Rinascono piazza Varlungo, Istria e Sodo, scelti i vincitori del concorso di progettazione partecipata per le tre piazze della città
Bando internazionale per piazza Ghiberti: interrogazione di FI

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2005 23:36
Rinascono piazza Varlungo, Istria e Sodo, scelti i vincitori del concorso di progettazione partecipata per le tre piazze della città<BR>Bando internazionale per piazza Ghiberti: interrogazione di FI

Presto tre nuove piazze per la città. Si sono appena conclusi i lavori della giuria del concorso di progettazione partecipata "3 piazze per Firenze", indetto dal Comune e in cui sono stati direttamente gli abitanti che si sono impegnati in prima persona per la riqualificazione di tre piazze scelte dai Consigli di Quartiere come oggetto di studio e di intervento: piazza del Sodo nel Quartiere 5, piazza Istria nel Quartiere 3 e piazza di Varlungo nel Quartiere 2.
I progettisti scelti riceveranno l'incarico di redigere il progetto definitivo ed esecutivo per procedere all'appalto dei lavori come previsto nel Piano triennale dei lavori del Comune di Firenze per un importo di 2 milioni di euro.

Tre piazze per Firenze. Tre luoghi centrali nelle relazioni sociali e nelle attività quotidiane dei cittadini che abitano nei rispettivi quartieri: questo è il principale fattore che unisce i tre luoghi oggetto del concorso. Piazze nell'uso quotidiano della gente anche se due di esse non sono neanche censite nella toponomastica comunale; piazze di fatto dove il progetto di riqualificazione sottolinea la centralità e la socialità del luogo, aiuta i cittadini, favorisce l'uso pedonale, regola la sosta ed il traffico veicolare.


Le 6 proposte per ogni piazza, presentate dai 18 gruppi selezionati nella prima fase del concorso su 214 candidature, sono state prima esaminate dai cittadini che avevano partecipato ai laboratori avviati nei tre quartieri e, successivamente, dalla giuria tecnica in cui erano presenti rappresentanti dei consigli dei quartieri interessati. L'istruttoria dei cittadini, che aveva il compito di valutare la rispondenza di ogni proposta alle linee guida per la progettazione individuate dai laboratori di quartiere ed inserite nel bando di concorso, si è svolta nei giorni 6,7 e 8 giugno scorsi.

Ogni cittadino ha avuto la possibilità di assegnare fino ad un massimo di 20 punti ad ogni progetto, premiando le proposte ritenute più rispondenti ai desideri espressi. Successivamente, la giuria tecnica, composta dagli architetti Maurizio Barabesi (responsabile p.o.arredo ed immagine urbana, Comune di Firenze),Chiara Pignaris (facilitatore dei Laboratori di quartiere per le 3 piazze), Gianni Cavallina (rappresentante dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Firenze), Andrea Meli (specialista in architettura del paesaggio), .

Elio Turis (presidente della commissione Servizi al territorio del Quartiere 2), dall'ingegnere Paolo Osti (rappresentante dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze), dal presidente del quartiere 3 Andrea Ceccarelli e da Daniele Sacconi , presidente della commissione Assetto del territorio del Quartiere 5 ha completato l'esame dei progetti assegnando ad ogni proposta fino ad un massimo di 80 punti, corrispondenti agli altri criteri di qualità previsti dal bando: qualitativi, economici, partecipativi e rispetto della normativa.


Al termine dei lavori sono risultati vincitori i seguenti progetti: Per Piazza di Varlungo la proposta presentata dall'Architetto Massimo Guidi con gli architetti Giuseppe Giusto, Antonella Maggini, Domenico Pagnano e Luciano Solari. Il progetto, pur nella visione unitaria dello spazio urbano, presenta una ricca articolazione di luoghi, ognuno caratterizzato da elementi originari che connotano e personalizzano la nuova configurazione. La giuria ha giudicato positivamente anche lo studio approfondito dei singoli elementi di arredo urbano, specialmente nei riguardi dell'uso della vegetazione nella composizione degli spazi.


Per Piazza Istria ha vinto la proposta presentata dall'architetto Alberto Breschi con gli architetti Francesco Deriu, Guido Ferrara. Nicola Ferrara, Alessio Gai, Claudia Giannoni e Flaviano Maria Lorusso. Il progetto interpreta con eleganza e competenza il tema della piazza come spazio libero formando, con un disegno essenziale che si equilibra con l'architettura del quartiere di Sorgane, un luogo disponibile ad essere vissuto e riempito dalla gente e dalle funzioni che qui si espleteranno.

Il tema del verde è risolto gerarchizzando le aree secondo il libero uso e la disponibilità di spazi ombreggiati. Molto apprezzata anche l'illuminazione, che valorizza il luogo senza disturbare le abitazioni. Per Piazza del Sodo il primo posto se l'è aggiudicato il progetto presentato dall'Architetto Marta Righeschi insieme all'Archiytetto Lucia Posarelli (gruppo under 35). Il progetto, come emerge dal giudizio espresso dalla giuria, ha risposto nel modo più chiaro dal punto di vista dell'espressione formale alle esigenze richieste dal bando ed ha saputo dare meglio degli altri una risposta equilibrata e puntuale alle linee guida emerse dal laboratorio.

Tutte le tematiche evidenziate dai cittadini, comprese quelle più impegnative legate al traffico e ai parcheggi, risultano infatti affrontate e risolte con sobrietà e sicurezza progettuale. I lavori di riqualificazione di piazza del Sodo nascono dal bisogno di realizzare una nuova centralità urbana e sono un passo importante veso la riqualificazione della zona del quartiere 5 vicina alle ville medicee e per il rilancio economico di un'area che ospita importanti aziende. Portando a compimento questi progetti si dà anche attuazione al Piano Strategico, il Laboratorio di quartiere è infatti nato nel 2003 in questo ambito - ha sottolineato Stefania Collesei, presidente del Quartiere 5." È da segnalare anche la sintonia tra la giuria tecnica e quella popolare: i tre progetti vincitori del concorso sono stati anche tra quelli più apprezzati dalla giuria dei cittadini, dalla quale avevano avuto un punteggio che li aveva classificati ai primi posti.

Innovative anche le altre proposte che offrono una panoramica di soluzioni originali per risolvere i problemi di traffico e di sicurezza evidenziati dagli abitanti e per valorizzare l'identità locale di questi tre luoghi, periferici rispetto al centro cittadino, ma dotati di una ricca memoria storica e di qualità architettonica. Tutti i progetti che hanno partecipato al concorso saranno esposti nei rispettivi quartieri a partire dalla prossima settimana. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione la gara d'appalto è prevista per il prossimo novembre ed entro massimo un anno verranno conclusi i lavori.



Una interrogazione «per analizzare l'assenza formale del voto partecipativo nel bando internazionale di concorso per la progettazione della nuova piazza Annigoni ex-Ghiberti» è stata presentata dal consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi. «Tale bando - hanno spiegato Bianchi e Antonio Lenoci, responsabile del comitato "Laportaccanto" che ha partecipato al "Laboratorio Firenze Insieme" - è improntato a qualificare e supportare la politica partecipativa del Comune e l'importanza del voto cittadino sui progetti in gara.

Il bando prevede una giuria composta di 7 membri così distribuiti: 2 rappresentanti della Firenze Parcheggi Spa, 1 del Comune di Firenze, 1 del Quartiere 1, 1 dell'ordine degli Architetti, 1 dell'ordine degli ingegneri ed infine 1 del "Laboratorio Firenze Insieme". Quest'ultimo, formato dai cittadini, non sarà a conoscenza dell'intera documentazione ma solo dei disegni e delle relazioni tecniche. Le tabelle con i dati economici e costi totali dei singoli progetti restano ad esclusiva attenzione della giuria.

I cittadini presenti al "Laboratorio" saranno chiamati ad esprimere un proprio voto sulla rispondenza dei progetti al documento redatto dal "Laboratorio" stesso. Questo voto non sarà parte integrante della votazione conclusiva ma equiparabile ad un mero parere poiché il voto decisivo spetterà unicamente ad ogni singolo giurato che si esprimerà a propria discrezione. Ogni giurato potrà votare la rispondenza del singolo progetto al testo del documento con un voto da 1 a 30: il giurato si esprime su una scala di 100 voti utili, i restanti 70 saranno attribuiti sulla base di parametri tecnici, costruttivi ed economici.

Se ne deduce che la rispondenza del progetto al testo del documento avrà un peso del solo 30% sul giudizio finale. I progetti votati saranno sottoposti solo in ultima analisi al controllo di validità, poiché le buste con i nominativi dei proponenti saranno aperte solo alla fine, rischiando così di negare i progetti primi classificati a vantaggio di posizioni di ripiego». Il consigliere di Forza Italia vuole sapere dall'amministrazione «se ritenga opportuno spiegare ai cittadini questa scelta politica di apertura e collaborazione propagandistica che non si concretizza però in una reale partecipazione»; «se intenda predisporre, a seguito delle esposte incongruenze, un'apposita commissione che possa rettificare gli estremi del bando, accollandosi i disagi e le formalità che questo comporterebbe»; «se non ritenga di dichiarare fallito l'intento partecipativo, mantenendo invece il carattere tipico e formale del comune bando di gara per la progettazione di un'opera pubblica, salvaguardando così il lavoro già fatto ma ammettendo di non aver mantenuto fede, per mancanza di convinzione o per necessità gestionale, alla promessa di partecipazione democratica».

Notizie correlate
In evidenza