A Siena un’auto di Formula 1 per la mostra dedicata a Hugo Pratt

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2005 14:21
A Siena un’auto di Formula 1 per la mostra dedicata a Hugo Pratt

La Ligier decorata da Hugo Pratt che fu pilotata da Martin Brundle nel Gran Premio del Giappone nel 1993, attraversa con fatica la porta medioevale di Palazzo Squarcialupi del complesso museale del Santa Maria della Scala. All’interno decine di persone lavorano per allestire la prima grande antologica dedicata ad Hugo Pratt nel decennale della sua scomparsa.
Accade a Siena dove il prossimo 24 marzo si inaugura “Periplo immaginario” la mostra che fino al 28 agosto ripercorrerà il percorso artistico del creatore di Corto Maltese proponendo un viaggio che partendo da Venezia proseguirà attraverso Mondo Celtico, Africa, America Latina, Nord America, Pacifico e Asia.
Sette mondi attraversati dall’arte di Pratt e dai suoi personaggi per un itinerario affascinante sospeso tra realtà e fantasia: i luoghi della sua vita si confondono con quelli delle fonti letterarie filtrate attraverso i ricordi delle letture d’infanzia, che hanno ispirato non solo la produzione fumettistica, ma anche tutto l’universo pittorico dell’autore: gli acquarelli, le tempere, le chine.


Ed è proprio la fusione tra letteratura e vita vissuta a rappresentare il filo conduttore delle 350 opere selezionate per l’esposizione senese che, promossa dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e realizzata dalla Cong SA di Losanna, offre un percorso che consente di cogliere l’evoluzione delle grande produzione artistica di Hugo Pratt, partendo dagli esordi di Asso di Picche, dell’ormai lontano 1945, fino agli acquerelli di Wheeling realizzati pochi mesi prima della sua scomparsa.


A Siena il visitatore sarà trasportato da un mondo all’altro dalla capacità evocativa delle storie di Pratt. Sarà possibile rivivere il mondo degli Indiani e l’ambiente di Frontiera attraverso le indimenticabili tavole di Wheeling e Ticonderoga, ispirate alle letture di Curwood, quelle di Zane Grey e di Kennett Roberts. E ritrovarsi in Africa, dove Pratt ha ambientato Gli scorpioni del deserto, sorpresi dalla staticità degli spazi immensi ma anche dalla vivacità dei colori delle insegne e delle divise ritratte da Pratt negli anni passati ad Addis Abeba col padre.

Nel viaggio immaginario di Hugo Pratt, anche la letteratura avventurosa classica di stampo anglosassone, rivive sullo sfondo di Anna nella jungla, di Sgt Kirk, di Cato Zulu e di Jesuit Joe.
Una sezione speciale della mostra è dedicata alle 163 tavole di Una Ballata del Mare salato la sua prima grande storia a fumetti ed esordio di Corto Maltese, il suo personaggio più noto.
Con l’esposizione senese, viene pubblicato anche il primo catalogo ragionato sull’opera di Hugo Pratt, curato da Patrizia Zanotti e dallo scrittore e documentarista Thierry Thomas, edito da Lizard.

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