adeguate coperture finanziarie".



"Le piccole imprese lavorano per il paese. Le piccole imprese sono il cuore che batte dell’Italia" è questo l’appello che CNA lancia al Governo e al Parlamento in occasione dell’approvazione della legge Finanziaria 2007. Sabato 25 novembre questo appello CNA lo lancerà da Firenze con una manifestazione interregionale che si terrà dalle ore 11 alle 13, al Teatro Puccini (via delle Cascine 41). Sul palco del teatro, dopo il saluto del Sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, i Presidenti CNA di 4 regioni (Toscana, Lazio, Marche e Umbria), quattro Vice Presidenti Nazionali [fra i quali i toscani Cristina Bandinelli (Firenze) e Lino Pompili (Siena)] e il segretario generale, Gian Carlo Sangalli.

In platea imprenditori delle quattro regioni del centro Italia a chiedere di riconoscere il valore degli artigiani e della piccola impresa italiana tutta: sei milioni di piccole imprese che creano lavoro, coesione sociale e qualità della vita. Le piccole imprese lavorano per il Paese. Chi le sostiene, sostiene il cuore che batte dell’Italia, il cuore vero del nostro paese.

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