L'autotrasporto in Toscana registra negli ultimi 5 anni una diminuzione di quasi 500 aziende: dalle 8.453 del 2000 siamo ora 7.995

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2005 14:37
L'autotrasporto in Toscana registra negli ultimi 5 anni una diminuzione di quasi 500 aziende: dalle 8.453 del 2000 siamo ora 7.995

Firenze, 23/06/2005- Giuseppe Brasini, imprenditore di Arezzo, è stato riconfermato alla guida degli autFirenze autootrasportatori toscani della CNA. Brasini, titolare della ditta Autotrasporti Brasini snc, costituita nel 1986 che occupa 15 dipendenti, è infatti Presidente Fita CNA Toscana (che associa circa la metà delle imprese di autotrasporto presenti in regione).
Vice presidente sono Giancarlo Betti di Siena, Romano Bracci di Prato, Massimiliano Antonetti di Livorno, mentre a Luigi Trenti di Firenze è stato affidato l’incarico di seguire le problematiche delle pmi dell’autotrasporto.
Brasini è stato riconfermato nell’assemblea Fita CNA svoltasi a Serravalle Pistoiese, durante la quale sono stati affrontati i temi più caldi per il settore.


“L’autotrasporto cambia pelle: tra vecchi problemi e nuove regole” è stato il motivo guida della giornata a cui sono intervenuti, oltre ai dirigenti della CNA di Pistoia e regionali, Franco Coppelli, presidente FITA CNA Nazionale; l’On. Gonario Nieddu, componente la Commissione Attività Produttive della Camera; dirigenti del Ministero Infrastrutture e Trasporti.
Al centro del dibattito la legge di riforma dell’autotrasporto (Legge 32 del 01/03/05, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 10/03/05), la sicurezza stradale e le infrastrutture.


Una seria riforma dell’autotrasporto merci dovrebbe prevedere –sostiene la FITA CNA- il contratto obbligatorio scritto fra committenza e impresa di autotrasporto, favorire la crescita delle imprese mantenendo il contingentamento del numero delle imprese stesse, definire le responsabilità del committente, norme chiare ed uguali su tutto il territorio nazionale, una tariffa minima basata sui costi delle imprese; ciò, insieme ad un sistema efficace e serio di controlli, favorirebbe il rispetto delle norme e il mantenimento in efficienza dei mezzi di trasporto, elementi essenziali per la sicurezza.
“In Toscana –afferma il Presidente Fita CNA Toscana- i problemi della viabilità ricadono pesantemente sulle imprese di autotrasporto.

Anche questo settore è in una situazione di grave difficoltà, compresso com’è tra la debolezza contrattuale, l’aumento dei costi (basti pensare a gasolio e autostrade), la diminuzione consistente della domanda interna legata alla crisi economica e alla concorrenza degli operatori dei paesi nei quali i costi delle aziende sono inferiori anche del 40% rispetto a quelli sostenuti dalle imprese italiane”.

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