Presentato il progetto Discrict: due milioni di euro per innovazione, ricerca e nuove infrastrutture per l'economia toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2005 17:06
Presentato il progetto Discrict: due milioni di euro per innovazione, ricerca e nuove infrastrutture per l'economia toscana

FIRENZE- Due milioni e mezzo di euro per riqualificare le aree industriali della Provincia di Pisa e del Comune di Prato. E' stato approvato dalla Commissione Europea il Progetto Discrict che punta all'innovazione e alla modernizzazione delle città europee per consentire ai distretti economici locali di adeguare il proprio contesto urbanistico e logistico ai nuovi bisogni competitivi imposti dalla globalizzazione. "Abbiamo bisogno di salvaguardare e rilanciare il ruolo delle piccole e medie imprese manifatturiere.

Per questo abbiamo deciso di investire fortemente nei distretti industriali di Prato e del Valdarno inferiore - ha detto Ambrogio Brenna, assessore alle attività produttive della Regione Toscana. Con il Progetto Discrict investiamo denaro e risorse verso un modello di sviluppo basato sulla conoscenza, puntando alla ricerca, al trasferimento tecnologico e all'innovazione delle imprese." "Un altro elemento rilevante è la pianificazione strategica delle città", ha sostenuto Riccardo Conti, assessore alle infrastrutture e ai trasporti della Regione Toscana.

"Abbiamo vaste aree da riqualificare. E' necessario che queste vecchie aree industriali non corrano il rischio di essere cedute alla speculazione immobiliare che investe le risorse economiche in maniera improduttiva. La nostra è una sfida importante, vogliamo investire in queste zone affinché diventino il nuovo motore del sistema economico toscano, con infrastrutture e servizi adeguati ad un nuovo rinascimento dell'economia della nostra regione. Penso alle scelte virtuose compiute anche in Gran Bretagna, paese nostro partner, dove sin dagli anni '70 si è cercato di restituire le aree dismesse alla comunità e per lo sviluppo della comunità".

Gli assessori regionali hanno presentato il Progetto Discrict durante una conferenza stampa che si è tenuta oggi presso la sala stampa di Palazzo Bastogi alla presenza del presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni e di Marco Romagnoli, sindaco di Prato. Il progetto presentato dalla Toscana è risultato primo tra quelli selezionati su 96 progetti presentati da tutta Europa. Ha avuto un finanziamento da parte della Commissione europea di 6.646.000 euro. Di questi circa 2,5 mln saranno investiti in Toscana.

Un ulteriore dimostrazione della capacità della Toscana di stare in Europa e dell'Europa di stare vicini ai territori in difficoltà: ormai la Toscana riceve, per il sostegno allo sviluppo, più finanziamenti dall'Ue che da Roma. La Toscana è la capofila del progetto che coinvolge anche le regioni della Sassonia in Germania, del West Midlands in Gran Bretagna e del Vastra Gotaland in Svezia. Il governo regionale presenterà 2 bandi: uno con la regione inglese del West Midlands e l'altro con la regione svedese di Vastra Gotaland.

L'obiettivo comune è quello di costruire le condizioni per favorire il passaggio da economie basate sui distretti industriali tradizionali ad un modello fondato sui distretti innovativi più collegati alla società della conoscenza. Un passaggio complicato, difficile, ma indispensabile. Per questo in Toscana è stato scelto di inserire nel progetto due casi emblematici di distretto industriale: il comune di Prato e la provincia di Pisa. "Vogliamo investire in aree che possono diventare o continuare ad essere motore dello sviluppo regionale, oggi in difficoltà" - ha continuato Riccardo Conti.

"Con il primo progetto abbiamo scelto la realtà pratese, lo presenteremo insieme al Comune di Prato e alla città inglese di Birmingham, che negli anni '70, a seguito della dismissione di molte aree industriali all'interno della città, è stata interessata da un interessante esperienza di riqualificazione urbana. Problema analogo a quello pratese, dove con la chiusura e lo spostamento di molte attività produttive, basti pensare al Macrolotto Zero o all'Area Banci, si aprono percorsi fondamentali per il futuro della città." "Con il secondo progetto vogliamo intervenire sul problema più rilevante con cui i nostri distretti industriali sono chiamati a misurarsi: il trasferimento della ricerca alle imprese" - ha concluso Brenna.

"La Toscana, all'interno del trend nazionale (che come sapete non è certo brillante) è una regione leader nella ricerca: basti pensare alla robotica, alle nanotecnologie, alla ricerca farmaceutica, ecc. Tuttavia si registrano due distorsioni: la prima è data dal forte squilibrio tra investimenti pubblici e privati; qui il pubblico investe il 70% della spesa del settore; le imprese investono molto poco, meno che in altre aree industriali del paese; la seconda, in parte conseguenza della prima, sono le enormi difficoltà che ancora si incontrano nel trasferimento della ricerca e dell'innovazione alle nostre imprese.

Nasce da qui la scelta della Provincia di Pisa, dove si concentra il polo tecnologico numero uno in Italia per gli investimenti in ricerca. E come partner abbiamo scelto la realtà svedese di Gotheborg, che presenta un sistema di investimento in ricerca e sviluppo unico in Europa, superiore il 6% del Pil, oltre 4 punti superiore alla media europea (del 2%) e di ben 5 punti superiore alla media italiana, ancora ferma all'1%."

DISTRICT
Acronimo di: Developing Industrial Strategies Through Innovative Clusters and Technologies
Tipo di Operazione: Operazione Quadro Regionale
Tema della Cooperazione: Azioni Innovative
Durata Mesi: 36
Inizio: 1 Luglio 2005
Fine: 30 Giugno 2008
Budget: Fondi FESR: 3.686.343,75 Fondi Totali: 6.646.575,00

DISTRICT - La storia
DISTRICT nasce sulla base della stretta collaborazione di alcune regioni europee all'interno del Network Europeo ERIK (European Regions Knowledge based Innovation Network), una rete questa finanziata dalla Commissione Europea, Direzione Generale delle Politiche Regionali, attraverso il programma della Azioni Innovative.

Scopo principale della rete ERIK era quello di sviluppare relazioni interregionali e fornire supporto alle Regioni che stavano implementando un Programma di Azioni Innovative, finanziato dai fondi comunitari, incentrato sul tema dell'economie regionali basate sulla conoscenza e sull'innovazione tecnologica. La Regione Toscana (capofila della rete) e la regione inglese di West Midlands erano tra i partner originari e fondatori del progetto, le regioni Vastra Gotaland e Sachsen hanno assunto in seguito lo status di regioni associate ad ERIK - prendendo di fatto parte alle attività della rete - (La regione di Sachsen è inoltre capofila del network IANIS - Innovative Actions Network for the Information Society).

Quello che è emerso con vigore durante tale esperienza è l'ampio ed eterogeneo ventaglio di politiche nazionali e regionali incentrate sull'innovazione tecnologica che si sono sviluppate nel corso degli ultimi anni in diverse zone d'Europa, seguendo linee differenti nel corso della loro implementazione. Per tale motivo uno degli scopi principale di DISTRICT è stato quello di riunire partner provenienti da differenti regioni europee al fine di mettere insieme proficuamente delle prospettive diverse sui processi innovativi e sull'industrializzazione.

I partner del progetto condividono la preoccupazione per il declino della competitività dei loro sistemi locali industriali, per la debolezza palesata dal sistema regionale di interazioni che produce innovazione e per il fatto che la gran parte di investimenti regionali in Ricerca e Sviluppo sia principalmente da imputare agli investimenti delle grandi imprese, con le PMI che contribuiscono in minima parte.

DISTRICT - Le finalità
Scopo di DISTRICT è quello di migliorare le condizioni che favoriscono la transizione da delle economie regionali basate sull'industria ad un modello di sviluppo basato maggiormente sulla conoscenza.

Questo è il fine condiviso da tutti i partner del progetto ed è una parte sostanziale della Strategia Europea di Lisbona così come parte fondante della nuova politica di coesione Europea, come evidenziato dal Terzo Rapporto di Coesione della UE. Le economie regionali dei partner del progetto sono caratterizzate da una forte dipendenza dal settore industriale. Questo è testimoniato anche dalla quota di occupati in tale settore in queste regioni, con eccezione della regione Västra Gotaland che d'altro canto ha nel settore della R&S uno dei suoi punti di forza.

La sfida posta dalla globalizzazione è particolarmente pressante per le aree industriali poiché pone sul baratro della marginalizzazione intere regioni o cluster industriali. A tal proposito i partner di DISTRICT condividono la preoccupazione per il declino della competitività delle loro strutture industriali, e questo dovuto principalmente a : · una limitata capacità delle PMI nell'ottenere l'accesso alla conoscenza ed all'innovazione tecnologica · la tendenza delle medie e grandi imprese a rilocalizzare la loro produzione in regioni che presentano un costo del lavoro inferiore · i risultati al di sotto delle attese da parte di quelle istituzioni regionali che supportano i processi innovativi: ad esempio università, istituti di ricerca, servizi avanzati per le imprese, intermediari.

A tal riguardo una sfida ancor più grande è quella rappresentata dalla valorizzazione e dallo sviluppo della conoscenza tacita generata a suo tempo nelle varie regioni durante l'espansione delle economie industriali e questo al fine di migliorare le opportunità dei cluster e delle PMI permettendo loro di entrare in contatto a nuove nicchie di mercato e raggiungere alti livelli di qualità del lavoro. All'interno di tale quadro DISTRICT incentrerà la propria attività nella cooperazione in tre aree: · Cluster e business networks; · Progetti innovative delle PMI in collaborazione con le Università ed I Centri Tecnologici; · Ingegneria finanziaria innovativa, seed, venture capital, start-up e spin-off.

L'idea è quella di fornire alle regioni dei casi operativi concreti e degli strumenti adeguati ai loro rispettivi contesti e meglio preparati per il prossimo periodo di programmazione Europea. DISTRICT darà l'opportunità alle regioni partner di instaurare un costante quadro di cooperazione al fine di scambiare informazioni e buone pratiche così come sviluppare insieme metodologie avanzate e strumenti per progettare ed implementare strategie regionali, pianificazioni strategiche e azioni pilota.

Al fine di rappresentare a livello Europeo la più ampia prospettiva di casi possibili, il partenariato di DISTRICT è stato pensato come rappresentante i più rilevanti contesti e fasi di sviluppo nelle quali i problemi e le sfide sopra menzionate hanno rivelato ormai le loro caratteristiche principali.

DISTRICT - Obiettivi dell'operazione
DISTRICT indirizza una richiesta di avanzate strategie e politiche regionali fondate sull'innovazione così come misure specifiche progettate per quelle regioni le cui economie sono tradizionalmente state fondate sull'industria.

Nuovi strumenti politici sono necessari per migliorare la loro transizione verso un modello di sviluppo basato maggiormente sulla conoscenza. Obiettivo generale del progetto è dunque il miglioramento di politiche regionali di sviluppo e di coesione, in particolare quelle orientate all'aumento di attività di RDTI delle PMI, attraverso una forte cooperazione tra i partner in tutte le fasi di implementazione dell'operazione quadro. Questo obiettivo sarà raggiunto e migliorato ulteriormente attraverso l'implementazione di quelle misure che rafforzano le relazioni ed i legami tra le PMI e le istituzioni che promuovono la conoscenza ed i servizi correlati all'innovazione tecnologica.

Tre sono gli obiettivi specifici di DISTRICT che corrispondono e indirizzano le attività realizzate attraverso le componenti dell'operazione: · Il primo obiettivo è rivolto allo sviluppo di capacità regionali attraverso l'applicazione dell'innovazione, della gestione della conoscenza e delle tecniche di intelligenza economica e tecnologica che permetteranno lo sviluppo, il testaggio e la realizzazione sul campo di approcci ground breaking e nuovi servizi dedicati a quelle compagnie coinvolte il cluster locali così come in business network · Il secondo obiettivo ha per finalità lo sviluppo dei legami tra le istituzioni accademiche e di ricerca e il contesto economico regionale.

· Il terzo obiettivo si focalizza nello sviluppo della creazione di imprese basate sulla tecnologia attraverso lo sviluppo di business ideas ed il supporto degli spin-out provenienti dalle Università, dai Centri di Ricerca e dalle PMI esistenti. Componenti dell'operazione Componente 1 La componente 1, della quale è responsabile la Regione Toscana, provvederà ad assicurare la gestione ed il coordinamento delle attività di progetto; curerà le tematiche metodologiche e quelle tecniche, il controllo sulla qualità dei risultati e loro diffusione; gestirà il lato amministrativo e finanziario del progetto oltre ad approntare il monitoraggio e l'analisi dei risultati ottenuti; predisporrà infine la documentazione in itinere di progetto ed i report tecnici e finanziari.

Componente 2 Questa componente, guidata dalla Regione West Midlands e per lei dalla UK Trade and Investment, è rivolta allo sviluppo di potenzialità regionali attraverso l'applicazione di processi innovativi, knowledge management, e tecniche di intelligenza economica e tecnologica che permetteranno lo sviluppo, il testaggio e la realizzazione sul campo di approcci ground breaking e nuovi servizi dedicati a quelle compagnie coinvolte il cluster locali così come in business network. Componente 3 La difficoltà di accesso alla conoscenza è una delle più difficili barriere che le PMI devono affrontare.

Una più stretta cooperazione tra le Università ed i Centri Tecnologici è uno dei mezzi per promuovere l'innovazione. Questa componente mirerà allo sviluppo della qualità di ricerca ed a migliorare i legami tra i centri di ricerca e le PMI. Partner responsabile della componente sarà la Wirtschafts Foerderung Sachsen, agenzia di sviluppo della Regione Sassonia - la quale porterà avanti il compito di coordinare gestire ed implementare le attività di progetto all'interno della propria regione, così come di tutorare l'implementazione dei sotto-progetti previsti da DISTRICT per la sua componente.

Componente 4 La Regione Västra Götalands sarà responsabile della quarta componente di progetto rivolta alle attività di incubatori e al supporto della creazione di nuove imprese tecnologiche (spin-offs) provenienti dalle università, dai centri di R&S, così come al supporto di spin-outs di imprese già esistenti. Questo genere di supporto potrà essere diviso in 4 differenti passaggi: stimolo di idee, identificazione e valutazione di queste, formazione e tutoraggio nella preparazione di business plan, finanziamento dei progetti.

Componente 5 Questa ultima componente del progetto è rivolta alla sviluppo dell'approccio strategico del programma interpartenariale ed alla sua condivisione. Obiettivo della componente sarà inoltre quello di sviluppare e costruire consapevolezza, fiducia e consenso intorno al progetto DISTRICT. Attraverso le attività della componenti, e di quest'ultima in particolar modo, sarà assicurata la massima visibilità al progetto così come ai suoi risultati regionali nazionali ed Europei.

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