Indulto: gli effetti della nuova legge in Toscana in un convegno di AN

Redazione Nove da Firenze
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01 agosto 2006 13:50
Indulto: gli effetti della nuova legge in Toscana in un convegno di AN

Firenze, 1 Agosto 2006- Mentre il CPA Fi-sud organizza per domani presidi davanti al carcere della Montagnola (Prato, ore 14) e di Sollicciano (ore 19) c'è chi si mostra preoccupato degli effetti della nuova legge in Toscana.
«Indulto, legge libera… quanti?» Bella domanda, quella sugli effetti che il nuovo provvedimento di clemenza appena sottoscritto dal Presidente della Repubblica produrrà in Toscana e, più in particolare, a Firenze. La girandola di stime, cifre e dati sul numero di coloro che beneficeranno dell’indulto già impazza.

Ma a rispondere al quesito, entro un incontro pubblico che da esso prende il titolo, ci penseranno il senatore di Alleanza Nazionale Achille Totaro e il Presidente di Alleanza Nazionale in Regione Toscana Maurizio Bianconi. L’appuntamento – che per i due esponenti di An toscana sarà anche occasione per salutare elettori, simpatizzanti e semplici cittadini prima delle vacanze estive – è fissato per il prossimo Giovedì 3 Agosto alle ore 21, presso l’Hotel Londra di via Jacopo da Diacceto 16 * a Firenze.

Che iniziative intende assumere il Comune nei confronti dei detenuti che hanno beneficiato dell'indulto? Il quesito lo ha posto, in una interrogazione al sindaco, il consigliere di Forza italia Enrico Bosi.

«Il provvedimento varato dal governo Prodi -scrive l'esponente del centrodestra - sarà una benedizione per i carcerati ma sicuramente un pericolo per i cittadini e un salasso per il Comune su cui ricadranno tutti i costi sociali del reinserimento degli ex carcerati. Da Sollicciano usciranno, fra uomini e donne, oltre quattrocento detenuti e molti di coloro che stanno per lasciare il luogo di pena sono extracomunitari senza casa e senza lavoro, senza alcun punto di riferimento, se si escludono le cattive compagnie.

Peraltro la legge Mastella non ha previsto i fondi necessari per la casa, i corsi di formazione e la ricerca di un lavoro per chi torna in libertà». Per questo Bosi vuole sapere «se l'amministrazione comunale ha previsto, d'intesa con la Caritas, le associazioni di volontariato e la Società della Salute, un piano di assistenza sanitaria, corsi di formazione e la ricerca di una casa per chi è beneficiato dall'indulto e di conseguenza "libero" per la strada»; «quali sono i costi di un'operazione del genere e se verranno penalizzate attività assistenziali, ugualmente o forse ancor più importanti, che riguardano i cittadini fiorentini».

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