La neve e l’acqua nei prossimi giorni ?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2005 14:00
La neve e l’acqua nei  prossimi giorni ?

L’area depressionaria presente sulla penisola italiana tende lentamente a spostarsi verso E, favorendo nei prossimi giorni un graduale quanto temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche. Nel fine settimana una nuova perturbazione, di origine atlantica tenderà a transitare sul Mediterraneo ed apporterà condizioni perturbate sulla penisola italiana.
DOMANI: condizioni in graduale miglioramento con riduzione della nuvolosità e schiarite sempre più ampie. Venti ancora orientali in attenuazione.

Temperature in lieve aumento.

La stagione invernale si è conclusa con un ultimo weekend di sci e divertimento e un’annata di precipitazioni nevose che ha battuto record quarantennali. Ma la neve non fa bene solo al turismo.
Dice Sergio Rossi, capoarea della zona Amiata e Orcia dell’Acquedotto del Fiora: “Ci saranno sicuramente dei benefici per le nostre riserve idriche con una nevicata del genere. Piogge e neve hanno un’immediata ripercussione sulle sorgenti superficiali, ma le sorgenti più profonde hanno tempi di ritorno più lunghi, forse anche di decenni, e quindi c’è da aspettare prima di vedere la neve di quest’anno trasformata in acqua”.


Infatti, mentre le risorgive più superficiali sono alimentate dai volumi idrici contenuti nelle innumerevoli ma piccole fessure della roccia vulcanica posta tra l’emergenza e la superficie della montagna, le sorgenti come quelle di Santa Fiora trovano origine in un immenso serbatoio contenuto nelle rocce poste nel sottosuolo tra la quota dell’emergenza e la base dell’antico vulcano, rappresentandone un vero e proprio “troppo pieno”.
Continua Sergio Rossi: “In questi ultimi anni si è venuta a formare, sulla nostra acqua, una situazione non proprio idilliaca: nel mentre si assisteva ad una drastica diminuzione delle portate alle sorgenti, si è avuto un notevole aumento della domanda idrica dovuta a consumi e usi impropri, sempre maggiori, che non tengono in minimo conto la preziosità di questa risorsa, da salvaguardare gelosamente piuttosto che da sperperare.

Non si deve mai dimenticare che su base pluriennale le quantità di neve e pioggia cadute al suolo nonostante l’eccezione di questo inverno – sono drasticamente in calo e la risorsa sta facendo fatica a rinnovarsi. È comunque innegabile che ci siano delle perdite nelle reti, ma quello che più contribuisce alla scarsità dell’acqua è l’uso improprio (innaffiare orti e giardini, lavare le automobili e così via), che indiscutibilmente danneggia il nostro patrimonio idrico. Bisogna ricordarsi che la risorsa è sufficiente solo per l’uso domestico”.
“Tuttavia – termina Rossi – siamo sicuri che la nevicata di quest’anno avrà importanti ripercussioni, sia in superficie sia nel profondo.

Del resto timidi segnali di ripresa delle sorgenti si hanno fin dalla scorsa estate come effetto del periodo invernale precedente. C’ è solo da sperare che nevichi così anche negli anni a venire”.

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