di Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana
Sono in scadenza le nomine di alcuni enti regionali. Ad esempio: Arpat, Toscana Promozione, le 3 Aziende per il diritto allo studio universitario, l'Arsia, l'Ars, l'Artea. Una parte della stampa regionale ha aperto una campagna di delegittimazione, usando termini pesanti, come 'spartizione', 'bengodi', 'poltronopoli', fino alla volgarità 'ex sindaci, un posto si trova'. I fatti - per chi fosse interessato - dimostrano che le cose non sono andate affatto così.
Le due nomine già definite percorrono strade, obiettivi e metodi innovativi. Abbiamo fatto scelte in piena autonomia, valutando nel merito i profili dei candidati. Seguendo un metodo trasparente e rigoroso di cui gli stessi esclusi ci hanno dato atto. Ancorando la scelta a precisi obiettivi da raggiungere. Per l'Arpat si tratta di rafforzarne le competenze e la capacità di connessione con i livelli nazionali. Per Toscana Promozione, dopo il positivo decollo guidato da Mauro Ginanneschi, dobbiamo favorire l’integrazione, estendendo le alleanze con l'obiettivo finale di costruire un solo soggetto regionale per la promozione della Toscana nel mondo.
Sono nate così le scelte di una donna di grande e solida esperienza di livello nazionale come Sonia Cantoni all'Arpat e quella di Roberto Pucci a Toscana Promozione, selezionato per la sua lunga attività di imprenditore vocato all'export, ma con alle spalle anche una positiva esperienza amministrativa. L'altra novità sta nel fatto che il contratto dell'Apet non prevede un incarico di cinque anni ma di due, con possibile ma non scontato prolungamento. Lungo questo intero percorso non ho ricevuto alcuna pressione, né telefonate, né sollecitazioni politiche.
Esattamente il contrario di ciò che hanno scritto alcuni quotidiani che anziché fare il proprio mestiere di informare giocano a mettersi sulla scena politica anche loro.
