La Firenze che fa ricerca: percorso non è ancora concluso, ma “paesaggio” è già in vista

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 dicembre 2004 18:59
La Firenze che fa ricerca: percorso non è ancora concluso, ma “paesaggio” è già in vista

"Fisicamente è fatto degli edifici del Polo Scientifico di Sesto -spiega Luca Mantellassi sul mensile della Camera di Commercio di Firenze- dove lavorano i ricercatori di Protera. Presto si moltiplicheranno per ospitare le nuove realtà imprenditoriali che stanno per nascere. Come era nei nostri programmi (e nelle nostre speranze), si è infatti avviato il processo virtuoso che collega lo sviluppo della ricerca biotecnologica alla nascita di imprese, con la missione di dare applicazione industriale ai risultati dell’attività di laboratorio.

Complementari o integrativi dell’attività di Protera, che sta mettendo a punto i primi brevetti per curare malattie gravi attraverso la farmacogenomica, stanno vedendo la luce altri spin-off che sviluppano aspetti diversi della “filiera” diagnostica e curativa, che hanno un forte impatto non solo terapeutico, ma anche socio-economico. Il paesaggio societario che si sta profilando vede l’acqui­sizione da parte di Fiorgen - la Fondazione alla quale abbiamo dato vita per promuovere gli studi a carattere applicativo della struttura del genoma umano - di una partecipazione di minoranza in Genalta, società di farmaco­genomica, che produrrà kit per individuare le potenzialità degenerative di un dato patrimonio genetico, in modo da poter intervenire preventivamente attraverso farmaci ad hoc, o semplicemente con delle diete.

Si possono intuire solo da queste poche parole i vantaggi, non solo per la salute delle persone, ma anche per i risparmi che una prevenzione delle malattie degenerative in soggetti giovani porterà al bilancio sanitario. Genalta, che vedrà la partecipazione diretta anche degli scienziati che vi opereranno, sarà ospitata in un nuovo edificio sempre nel territorio di Sesto, anche se un po’ fuori dal Polo Scientifico. Intorno a Fiorgen sta in sostanza nascendo un’attività imprenditoriale che copre l’intero percorso applicativo della farmacogenomica.

Protera, già in possesso del 60% di Bioinformatica (che studia i software per la ricerca biotecnologica), sta per rilevare il 60% di un altro nuovo spin off, Farmasint, che studia la sintesi di farmaci complementari alla sua attività. Si tratta di un sistema scientifico composto dalla Fondazione Fiorgen e da quattro aziende all’avanguardia in un settore che è tra i più promettenti fra quelli che si prevede traineranno lo sviluppo nei prossimi anni. Un sistema destinato a crescere e che intanto sta cominciando a produrre decine di posti di lavoro.

Facciamo allora un passo indietro, al 2001, e fermiamoci un attimo a riflettere su tutta l’operazione che ha visto l’impegno di Istituzioni, Banche ed Università, sotto la regia della Camera di Commercio. Con un investimento (3 milioni di euro, dei quali 2 messi a disposizione dalla Camera) che non è ingente, soprattutto se commisurato al ritorno economico che si prevede arriverà grazie ai nuovi prodotti biotecnologici. I risultati ottenuti rappresentano anche la conferma dell’efficacia del modello che abbiamo seguito per realizzare questo nuovo paesaggio scientifico.

Messo da parte il concetto - che ha già dato quello che poteva dare in termini di sostegno agli start up - di incubatore o di parco tecnologico anni ‘90, cioè la costruzione di un contesto favorevole alla nascita delle nuove imprese, abbiamo puntato direttamente sugli uomini e sulle idee, andando a cercare dove queste idee si formano, e cioè negli ambienti della ricerca, la cui eccellenza è riconosciuta in tutto il mondo scientifico. Se ci si pensa un momento, in fondo, è una soluzione banale: non hanno quasi mai successo le imprese che nascono prima delle idee e degli uomini che ce l’hanno".

Firenze Tecnologia, Azienda Speciale della Camera di Commercio, attraverso lo Sportello APRE Toscana, ha organizzato per dicembre due eventi informativi dedicati a chi opera nel campo della ricerca e dell’innovazione.
“I diritti di proprietà intellettuale nei progetti di ricerca e trasferimento tecnologico” (13 dicembre, dalle 9.00 alle 17.00 - Boscolo Hotel Astoria, Firenze)
Le proprietà dei risultati di un progetto, che prevede la partecipazione di più partner, sono potenzialmente fonte di disaccordo.

Per questo motivo, è importante conoscere i sistemi di tutela dei diritti di proprietà intellettuale e stabilire chiaramente le regole da seguire, riconoscendo che ciascun partner contribuisce al successo del progetto con le proprie conoscenze e competenze specifiche. La giornata si propone di illustrare gli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale a livello nazionale e comunitario. “Azioni Marie Curie: le opportunità per ricercatori ed imprese”
(15 dicembre, dalle 9.00 alle 13.00 - Auditorium della Camera di Commercio, Firenze) Il programma Marie Curie offre opportunità di formazione e mobilità ai ricercatori, di ogni età e nazionalità, nonché nuovi meccanismi per incoraggiare il rientro dei ricercatori europei che hanno lavorato all’estero e il loro reinserimento professionale.

Il seminario sarà un’occasione di approfondimento di queste opportunità, non solo per i ricercatori, ma anche per le imprese: particolare attenzione sarà rivolta alle ToK (Azioni di ospitalità per il trasferimento di competenze), il cui obiettivo è quello di rafforzare e sviluppare una partnership reale, strategica e di lungo periodo tra il mondo accademico e le imprese, soprattutto PMI.

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