Oggi, nel salone de' Dugento di Palazzo Vecchio la giornata sui Diritti Umani
Tra gli ospiti, la famiglia di Enzo Baldoni, ucciso in Iraq il 26 agosto: Nessuno ha mosso un dito

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2004 22:58
Oggi, nel salone de' Dugento di Palazzo Vecchio la giornata sui Diritti Umani<BR>Tra gli ospiti, la famiglia di Enzo Baldoni, ucciso in Iraq il 26 agosto: <I>Nessuno ha mosso un dito</I>

In un salone de’ Dugento gremito in ogni ordine di posto per la presenza di centinaia di studenti delle scuole superiori fiorentine, si è svolta la giornata (venerdì 10 dicembre) del Centro Unesco di Firenze dedicata ai Diritti dell’Uomo.
Dopo il convegno ‘Le vie della comunicazione per la diffusione dei Diritti Umani’, il Club Unesco fiorentino ha conferito il Premio Giornalistico per la Pace alla famiglia di Enzo Baldoni, giornalista decapitato in Iraq il 26 agosto scorso. Il premio è stato ritirato dal padre Antonio che, con voce commossa, ha voluto ricordare il valoroso lavoro svolto dal figlio: “In vacanza non andava a Rimini.

Le mete più gettonate erano Timor Est, Colombia, Messico, Birmania. Voleva mettere a nudo le sofferenze della gente, questo era il suo unico obiettivo. Per non farmi arrabbiare mi disse che sarebbe andato in Egitto e allora gli dissi di salutarmi le piramidi. Da allora non l’ho più visto”.
Baldoni ricorda i giorni precedenti all’uccisione: “Dopo il rapimento di mio figlio nessuno, Governo e Ministri compresi, ha fatto niente. Per gli altri ostaggi non andò così. Si dice che mio figlio sapeva troppe cose ed era pericoloso.

Spero soltanto di riavere la salma affinché possa portare un fiore e una preghiera sulla sua tomba”. Oltre al padre, erano presenti la madre Amina e la sorella Ida.
''Enzo Baldoni era un viaggiatore curioso, una persona che amava andare nei luoghi dove e' alta la sofferenza delle persone per poterla raccontare. Allo stesso tempo nei paesi che visitava portava sempre la sua carica di umanita', cosi' importante per raccontare le storie dalla parte dei piu' deboli''. E' appassionato ed emozionante il ricordo tracciato dal direttore di Diario, Enrico Deaglio, sul giornalista italiano rapito e ucciso la scorsa estate in Iraq.
Nel pomeriggio ci sono state le premiazioni del Taglia Corto Film Festival, concorso internazionale di cortometraggi dedicato ai Diritti Umani.

Per la Sezione Human Rights ha vinto ‘Nottingham 2051’ di Aleesandro Leone, un cortometraggio che tratta il ‘razzismo farmaceutico’. Per la Sezione Videoclip-Videoarte ha trionfato ‘Pea’ di Valentina Bersiga’. Infine, per la Sezione Fiction hanno vinto ‘Dead Line’ (regia), ‘Bbobbolone’ (sceneggiatura), ‘Clik (montaggio), ‘Il giardino delle esperidi’ (fotografia), Sub Rosa (colonna sonora). Il premio del pubblico è andato a ‘Ulan Bator’.

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