Condono: il governo impugna la legge toscana
Presto nuove regole su urbanistica e territorio?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 dicembre 2004 00:16
Condono: il governo impugna la legge toscana<BR>Presto nuove regole su urbanistica e territorio?

Firenze- Il Governo impugnera' davanti alla Corte costituzionale le leggi regionali sul condono edilizio di Toscana ed Emilia Romagna. Il ministro Giovanardi ha dato l’annuncio ieri. La questione e' stata trattata nel Consiglio dei ministri, ha aggiunto Giovanardi, ed e' stato confermato che non ci sara' alcuna proroga.
“Il governo conferma ancora una volta di non voler rispettare l’autonomia delle Regioni. Ma noi siamo pronti a affrontare questa battaglia giuridica, certi di aver agito nel pieno rispetto della Costituzione”.

Così il presidente della Regione Toscana Claudio Martini ha commentato l’annuncio. In attesa di conoscere le motivazioni dell’impugnazione, il presidente della Toscana ha manifestato piena certezza nella legittimità della normativa regionale: “La nostra legge accoglie pienamente quanto stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale, fissando limiti quantitativi e oneri finanziari del condono nell’ambito dell’autonomia amministrativa che, secondo la stessa sentenza, spetta alle Regioni.

Con la sua decisione il governo tende a ledere un diritto a noi riconosciuto”. “L’obiettivo che abbiamo perseguito con la nostra normativa – ha proseguito Martini - è quello di sanare piccoli abusi di necessità all’interno di una logica basata sulla difesa del territorio. E’ la difesa del territorio che a noi sta particolarmente a cuore. Il governo invece ha considerato e continua a considerare il condono un semplice strumento per far cassa. E’ una logica che noi vogliamo contrastare: i problemi di bilancio dello Stato non si risolvono con il condono”.

“Quanto avvenuto oggi – conclude Martini – dimostra che non siamo certo noi, come qualcuno dice, a avere pregiudizi d’azione nei confronti del governo. I fatti dicono il contrario: pensiamo alla vicenda dello Statuto, a quella delle nomine nei parchi nazionali e ora al condono: il pregiudizio viene invece dal governo che non individua terreni di dialogo con noi”. Il presidente ha infine annunciato che la Regione Toscana fisserà la strategia di difesa di concerto con l’Emilia Romagna, l’altra Regione cui è stata impugnata la normativa relativa al condono.
"Il Governo ha impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale la legge toscana sul condono edilizio: e' una decisione sconcertante".

E' quanto dichiara il Presidente di Legambiente toscana, Piero Baronti. "Per il Governo dei condoni - prosegue - la Regione Toscana ha il torto di fare leggi molto restrittive, che lasciano poco spazio agli abusi ed alle speculazioni edilizie. E' evidente che Berlusconi ed i ministri del suo Governo pensano solo al cemento: e' quella la loro politica".

La nuova legge regionale sul governo del territorio arriverà in Consiglio per l’approvazione definitiva, salvo imprevisti, nella seduta del 20-21 dicembre.

Con questo obiettivo la commissione Territorio e ambiente sta lavorando a ritmi serrati sugli oltre 200 articoli che compongono il testo. Ne ha dato notizia il presidente della commissione, Sirio Bussolotti, dopo che, nel tardo pomeriggio di ieri, si è conclusa la prima seduta dedicata all’articolato. Sono stati esaminati ed approvati i primi 20 articoli, che comprendono finalità, soggetti competenti, procedure: in pratica, la parte più corposa, dal punto di vista politico, dell’intera legge, destinata a ridisegnare il quadro normativo che riguarda urbanistica, edilizia, tutela del territorio e del paesaggio.

Per ogni articolo la commissione ha preso in esame la legge regionale vigente (la 5 del ’95), il testo nuovo proposto dalla Giunta, le numerose osservazioni emerse durante le consultazioni, e diverse proposte di emendamento. Alla seduta ha partecipato anche l’assessore all’urbanistica, Riccardo Conti. La commissione – ha detto Bussolotti - tornerà a riunirsi per l’intera giornata giovedì prossimo, 16 dicembre, per licenziare la legge in tempo utile per l’ultima seduta di Consiglio prevista per quest’anno.

(ab)

In evidenza