Formazione integrata per la competitività della nautica toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 giugno 2005 23:02
Formazione integrata per la competitività della nautica toscana

Nonostante il quadro generale dell’economia toscana, la nautica continua a presentare buone performance.
“La maggior parte dei settori produttivi oggi stentano -commenta il Presidente CNA Toscana, Marco Baldi- La nautica è invece in decisa espansione e stimola anche la specializzazione di imprese (arredamento, componentistica, elettronica, automazione, impiantistica e servizi) che fino a poco tempo fa operavano per la nautica solo in modo episodico”.
“La nautica è un settore vincente, ma non privo di problemi – afferma il Presidente CNA Nautica Toscana, Silvano Sergiampietri- Dunque non può essere lasciato solo.

Le stesse aziende devono imparare meglio a fare sistema per meglio competere sui mercati insieme alle associazioni che le rappresentano. E’ poi urgente intervenire sia per sensibilizzare le giovani generazioni, rinnovare le strutture scolastiche (Istituti nautici) e finalizzare la formazione professionale, sia per organizzare nuovi e selezionati servizi alle imprese, agevolare i rapporti con la pubblica amministrazione, col sistema bancario, e soprattutto potenziare le infrastrutture portuali”.


La formazione, la qualità del lavoro, la professionalità sono quindi fattori determinanti per lo sviluppo competitivo del settore nautico. Per questo motivo CNA Nautica ha elaborato il progetto NET-NAUTICA, un modello formativo integrato per le imprese della nautica toscana, finanziato dalla Regione Toscana (POR FSE 2000/2006 Ob.3 Mis.D1) che coinvolge tutta la costa toscana. Il progetto è rivolto ai titolari e ai dipendenti delle imprese della nautica da diporto che appartengono sia alla cantieristica vera e propria che ai servizi ad essa connessi ed è finalizzato alla valorizzazione dei profili professionali esistenti nel settore ed allo sviluppo della qualità dell’offerta.
Il progetto si compone di diverse attività nelle quali è prevalente la formazione continua , accompagnata da azioni di ricerca e costruzione di reti tra imprese per dare continuità allo sviluppo del settore; si compone di una parte iniziale di ricerca per definire, attraverso l’analisi dei fabbisogni e la mappatura delle competenze, i profili professionali da formare e i conseguenti percorsi didattici, quindi una molteplicità di moduli formativi per aggiornare le tante professionalità esistenti nel settore della nautica e dei servizi alla nautica.

L’obiettivo è sviluppare, attraverso la formazione, le competenze professionali dei dipendenti e quelle manageriali degli imprenditori per facilitare in queste imprese innovazione tecnologica, di mercato e organizzativa.
Le azioni del progetto sono varie: dai check up aziendali alla formazione in aula, alla formazione a distanza, a cicli di seminari.
Gli interventi formativi affronteranno temi quali sicurezza, ambiente e qualità, riorganizzazione aziendale, marketing, informatica, accanto a corsi più tecnici, quali ad esempio la lavorazione dei metalli e la saldatura.

Alcuni dati sul settore nautico
Da una recente indagine di CNA Nautica risulta che nei 5 anni dal 2000 al 2004 il 90% delle oltre 7.000 aziende italiane della nautica hanno registrato un aumento medio del fatturato pari al 32%.

Una quota rilevante, prossima al 13%, l’ha addirittura raddoppiato.
La CNA associa in questo settore 2500 imprese - ben 500 in Toscana - con circa 20.000 addetti. Secondo l’indagine la composizione del settore rappresenta uno spaccato del tessuto produttivo italiano. La nautica ha il pregio di una forte specializzazione, si avvale di una maggiore struttura organizzativa, gode di una vita media piuttosto elevata (20 anni) e ha superato lo steccato della ditta individuale. La maggior parte delle aziende sono infatti società.


Si tratta di una filiera produttiva articolata che comprende oltre 45 attività e specializzazioni (meccanica, arredamento, impiantistica elettrica, idraulica, elettronica, produzione di scafi, progettazione, design, verniciatura, componentistica, sicurezza, servizi, commercio, etc.), con una media di 11 addetti per azienda. Stanno crescendo nuove aree produttive, in particolare in Toscana e Liguria. L’indagine mette però in luce anche le criticità più avvertite dalle aziende: il 34% ha forti difficoltà nel reperire manodopera specializzata, il 30% avverte la mancanza di un sistema, il 25% giudica fondamentale un migliore accesso al credito.

Indagine su un campione di 20 imprese toscane
Da una indagine (presentata questa mattina in conferenza stampa) effettuata da CNA Nautica Toscana nelle scorse settimane su un campione di una ventina di imprese, emerge che le piccole imprese del settore, in particolare quelle che operano in modo tradizionale, presentano una crescita inferiore rispetto al complesso del comparto e in alcuni casi anche una diminuzione del fatturato.

In linea generale le imprese grandi presentano una crescita fino al 10%, quelle medie si attestano sul 5%, le piccole aziende sul 2,9%.
Il comparto è in crescita e presenta un aumento dell’occupazione pari al 3%.
I cantieri navali medi che producono imbarcazioni oltre 24 metri hanno ottime performance, così come le pmi che producono imbarcazioni particolari (offshore e barche a vela di 18/20 metri) e le imprese di servizio ad alta tecnologia (meccanica, impianti elettrici ed elettronici); invece le imprese che producono imbarcazioni piccole, inferiori a 10 metri sono in difficoltà, poiché risentono del fermo del mercato interno.

Notizie correlate
In evidenza