Governo Prodi, dieci anni dopo
Renzi invita Rutelli a Firenze

Redazione Nove da Firenze
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17 maggio 2006 19:42
Governo Prodi, dieci anni dopo <BR>Renzi invita Rutelli a Firenze

FIRENZE- Il giuramento di questo pomeriggio segna la nascità del nuovo governo presieduto da Romano Prodi. Tre le personalità di alto profilo, Tommaso Padoa Schioppa, Giuliano Amato, Paolo De Castro. Poche le sorprese, poche le donne a cui sia stato assegnato un dicastero con portafoglio. Un po' a sorpresa Luigi Nicolais è il nuovo ministro, senza portafoglio, alla Funzione Pubblica e Innovazione. Berlusconi intanto riparte all’attacco: "Se dalla verifica vince la Cdl, si deve rivotare".
“Vorrei dire innanzitutto al presidente Prodi che può contare sull’affetto e il sostegno della Toscana per il duro ma esaltante lavoro che ora lo attende.

E poi che l’augurio che gli rivolgiamo è soprattutto un augurio all’Italia, ad un grande Paese che ha urgenza e voglia di voltare pagina, di percorrere la strada di un nuovo sviluppo, fatto di qualità, opportunità e solidarietà. La prima emergenza sarà proprio quella di riuscire ad agganciare la nostra economia al treno della ripresa che è ripartito in quasi tutti i paesi del mondo -Il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, saluta così la nascità del nuovo governo- L’esecutivo che nasce oggi – prosegue il presidente – ha il sapore della Toscana”.

Sono quattro infatti i ministri toscani presenti, a cui si devono aggiungere i tre sottosegretari che sono stati annunciati. “Credo – conclude Martini - che ciò rappresenti la migliore testimonianza del ruolo che questa terra, con la vivacità e la ricchezza della sua vita politica, sociale e culturale, ha svolto e svolge nel nostro Paese. A loro va un augurio particolare. A tutto il governo chiedo un rapporto, non certo privilegiato, ma fondato sulla proficua e leale collaborazione in modo da partecipare e sostenere il nostro sforzo per costruire la Toscana del futuro”.


“Firenze ti attende per la tua prima uscita pubblica. Buon lavoro. Matteo” Meno di 160 caratteri: è con un sms che Matteo Renzi, giovane presidente della Provincia di Firenze, ha rivolto il primo invito al Vicepremier con delega ai Beni Culturali Francesco Rutelli. “La scelta del Governo Prodi di scommettere su questi temi con l’autorevolezza del Vicepremier Francesco Rutelli – ha spiegato Renzi rispondendo alle domande dei giornalisti – costituisce una delle sorprese più belle di questo Governo”.

“E sono certo che Rutelli, che ha trasformato in modo straordinario la città di Roma, sarà capace di valorizzare il territorio fiorentino, che nel 2005 ha conosciuto la crescita turistica più alta d’Italia (+13%)”. “Per questo gli ho proposto – ha concluso Renzi – di partire proprio da qui, dove in questo periodo sono tante le novità, come la Fondazione Palazzo Strozzi, il Genio Fiorentino, le promozioni turistiche dell’Apt come Florence4You, la scommessa sul Parco Mediceo di Pratolino”.


“Finalmente è stata chiusa l’era Berlusconi-Lunardi caratterizzata dal mancato rispetto, anzi da un vero e proprio boicottaggio, di tutti gli accordi inutilmente siglati in cinque anni con la nostra Regione. Spetta ora al nuovo Governo, al quale facciamo i nostri auguri di buon lavoro, riaprire il dossier Toscana sui temi dello sviluppo di qualità della nostra Regione che riguardano la modernizzazione e il rilancio delle ferrovie soprattutto locali, i nodi delle infrastrutture, della portualità con la fine del commissariamento del porto di Livorno, dello sviluppo del cabotaggio e delle autostrade del mare, della nomina concertata con gli enti locali dei nuovi presidenti dei nostri tre parchi nazionali (Foreste Casentinesi, Arcipelago e Appennino) anch’essi commissariati da anni”.

Queste le prime richieste di Erasmo D’Angelis, Presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale, all’indirizzo del nuovo Governo. “A livello finanziario – continua D’Angelis - gli impegni che il Governo Berlusconi ha sottoscritto con la Regione e gli enti locali ammontano a oltre 4 miliardi di euro per opere, in gran parte ferroviarie, che costituiscono le priorità della Toscana. Le urgenze, in particolare, riguardano le risposte sul nodo ferroviario di Firenze, sul potenziamento della rete ferroviaria della Toscana centrale, sullo sviluppo del Polo Tecnologico Ferroviario dell’Osmannoro in gran parte solo su carta, della ferrovia Pontremolese, del corridoio tirrenico, del completamento del collegamento Grosseto-Fano e della Siena-Grosseto, del completamento della Variante di Valico con il nuovo by-pass di Barberino del Mugello.

Un elenco di opere impegnativo e non più rinviabile”. “Di una cosa siamo certi – ha concluso D’Angelis - la Toscana crescerà insieme al Governo Prodi. C’è un ottima squadra di ministri e sottosegretari, tra questi una autorevole pattuglia toscana. Un segnale molto importante per la nostra Regione è il ritorno del ministero del turismo, con i Beni culturali il cui titolare è il vicepremier Rutelli. La promozione della Toscana di qualità nei prossimi anni sarà fondamentale e bisogna giocare le nostre carte migliori: le città d’arte, il patrimonio storico culturale, la natura, i paesaggi”.

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