La Provincia approva lo scavalco ferroviario Firenze Castello - Firenze Rifredi
Oggi la giornata europea senza auto: programma di investimento della Regione per la mobilità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 settembre 2005 00:52
La Provincia approva lo scavalco ferroviario Firenze Castello - Firenze Rifredi<BR>Oggi la giornata europea senza auto: programma di investimento della Regione per la mobilità

Per il settimo anno consecutivo, la Commissione europea – DG Ambiente propone la “Settimana europea della sostenibilità”, che è cominciata il 16 settembre e si concluderà oggi, con l’iniziativa “In città senza la mia auto”. L’iniziativa vuole stimolare una discussione collettiva su come è possibile risparmiare e vivere in città più salubri semplicemente cambiando alcuni dei nostri comportamenti.

La Toscana investe 13milioni di euro l’anno nel 2005-06-07 destinati ai Piani Urbani della Mobilità (PUM) e alle infrastrutture del trasporto pubblico locale.

Sono interessate le aree urbanizzate per incrementare l’uso del mezzo pubblico (bus,tranvia,treno) del 70% entro il 2010 e del 150% entro il 2015.

Il Consiglio provinciale ha approvato con 16 sì ed 8 no (Casa delle Libertà e Prc) una mozione dei consiglieri Panerai, Gori e Romei (Ds) sull’avvio dei lavori per lo scavalco ferroviario tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi, nell’ambito della realizzazione della linea ferroviaria Alta velocità/alta capacità. Il Consiglio provinciale chiede ai Ministri interessati di operare affinché si accelerino, gli ulteriori adempimenti per l’approvazione dell’opera di scavalco e si proceda comunque all’avvio delle procedure di appalto entro il più breve tempo possibile; impegna il Presidente e la Giunta Provinciale a prendere, in accordo con la Regione Toscana ed il Comune di Firenze, forti iniziative, nei confronti del Governo ed in particolare dei Ministri delle Infrastrutture e dell'Ambiente, tese a sbloccare l'iter procedurale dell'opera di scavalco e bandire immediatamente l'appalto; in subordine, nel caso continuino le azioni dilatorie, a dare avvio comunque alla procedura dell’appalto delle opere già approvate.

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