Impianti d’incenerimento, sovvenzioni pubbliche e alternativa Rifiuti Zero
Se ne parla domani alle 21.00 presso l’Auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 marzo 2006 14:30
Impianti d’incenerimento, sovvenzioni pubbliche e alternativa Rifiuti Zero<BR>Se ne parla domani alle 21.00 presso l’Auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze

Greenpeace e Rete Nazionale Rifiuti Zero organizzano un pubblico incontro-dibattito sugli impianti d’incenerimento, le sovvenzioni pubbliche e l’alternativa Rifiuti Zero, che si terrà a Firenze il 22 marzo (alle ore 21.00) presso l’Auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze (via F. Portinari, 5 – nei pressi di Piazza Duomo).
Interverranno Paul Connett, uno dei massimi esperti mondiali sul tema dei rifiuti, Rossano Ercolini della Rete Nazionale Rifiuti Zero e Vittoria Polidori, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace Italia.

Parteciperanno inoltre rappresentanti del Coordinamento dei Comitati delle piane Firenze-Prato-Pistoia. Seguirà un dibattito aperto con la stampa presente, i rappresentanti delle forze politiche, le associazioni sul territorio ed il pubblico.
Paul Connett insegna Chimica, Chimica ambientale e Tossicologia. Laureatosi all’Università di Cambridge (Gran Bretagna), ha seguito il dottorato al Dartmouth College nel New Hampshire. Le sue ricerche sulla gestione dei rifiuti lo hanno portato in 49 stati degli Stati Uniti ed in altri 47 Paesi.

Negli ultimi 18 anni ha tenuto numerose conferenze sui pericoli dell’incenerimento e sulle possibili alternative. Un altro suo campo d’interesse è il meccanismo con cui le sostanze tossiche (come diossine, PCB e metalli pesanti) agiscono sull’organismo. E’ il promotore del concetto di “Rifiuti Zero”, che intende come una combinazione di “responsabilità della collettività” e “responsabilità industriale”.
L’evento nasce con l’obiettivo di promuovere la petizione popolare indetta da Greenpeace Italia e Rete Nazionale Rifiuti Zero per fermare i finanziamenti pubblici agli inceneritori, sotto forma di CIP 6 e di certificati verdi.
Greenpeace Italia e Rete Nazionale Rifiuti Zero ritengono che la scarsa energia recuperata dagli inceneritori non possa in alcun modo essere annoverata tra le “energie rinnovabili”, come invece previsto dal Dgls.

N. 387 del 2003. Crediamo sia più sostenibile da un punto di vista ambientale indirizzare le risorse pubbliche verso il riciclaggio ed il compostaggio dei rifiuti, promuovendo al contempo le vere energie rinnovabili, come il solare e l’eolico.
Oltre ai pericoli sanitari e ambientali derivanti dai processi d’incenerimento, appare chiaro che le plastiche, che costituiscono il cosiddetto combustibile derivato dai rifiuti (CDR), essendo derivati del petrolio, non possono essere considerate di provenienza rinnovabile.

Mentre, è dimostrato che il recupero e riciclo della carta (che insieme alle plastiche rappresenta circa l’80% del CDR) consente un recupero energetico, dell’ordine di 3-4 volte superiore, rispetto all’utilizzo di tali materiali come combustibile.

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