Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal Presidente della Provincia, Lio Scheggi:
"La Giunta Provinciale, sin dal suo insediamento, si è posta il problema
della "dismissione" della propria parte di quote azionarie della Rama,
in osservanza a quanto dettato dalle leggi dello Stato e da quelle
Regionali. E' una questione assai delicata anche perché la quota di
proprietà della Provincia di Grosseto è del 64,52%, quindi l'entità
dell'operazione oltre ad essere considerevole dal punto di vista
economico, comporta una grande attenzione sui percorsi da seguire.
Il presupposto, peraltro largamente condiviso, dal quale si è partiti e
quello di mantenere pubblica la maggioranza del pacchetto azionario,
questo per tutti i risvolti che l'esigenza di mobilità dei cittadini e
la salvaguardia degli aspetti sociali insiti nel trasporto pubblico
locale, rappresentano nella nostra realtà.
La Provincia ha a suo tempo, affidato ad una società specializzata la
valutazione complessiva della Rama e di conseguenza il valore da
assegnare alla propria quota parte.
Tale lavoro è in fase di
ultimazione; come è in corso lo studio, affidato a professionisti, sui
percorsi possibili di uscita che mantengano fermi i presupposti sopra
indicati.
Inoltre sono iniziati gli incontri con tutti i Comuni al fine di
renderli edotti sullo stato della situazione e per stabilire un percorso
condiviso.
Risulta quindi del tutto inesatto affermare che la Provincia "non ha
definito strumenti e strategie" riguardo a questa vicenda; è vero
l'esatto contrario: non è stato perso un solo giorno utile.
Il buon
lavoro svolto dal Presidente Pierluigi Marini -di cui lo ringrazio a
nome di tutta la Giunta-, ha permesso l'avvio di un ulteriore fase di
sviluppo indispensabile alla RAMA.
Lo stesso rinnovo del Consiglio d'Amministrazione e della Presidenza
della Rama è stato finalizzato a questi nuovi scenari, privilegiando
competenza e professionalità nella scelta dei nomi da inserire e
rifuggendo da qualsiasi logica di "spartizione politica", come le stesse
contraddizioni contenute nel comunicato dei Comunisti Italiani
dimostrano.
Il compito primario del nuovo Presidente, insieme a tutto il
Consiglio di Amministrazione, - come ho già avuto modo di precisare - è
quello di garantire che la privatizzazione di una grande parte del
capitale RAMA rappresenti un'opportunità di ulteriore rilancio dei
servizi di autotrasporto locale e che tale trasformazione garantisca
contestualmente la qualità nei confronti dei cittadini utenti. In questo
senso e con questo spirito la mia scelta è stata responsabile e
autonoma.
La Rama, ancorché con prevalenza di capitale pubblico, deve sempre più
diventare un'azienda efficiente e in grado di competere in un mercato
sempre più aspro e selettivo, questo anche per dare la garanzia del
posto di lavoro ai 250 dipendenti.
E' inoltre del tutto improprio chiedere alla Rama la risoluzione dei
problemi del traffico e della mobilità urbana, tentando di scaricare su
di essa problematiche che sono di "esclusiva pertinenza" degli Enti
locali.
Sono questi ultimi che, attraverso appositi piani, disegnano e ottimizzano il trasporto extraurbano, ma soprattutto urbano. La Rama, dunque, è chiamata a fornire servizi in base a ciò che altri debbono programmare."