Aeroporto Vespucci: approvata la nuova zonizzazione acustica
Arrivano i primi contributi per il Piano strutturale al Forum cittadino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2005 15:56
Aeroporto Vespucci: approvata la nuova zonizzazione acustica<BR>Arrivano i primi contributi per il Piano strutturale al Forum cittadino

La commissione antirumore ha approvato ieri la nuova zonizzazione acustica aeroporto Amerigo Vespucci. Giunge quindi a conclusione un percorso avviato qualche anno fa. Erano presenti rappresentanti dell'AdF, del Comune di Firenze e di Sesto Fiorentino, della Regione Toscana, dell'Enac, dell'Enav, dell'Arpat e del Ministero dell'ambiente. Si tratta di un passo avanti importante per la tutela della popolazione: tutto l'abitato di Peretola è esterno alla classificazione acustica e quindi scatta l'obbligo di rispettare il limite dei 60 decibel.

Sono state quindi recepite le indicazioni contenute nell'ordine del giorno approvato dal consiglio comunale nel 2000. Il prossimo passo avanti sarà quello di definire da parte di AdF il piano di risanamento acustico dell'area di Peretola con gli idonei interventi di mitigazione acustica. Le zone individuate dalla classificazione sono tre: la B e la C, caratterizzate da emissioni acustiche oltre 65 decibel, dove non sono presenti edifici residenziali. Nella zona A, dove le emissioni sono comprese tra i 60 e i 65 decibel, si trovano invece 37 appartamenti per quali saranno avviati interventi di mitigazione acustica.

Soddisfatto l'assessore all'urbanistica che ha sottolineato come la zonizzazione si traduca in una maggiore tutela per la popolazione dell'area. "Da oggi abbiamo regole certe per la definizione degli interventi di mitigazione e obblighi certi per la società aeroportuale". Anche il presidente di AdF Aeroporto di Firenze spa Michele Legnaioli ha espresso la sua soddisfazione per l'importante risultato raggiunto che rappresenta un ulteriore passo avanti per lo sviluppo compatibile dell'Aeroporto di Firenze.



Muoversi e parcheggiare a Firenze: prospettive e strategie". E' questo il titolo della prima tavola rotonda organizzata dalla Firenze Parcheggi per presentare l'indagine "La clientela di Firenze Parcheggi" condotta dalla Tolomeo Studi e Ricerche. La ricerca, presentata da Massimo Morisi, è stata condotta su un campione di 1.501 abitanti della provincia di Firenze e Prato con l'obiettivo di evidenziare le abitudini di mobilità e di fruizione dell'area metropolitana. All'incontro hanno partecipato tra gli altri il vicesindaco e assessore alla mobilità, l'assessore regionale ai trasporti, il presidente della Firenze Parcheggi Francesco Brizzi e l'amministratore delegato Piero Certosi.

Presenti anche Provincia di Firenze, le associazioni dei consumatori, Legambiente, Cispel Toscana, Associazione Industriali, Firenze Fiera, Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Ataf, Aci, Camera di Commercio di Firenze, Cgil-Cisl-Uil. L'argomento più dibattuto è stato quello relativo all'opportunità dei parcheggi scambiatori prima dell'ingresso in città: oltre all'apprezzamento delle istituzioni e delle associazioni ambientaliste, l'investimento nei parcheggi scambiatori è accolto più che positivamente anche dai cittadini, come dimostrato dall'indagine della Tolomeo Studi.

Quasi il 70% degli intervistati ha infatti risposto che utilizzerebbe un parcheggio gratuito seppur lontano e il bus per arrivare in centro: di questi il 63,9% userebbe il servizio navetta anche se a pagamento. Morisi ha sottolineato poi la coincidenza tra i progetti in corso di realizzazione o allo studio da parte di Firenze Parcheggi e i desiderata dei cittadini, come per esempio la vendita dei biglietti Ataf presso i parcometri (iniziativa in corso di definizione), il biglietto unico per mezzo pubblico e sosta, l'abbonamento notturno in un parcheggio interrato in coincidenza con il lavaggio delle strade (già attivo al Parterre).

Nel corso della tavola rotonda è emersa da più parti la necessità di un governo il più possibile unitario e centralizzato della mobilità intesa in senso generale. E questo appuntamento è stata l'occasione per avviare un metodo di concertazione tra i soggetti privati e le associazioni di categoria operanti sul territorio, per la partecipazione ed il supporto alle politiche di mobilità strutturate dagli enti locali e la Regione. E se il vicesindaco ha sottolineato la necessità, soprattutto in questa fase di cantieri per le opere infrastrutturali, di un cambio di mentalità che porti i cittadini a privilegiare il trasporto pubblico rispetto al mezzo privato, l'assessore regionale ai trasporti ha ricordato il ruolo fondamentale delle ferrovie negli spostamenti nell'area metropolitana e gli investimenti previsti per intensificare e migliorare il servizio.

"Possiamo dire che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo - ha affermato il presidente Brizzi -. Siamo soddisfatti e ci impegneremo a monitorare la situazione ogni anno, per conoscere le esigenze dei clienti ed adeguare il nostro servizio".

Proposta di metodo” si chiama il contributo che il portavoce di Idra Girolamo Dell’Olio ha consegnato agli assessori all’Urbanistica e alla Partecipazione intervenendo nell’incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione comunale ieri 10 marzo nel Quartiere 5 presso il circolo Il Progresso.
“Proponiamo come primo spunto di metodo il documento allegato, che abbiamo ricevuto da Bologna, prodotto e sottoscritto nei giorni scorsi per essere indirizzato al sindaco di quella città, Sergio Cofferati”.
Nell’appello dei cittadini, dei comitati e delle associazioni bolognesi si chiede “a tutti i governanti di non nominare invano la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e di avviare finalmente una fase costituente per definire oggi il significato di bene comune, spazio pubblico e partecipazione dei cittadini alla vita pubblica (...) prima che l'Amministrazione elabori il Nuovo Piano Strutturale Comunale, strumento urbanistico, ignorato da molti cittadini, che deciderà tutto delle loro vite in città per almeno altri 15 anni”.


Idra sposa questa istanza proveniente da oltre Appennino tenuto conto delle gravi perplessità sul piano dell’efficacia amministrativa, della cautela progettuale, della trasparenza e dell’informazione che i comportamenti della giunta comunale di Firenze hanno destato negli ultimi anni, e tuttora destano in relazione a temi anche di grande attualità (come la cantierizzazione a Firenze Nova, lo Scavalco ferroviario per l’Alta Velocità fra Rifredi e Castello, la cementificazione invasiva della Fortezza Medicea di S.

Giovanni, la gestione del verde, la tutela del diritto a un trasporto pubblico locale effettivamente fruibile, ecc.).
L’associazione fiorentina suggerisce che la fase costituente proposta sia preliminare ad ogni successivo momento di collaborazione fra cittadini e amministrazione, e che specifici regolamenti comunali riconoscano luoghi e procedure certe della partecipazione, garantendone l’esercizio e sancendo il diritto-dovere alla verifica delle politiche che riguardano la città.
“Mettiamo a disposizione – conclude la lettera che accompagna l’appello - le nostre esperienze e competenze affinché questa fase possa concludersi con il massimo grado di efficacia e di condivisione”.
Idra ha chiesto inoltre durante l’assemblea pubblica di ieri sera che l’amministrazione sciolga il nodo del soggetto destinato a pagare il conto degli “errori” e “orrori” progettuali consumati nell’area adiacente alla Fortezza da Basso.

Non sembra ammissibile pensare, ha spiegato il portavoce, che non vi siano responsabili di questo scempio, quasi che la città sia colpita da una sorta di ineluttabile destino avverso.
Nessuna risposta, durante la serata, ai quesiti posti. Se ne riparlerà – confida Idra – ai prossimi appuntamenti “territoriali” programmati nell’ambito del Forum di partecipazione per il Piano strutturale.

Collegamenti
In evidenza