Prezzo latte ovino: 10mila firme per sostenere la battaglia dei produttori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2005 22:24
Prezzo latte ovino: 10mila firme per sostenere la battaglia dei produttori

firenze- Più di diecimila firme di cittadini e di consumatori a sostegno della battaglia dei produttori di latte ovino per tutelare la qualità dei prodotti e per vedersi riconosciuti prezzi equi dalle industrie di trasformazione. Le hanno consegnate al presidente della Regione Toscana,Claudio Martini, i rappresentanti delle organizzazioni professionali: Francesco Postorino, presidente della Confagricoltura toscana, Giacomo Beninati e Andrea Pazzi, presidente e direttore della Coldiretti di Siena, Valentino Vannelli, vicepresidente della Cia toscana.

Le firme, hanno spiegato, sono state state raccolte sabato scorso in appena mezza giornata nelle piazze e davanti ai supermercati di Siena e Grosseto, in gran numero, ma anche a Firenze, Pisa, Arezzo. “Il successo di questa iniziativa – ha detto Postorino – dà nuova forza alla nostra battaglia, che punta non solo a strappare prezzi dignitosi alle aziende di trasformazione - siamo fermi ai livelli del 1997 – ma anche a dare garanzie a chi consuma il prodotto finale: oggi formaggi che vengono etichettati come toscani spesso non utilizzano, neanche in parte, latte prodotto nella nostra regione”.

“Dopo il rifiuto della mediazione della Regione da parte di Astolatte – ha aggiunto Beninati – la situazione sta raggiungendo livelli di tensione preoccupante, con rischi seri per il futuro del comparto”. “E un aggravamento della crisi – ha aggiunto Vannelli – significherebbe un colpo durissimo all’economia di territori che già soffrono di problemi di marginalizzazione”.
“Confermo ancora una volta – è stata la risposta del presidente Martini – il massimo impegno della Regione per riaprire la trattativa con gli industriali e per trovare una soluzione giusta ed equa a questo problema che da troppo tempo attende una risposta.

La strada che può portare all’accordo, nell’interesse di tutte le parti, produttori, trasformatori ma anche consumatori, è stata delineata nella proposta già avanzata dall’assessore Barbini, che chiama tutti ad un’assunzione di responsabilità. Da qui – ha concluso Martini – occorre ripartire e la Regione farà fino in fondo la sua parte”. (af)

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