Interrogazione di Checcucci (AN): «Perché Opera Prima non è ancora operativa? Che fine hanno fatto i 15 miliardi di vecchie lire stanziati dal Ministero?»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 gennaio 2005 19:33
Interrogazione di Checcucci (AN): «Perché <I>Opera Prima</I> non è ancora operativa? Che fine hanno fatto i 15 miliardi di vecchie lire stanziati dal Ministero?»

Una interrogazione «sulle motivazioni della mancata operatività della società "Opera Prima"», costituita dal Comune «per la progettazione e la realizzazione del nuovo auditorium», è stata presentata dalla consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci. «La costituzione di questa società, partecipata al 99% dal Comune e per l'1% dal Teatro del Maggio - scrive Gaia Checcucci - era stato giustificata dall'urgenza di utilizzare i contributi straordinari per gli enti lirici corrispondenti a cinque miliardi di vecchie lire per ogni annualità a decorrere dal 2001, quindi per complessivi 15 miliardi di vecchie lire stanziati sulla base della legge 29/01 dal Ministero dei Beni e Attività Culturali».

«Opera Prima, però - prosegue la consigliera di Alleanza Nazionale - non risulta che abbia mai fatto alcuna delle attività previste e per le quali era stata creata. Senza poi dimenticare che gli stanziamenti ministeriali di questa natura sono vincolati e soggetti ad obbligo di rendicontazione». Gaia Checcucci chiede di sapere «che fine ha fatto Opera Prima e quali sono le motivazioni della mancata operatività della società»; «se vi è e quale sia la strategia societaria che l'amministrazione azionista al 99% sta portando avanti»; «se ed in che modo l'amministrazione ha potuto rendicontare i contributi ricevuti dallo Stato per il perseguimento delle finalità a cui erano destinati se la società Opera prima appositamente costituita non ha svolto alcuna attività»; «se l'amministrazione possa trattenere i fondi ammontanti alle annualità 2001, 2002 e 2003 oppure debba restituirli allo Stato perdendo così il contributo di 15 miliardi delle vecchie lire»; e, infine, «se vi sia una corrispondenza o una documentazione a tale riguardo che consenta di comprendere cosa sia accaduto e se questa possa essere resa disponibile».

(fn)

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