Consiglio Toscana: no a riduzione fondi UE per regioni
Programma Leader: in Toscana cresce la spesa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2005 22:21
Consiglio Toscana: no a riduzione fondi UE per regioni<BR>Programma Leader: in Toscana cresce la spesa

Firenze- Seconda solo a Marche e Valle d’Aosta, la Toscana ha chiuso il 2004 raggiungendo un livello di spesa sull’iniziativa comunitaria Leader Plus pari al 30 per cento del totale delle risorse disponibili per l’intero periodo 2000-2006. Presa a se stante, la performance del 2004 risulta addirittura superiore a quella già brillante del 2003: lo scostamento positivo raggiunto rispetto all’obiettivo di spesa per il 2004 risulta il più alto in Italia in termini assoluti.
“Un risultato importante – commenta l’assessore all’agricoltura Tito Barbini – che è stato possibile raggiungere grazie all’ottimo lavoro di squadra svolto dagli uffici regionali, dai gruppi di azione locale operanti sui territori rurali e da Artea, l’agenzia regionale responsabile dell’erogazione dei fondi comunitari.

In questo modo è stato possibile sostenere importanti investimenti per lo sviluppo integrato e sostenibile dei territori rurali”.
In Toscana l’iniziativa Leader interessa il 70 per cento del territorio e il 21 per cento della popolazione e sostiene progetti di sviluppo rurale che danno particolare risalto alla partecipazione attiva della popolazione locale, alla cooperazione e alla creazione di reti fra territori rurali. Ha a disposizione circa 33 milioni di euro, con 68 milioni di euro di investimenti attesi.
I bandi pubblicati sono ad oggi 69 mentre i progetti finanziati sono stati complessivamente 422.

Gli interventi di maggior successo sono stati quelli rivolti alle piccole e medie imprese ed alle imprese agricole e forestali per sostenere l’innovazione di processo e di prodotto finalizzata al miglioramento qualitativo dei prodotti/servizi forniti e quelli rivolti agli enti pubblici per la rivitalizzazione e riqualificazione dei centri abitati delle zone rurali. La prossima sfida riguarderà l’attivazione di progetti di cooperazione con altri territori rurali, italiani ed europei. Nel contempo, hanno preso avvio i lavori per la prossima fase di programmazione 2007-2013, in cui Leader non sarà più gestito come un’iniziativa a sé stante con propria dotazione finanziaria ma sarà inquadrato nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale come metodo per la programmazione e attuazione dello sviluppo sostenibile delle zone rurali declinato a livello locale.

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una risoluzione che chiede, in vista della riforma dei fondi strutturali europei del periodo 2007-2013, di non ridurre le risorse comunitarie destinate alle regioni.

Nel provvedimento, esposto in aula da Angelo Pollina, presidente della commissione regionale per i rapporti con l’Unione Europea, l’Assemblea toscana invita i paesi membri a non accettare la proposta di Germania, Francia, Regno Unito, Svezia, Austria e Olanda, che vorrebbero portare all’1% la quota del PIL comunitario da attribuire al bilancio della UE, diminuendo così le risorse del Fondo di sviluppo regionale e del Fondo sociale. La Toscana si allinea alla posizione della Commissione europea, condivisa dal Governo italiano, che chiedono una quota pari all’1,24%.

“Per molte regioni europee, e tra queste la Toscana, le risorse del Fondo di sviluppo regionale e del Fondo sociale rappresentano una parte consistente dei loro piani di sviluppo”, ha detto Pollina. “L’esclusione delle regioni che hanno fino ad oggi beneficiato dei fondi strutturali comprometterebbe le dinamiche di sviluppo di queste regioni, con gravi conseguenze per la competitività e lo sviluppo dell’intera Europa”, ha aggiunto. “Il Governo italiano ha espresso in questo ambito una posizione coerente e apprezzabile – ha detto Claudio Martini, presidente della Regione Toscana – Ci auguriamo che la sua volontà e il suo impegno nell’assicurare i fondi necessari per lo sviluppo regionale possano ‘contagiare’ anche gli altri paesi che non sono dello stesso avviso”.

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