Amici della Musica Firenze: fine settimana con Alexander Lonquich e il Quartetto Casals

Redazione Nove da Firenze
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12 gennaio 2006 18:11
Amici della Musica Firenze: fine settimana con Alexander Lonquich e il Quartetto Casals

Sabato 14 Gennaio (ore 16), al Teatro della Pergola, si celebra ancora Mozart: continua difatti il nuovo attraente progetto dedicato all’esecuzione integrale di tutti i Concerti per pianoforte di Mozart, vero teatro dell’anima del grande compositore: ne sono protagonisti il carismatico pianista Alexander Lonquich, nella doppia veste di solista e direttore, e l’Orchestra da Camera di Mantova, fra le migliori formazione nostrane perché dotata di uno smalto tecnico inappuntabile e di una spiccata personalità sonora.

Un Mozart, quello dei Concerti per pianoforte, che proprio Lonquich e l’Orchestra da Camera di Mantova hanno dimostrato di saper ricondurre ad un’ammirevole dimensione cameristica, fluidissima, trasparente ed impreziosita da mille sfumature espressive. La terza tappa del lungo ciclo cade all’inizio dell’anno delle celebrazioni mozartiane e non a caso raccoglie i primi frutti più personali del genio di Mozart nel genere: sono i Concerti KV 449, 450 e 451, scritti da Mozart a ventotto anni, nel giro di un paio di mesi, pagine di brillantezza estroversa e cariche di seduzioni, ormai affrancate da ogni libero schematismo formale, e che non a caso trovarono nel pubblico di Vienna entusiastici consensi, alimentando così la fama di Mozart virtuoso del pianoforte.

La Fondazione Monte dei Paschi di Siena contribuisce a sostenere gli Amici della Musica di Firenze nella realizzazione del progetto mozartiano che impegnerà l’Orchestra da Camera di Mantova e Lonquich con i Concerti di Mozart fino al 2007.
Alexander Lonquich è una delle figure oggi più originali e sensibili nel panorama concertistico, anche perché sempre attento alla ricerca di un dialogo diretto con il pubblico, da lui coinvolto non solo con programmi ben articolati ma pure scanditi da piacevoli introduzioni - rigorosamente a braccio - che aiutano ad apprezzare ancor di più i brani proposti.

Nato a Trier, in Germania, ma ormai fiorentino a tutti gli effetti, Lonquich si è rivelato a soli sedici anni vincendo il primo premio al Concorso “Casagrande” di Terni, e da allora ha intrapreso una brillante carriera internazionale. Anche l’attività di direttore coinvolge i suoi impegni, con l’Orchestra da Camera di Mantova, la Camerata Salzburg e con la Mahler Chamber Orchestra. La curiosità musicale ed intellettuale lo ha inoltre portato a guardare con una sempre più viva attenzione alla musica da camera: negli ultimi anni, ha collaborato con artisti di fama come Shlomo Mintz, Steven Isserlis, Wolfram Christ, Tabea Zimmermann, Frank Peter Zimmermann.

Ai fitti impegni concertistici, Lonquich affianca inoltre un importante impegno in campo didattico, svolto stabilmente con l’Accademia Pianistica “Incontri col maestro” di Imola e la Hochschule für Musik di Colonia. Fin dal debutto, avvenuto nel 1981, l’Orchestra da Camera di Mantova si è imposta all’attenzione per la qualità sonora e la disciplina stilistica. L’ha fondata Carlo Fabiano, oggi primo violino e direttore artistico. Direttore principale è invece Umberto Benedetti Michelangeli, che con l’Orchestra ha stabilito un significativo sodalizio dal 1984.

Al fianco di direttori e solisti di fama internazionale, l’Orchestra da Camera di Mantova ha svolto un’attività che l’ha vista protagonista di innumerevoli concerti in Italia, America ed Asia. Nel 1997, l’OCM ha ricevuto il Premio “Abbiati” della critica musicale italiana.

Protagonista del concerto di Domenica 15 Gennaio, al Saloncino della Pergola (ore 21), è il Quartetto Casals, uno delle più giovani e promettenti formazioni cameristiche europee oggi in circolazione. Per il loro debutto fiorentino i quattro del Casals si presentano con i Tre Pezzi di Stravinsky, sua isolata incursione nella forma canonica del quartetto d’archi, il Quartetto op.

74 di Beethoven, detto “Delle arpe” per l’uso insistito di arpeggi nel primo tempo, ed il Quartetto op. 67 di Brahms, terzo ed ultimo capitolo scritto dal grande musicista amburghese nel genere e già potente preludio ai discorsi sinfonici di lì a venire.
Nato in terra di Spagna (per l’esattezza alla Scuola Reina Sofia di Madrid) nel 1997, il Quartetto Casals si è perfezionato con il mitico Quartetto Alban Berg ed ha ricevuto importanti riconoscimenti: fra questi, il Premio “Menhuin” al Concorso Internazionale per Quartetti d’archi (2000) ed il Primo Premio al Concorso Internazionale “Brahms” di Amburgo (2002).

Ha realizzato una significativa incisione dei Quartetti di Arriaga, ciclo che ha poi presentato al Palazzo Reale di Madrid con gli strumenti Stradivari appartenenti alla famiglia reale, ma fra le sue registrazioni si segnalano anche gli erigendi cicli integrali dedicati ai Quartetti di Brahms ed ai primi Quartetti di Mozart. Il Quartetto Casals collabora anche con compositori contemporanei, soprattutto spagnoli, e di recente è stato nominato quartetto residente dei Conservatori di Barcellona e Saragozza.

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