Dilvo Lotti : un maestro dell’espressionismo europeo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2006 17:06
Dilvo  Lotti  : un  maestro  dell’espressionismo europeo

(San Miniato,8 giugno)Dilvo Lotti: un maestro dell'espressionismo europeo è il titolo della mostra organizzata dal Comune di San Miniato (Pisa) che sarà inaugurata il 15 luglio. Sono più di cento le opere esposte lungo tutti i poli del Sistema Museale cittadino, dal Museo Diocesano d'arte sacra al Conservatorio di S. Chiara. La mostra raccoglie oltre 70 anni di attività creativa di un artista che ha dedicato la sua vita a misurarsi con le grandi domande dell'umanità, cercando di tradurle in immagine.

Le prime opere risalgono al lontano 1933 e le ultime ai primi anni del nuovo millennio. Amico e protetto di Soffici e di Papini, apprezzato e stimato negli ambienti culturali fiorentini tra gli anni Trenta e gli anni '50, amico di La Pira, Lotti si è confrontato in particolare coi temi della spiritualità cristiana, reinterpretandoli in chiave decisamente contemporanea e moderna, con grande impegno, ma anche con occhio ironico e allo stesso tempo con dolorosa intensa partecipazione. Lotti è un artista espressionista per la tonalità aggressiva dei colori, per il carattere graffiante del tratto, per il coraggio dei temi affrontati, per la passione e l'amore che dilagano in tutte le sue opere. La mostra è infine arricchita dalle immagini delle pareti affrescate e ricche di ceramiche incastonate della dimora dei Lotti e del laboratorio del pittore, nonchè di uno straordinario corredo fotografico che collega Lotti con i suoi maestri fiorentini (Chiappelli e Parigi), con uomini incontrati lungo il cammino spirituale (tra tutti Giorgio La Pira e Don Ruggini, il fondatore, insieme a Lotti e Beppe Gazzini dell'Istituto del Dramma Popolare), grandi scrittori contemporanei (che come Sinclair Lewis visitarono negli anni '50 casa Lotti), registi di fama mondiale e sanminiatesi come i fratelli Paolo e Vittorio Taviani, autori incontrati nel suo lavoro di grafico per l'Istituto del Dramma Popolare (J.

Maritain, E. Wiesel, K. Wojtyla). La mostra è corredata da un bel catalogo curato da Luca Macchi e stampato dalla Felici editore di Pisa.

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