Finalmente arriva anche a Pisa l’attesissimo “Joseph e la strabiliante tunica dei sogni in technicolor”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 aprile 2005 21:13
Finalmente arriva anche a Pisa l’attesissimo “Joseph e la strabiliante tunica dei sogni in technicolor”

Il musical, figlio della collaborazione fra Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, i due noti autori dei celeberrimi “Jesus Christ Superstar” ed “Evita”, è andato in scena ieri sera al Teatro Verdi di Pisa. La prima ha registrato il tutto esaurito; stasera e domani le repliche, alle 21 di sabato e alle 17 di domenica. Lo spettacolo racconta una delle più affascinanti storie bibliche, capace di incantare grandi e piccini, un pubblico eterogeneo, per gusti ed età. È la storia senza tempo di Giuseppe, figlio di Giacobbe, che, tradito dai fratelli e condotto in Egitto come schiavo, grazie al dono della veggenza salverà la terra dei Faraoni dalla carestia e potrà così fare ritorno presso il proprio popolo.

Rappresentato per la prima volta in una scuola londinese, per la festa di fine anno, in una versione ridotta, della durata di circa quindici minuti, è stato completato negli anni successivi, fino a raggiungere la versione definitiva. Campione d’incassi fin dal debutto nella capitale britannica nel 1991, è stato apprezzato dalle platee di tutto il mondo e viene oggi riproposto in tournèe dalla compagnia lucchese Rockopera, in un inedito adattamento in italiano. Impeccabili la regia di Claudio Insegno e le coreografie di Fabrizio Angelici, entrambi artisti teatrali di provato talento ed esperienza.

Punto di forza dello spettacolo i due protagonisti. Antonello Angiolillo, nei panni di Giuseppe, grande attore, ballerino, cantante, interprete di musical e programmi televisivi; Rosanna Casale, voce narrante del musical, capace di emozionare sia nella canzone d’autore che nei classici jazz, interpreta un insegnante intenta a spiegare la storia biblica di Giuseppe ad una classe di bambini. Ogni tappa del musical è stata caratterizzata da una particolare iniziativa dei Rockopera: alcuni cantanti hanno preceduto le date della messa in scena, per frequentare, in cerca di giovani voci, le scuole delle città che avrebbero ospitato lo spettacolo.

Dopo alcune settimane di prove e laboratori, veniva composto un coro di bambini, che avrebbe preso parte alla rappresentazione. Così è stato anche a Pisa, dove a formare il coro sono i bambini delle scuole medie pisane Mazzini, Fibonacci e Carducci e della scuola media di Bientina. Un motivo in più per non perdersi lo spettacolo.

Sara Montesi

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