Elezioni regionali: "Non voterò al referendum e sono anti-abortista" afferma Antichi
Renzi: "Diamo il voto ai bambini"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2005 19:21
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(14 marzo 2005) – "Non voterò al referendum e sono anti-abortista" afferma il candidato del Polo Antichi, che domani incontrerà i rappresentanti regionali degli industriali alla sede di Assindustria a Firenze. E' stato inaugurato stamane, in via Santa Caterina d'Alessandria 4, a Firenze, il comitato elettorale della lista 'Uniti nell'Ulivo'. Erano presenti all'inaugurazione: il segretario dell'Unione Metropolitana dei Ds di Firenze, Manuele Auzzi, il segretario della Federazione Empolese dei Ds Massimo Talini, il segretario provinciale della Margherita Nicola Danti, il segretario provinciale dello Sdi Paolo Venturi, i parlamentari Michele Ventura, Valdo Spini, Giovanni Bellini, il senatore Stefano Passigli e l'eurodeputato Lapo Pistelli

"Prima false primarie per la scelta dei candidati -afferma Riccardo Migliori – coordinatore regionale di An- poi l’annuncio di un ribaltone programmato con Rifondazione che avrà dopo le elezioni due assessori regionali, infine l’alleanza organizzativa con movimenti definiti neonazisti per la presentazione di liste di disturbo, sono esempi di una classe dirigente pericolosamente allo sbando.

I Ds hanno banalizzato e tradito la convergenza sullo Statuto ed hanno brutalmente violentato la normativa elettorale bipolare".
An annuncia che sono venute meno le condizioni minimali per un futuro accordo istituzionale in Consiglio Regionale e che, soprattutto, è bene che i toscani si pronuncino – tramite referendum - su elementi cardine del sistema elettorale regionale - quali le preferenze – che non possono più essere considerate parte di un ‘accordo istituzionale’ non più esistente.

Estendere il diritto di voto ai minori, delegandolo a uno dei genitori (alla madre) o a tutti e due: il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi esprime “sincera partecipazione” alla proposta avanzata dal presidente delle Acli Luigi Bobba.

“Il tema della rappresentanza dei minori – ha scritto Renzi a Bobba - è avvertito in tutta Europa e va necessariamente approfondito anche in Italia”. Dare voce ai dieci milioni di minori presenti nel nostro territorio nazionale, delegando il loro voto ai genitori ed, in particolare alle “mamme”, costituisce una scelta importante e coraggiosa, un investimento sulle generazioni future, un’evoluzione del sistema di rappresentanza democratica”. Renzi sottolinea anche la valorizzazione del ruolo delle donne e delle madri che, statisticamente, dimostrano da sempre, anche all’interno delle Istituzioni, “una grande attenzione verso la famiglia; per la loro particolare sensibilità e per le grandi responsabilità di cui sono investite nei confronti dei più piccoli, le donne sono sicuramente la scommessa per la realizzazione di questa proposta”.

Perché l’idea di Bobba non resti una provocazione o “una proposta bella, ma impossibile da realizzare”, Renzi si è reso disponibile, sia a livello personale che a nome della Provincia di Firenze, per individuare i criteri e le modalità con cui dar vita al progetto.

Evidenziare il valore della piccola e media impresa nel territorio toscano, la necessità di politiche appropriate di settore, alla ricerca di punti cardine sui quali ipotizzare un cammino comune.
E’ questa la filosofia di fondo che permea gli incontri che l'API di Firenze ha organizzato con le forze politiche, in vista della prossima consultazione amministrativa.


Il primo incontro si è svolto questa mattina presso la sede dell’Associazione con alcuni esponenti di Forza Italia. In calendario, nelle prossime settimane, incontri con DS e AN.
Per l'API di Firenze, rappresentata da una folta schiera di imprenditori appartenenti alla Giunta Provinciale, sono intervenuti il Presidente Rualdo Martini, i Vice Presidenti Massimo Murarolli e Fabrizio Spagnoli; per FI l’on. Roberto Tortoli, Sottosegretario di Stato all’ambiente, Paolo Marcheschi, consigliere regionale, Massimo Pieri, consigliere comunale a Firenze.
Al centro della discussione, oltre ai problemi di natura squisitamente ambientale (dal termovalorizzatore, all’inquinamento…), la tutela del Made in Italy (che non può essere perseguita solo attraverso una politica legata ai dazi), l’importanza di una migliore infrastrutturazione, la necessità di una maggiore attenzione – normativa e finanziaria – alle esigenze della PMI, motore dell’economia toscana e nazionale.

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