Grosseto: taglio dell'Ici sulla prima casa?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 aprile 2006 23:20
Grosseto: taglio dell'Ici sulla prima casa?

"Se l’Unione tornerà a governare Grosseto faremo una grande operazione di equità fiscale rispetto all’Ici, prendendo ad esempio l’operato del sindaco di Roma Walter Veltroni e del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, che hanno ridotto l’Ici sulla prima casa e aumentato le detrazioni per 250.000 famiglie romane". Il giorno dopo l’incontro fra Romano Prodi ed i sindaci Domenici (Firenze), Veltroni (Roma), Iervolino (Napoli) e Chiamparino (Torino) - che fra l’altro hanno discusso proprio delle misure che il governo adotterà per ridurre il peso dell’Ici sulla prima casa - il candidato sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi prende la balla al balzo ed interviene su uno dei temi caldi della politica, anticipando le intenzioni dell’Unione nel caso in cui torni a governare la città di Grosseto.

"Il Centrodestra – aggiunge Bonifazi – ha portato l’Ici sulla prima casa all’aliquota massima del 7x1000, rifiutando ostinatamente una differenziazione fra prima e seconda casa, fra chi affitta e chi possiede immobili sfitti, sostenendo pubblicamente che le aliquote diverse avrebbero confuso i cittadini e penalizzando così i piccoli proprietari e le famiglie.

Noi faremo esattamente il contrario, perché riteniamo che la differenziazione, a parità di gettito complessivo, sia garanzia di maggiore equità nel prelievo fiscale. Spazio quindi ad una drastica riduzione dell’aliquota sulla prima casa, ed a detrazioni più alte per le categorie deboli come anziani, disabili, famiglie numerose e incapienti, ma anche agevolazioni per chi affitta a canone concordato con un contratto registrato e a chi dà in comodato la casa ai propri figli ".

"A livello nazionale – conclude Bonifazi – Romano Prodi ed i sindaci delle grandi città hanno concordato d’impegnarsi per ridimensionare il peso dell’Ici rispetto ai bilanci comunali, sostituendone una parte degl’introiti con la compartecipazione all’Irpef e dando finalmente il via libera alla riforma della finanza locale, che i Comuni aspettano da almeno 4 anni.

Questo è un modo serio di affrontare problemi spinosi, ripartendo in modo equo il carico fiscale fra i cittadini e consentendo ai Comuni di avere le risorse per erogare i servizi. Tutto il resto è solo folklore e demagogia politica".

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