Al via “Mani Pulite”: una campagna contro le infezioni in ospedale

Redazione Nove da Firenze
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23 agosto 2005 22:56
Al via “Mani Pulite”: una campagna contro le infezioni in ospedale

23/08/05- Ha preso il via questa settimana “Mani Pulite”, una campagna sperimentale contro le infezioni ospedaliere promossa dall'Amministrazione Regionale in alcune Asl della Toscana.
La campagna consiste in uno studio osservazionale, relativo ad alcuni reparti, sul comportamento degli operatori, con corsi di formazione e questionari di autovalutazione, nell'introduzione di un gel alcolico, ed in una campagna informativa per operatori ed utenti. “In ospedale le mani rappresentano il veicolo più comune attraverso il quale si trasmettono i microrganismi responsabili di infezioni –afferma Sergio Bovenga, referente per la gestione del rischio clinico e la sicurezza del paziente della ASL 9 di Grosseto- l'igiene delle mani quindi è la misura più efficace per ridurre il rischio di trasmissione delle infezioni”.

Ogni anno in Italia si contraggono durante il ricovero 450.000 – 700.000 infezioni ospedaliere con un costo sociale per il SSN stimato in 100 milioni di euro (dati dello studio “InfNos2”), mentre è in corso uno studio per stimare le infezioni ed i costi relativi all'azienda sanitaria di Grosseto. “Il primo dato che deve farci riflettere seriamente è quello che dimostra come a oltre 20 anni di distanza dall'ultimo grande studio epidemiologico di settore (lo studio Sipio, del 1983) nulla è cambiato per quanto riguarda le infezioni ospedaliere – spiega meglio il dirigente della Asl – queste le ragioni alla base della campagna di sensibilizzazione”.

Il numero dei microrganismi normalmente presenti sulle mani può aumentare anche di 100 o 1000 volte compiendo semplici gesti assistenziali che prevedono il contatto con il paziente, la biancheria e le attrezzature presenti nei locali. “Rendere più facile la pratica del lavaggio delle mani per gli operatori e per gli utenti diminuisce in maniera significativa il numero di infezioni che colpiscono i pazienti – precisa Bovenga - quando un lavandino non è disponibile nelle immediate vicinanze può essere conveniente sostituire il lavaggio tradizionale utilizzando un gel a base alcolica".

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