Per i lavori dell¡¯Alta Velocit¨¤ Rifondazione Comunista parla di disastro ambientale
Perplessit§Ñ anche al Comune di Calenzano sul procedimento per l¡¯esproprio delle aree interessate ai lavori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 novembre 2004 18:56
Per i lavori dell¡¯Alta Velocit¨¤ Rifondazione Comunista parla di <I>disastro ambientale</I><BR>Perplessit§Ñ anche al Comune di Calenzano sul procedimento per l¡¯esproprio delle aree interessate ai lavori

La Societ§Ñ Autostrade ha depositato presso l¡¯Urp del Comune di Calenzano il progetto della terza corsia autostradale relativo all¡¯avvio del procedimento per l¡¯esproprio delle aree interessate ai lavori.
"Tale passaggio formale risulta allo stato dell¡¯arte prematuro e intempestivo, in quanto il progetto §Ú tutt¡¯ora in fase di valutazione di impatto ambientale -si legge in comunicato del Comune di Firenze- La pubblicazione, il deposito e la messa in consultazione dei procedimenti di espropri §Ú una prassi di legge; pertanto il Comune ha proceduto comunque ad affiggere l¡¯avviso all¡¯albo pretorio per il periodo richiesto, e cio§Ú fino al 18 dicembre 2004.

Visti i tempi prematuri, §Ú per§ä doveroso informare che il piano degli espropri non pu§ä essere considerato definitivo finch§Û non si concluder§Ñ la procedura in corso".

Una domanda d¡¯attualit¨¤ sullo spreco di risorse idriche a causa dei lavori per l¡¯Alta Velocit¨¤ presentata dai consiglieri di rifondazione Comunista ¨¨ stata dibattuta in consiglio provinciale. ¡°Un addendum all¡¯accordo procedimentale del ¡¯95 tra le Regioni Toscana ed Emilia Romagna, Ministero dell¡¯Ambiente, Ministero delle Infrastrutture, Rfi e Tav ¨¨ stato sottoscritto il 19 luglio 2002 e prevedeva la realizzazione di ulteriori interventi di mitigazione dell¡¯impatto ambientale in relazione all¡¯attraversamento della linea di Alta Velocit¨¤/Alta Capacit¨¤, con particolare riferimento ai fenomeni di alterazione del sistema idrico superficiale e sotterraneo conseguenti alla presenza dei cantieri.

Nell¡¯ambito dell¡¯Addendum ¨C ha spiegato l¡¯assessore alla difesa del suolo Tiziano Lepri ¨C sono stati stanziati a favore della Regione Toscana, complessivamente, 53 milioni di euro di cui 11 milioni destinati ad ulteriori interventi per sistemi acquedottistici idropotabili e 42 milioni per l¡¯adozione di un progetto unitario e complessivo di Valorizzazione Ambientale. Lo scorso 23 febbraio ¨¨ stato sottoscritto un Protocollo d¡¯intesa fra la Regione Toscana, la Provincia di Firenze, la Comunit¨¤ Montana del Mugello, il Consorzio di Bonifica della Romagna occidentale, l¡¯Arpat, i Comuni di Borgo S.L., Firenzuola, S.

Piero a S., Scarperia e Vaglia, per la definizione ed attuazione di un ¡°Primo programma di interventi¡± del Progetto di Valorizzazione Ambientale delle aree attraversate dalla linea A.V. FI-BO. Stanziati 20.820.000 di euro per i seguenti interventi: opere di sistemazione idraulico forestale, per 13.500.000; opere idrauliche di fondovalle, per 4.500.000; progetto ¡°cisterne¡±, per 500.000; studi di geochimica, per 100.000; valorizzazione delle sorgenti storiche, 930.000; sperimentazione della impermeabilizzazione dei tratti di alveo interessati da fratture beanti e primi interventi, per 1.150.000 studio di fattibilit¨¤ per piccoli invasi montani e progetto preliminare, per 110.000 studio di fattibilit¨¤ per invasi di media capacit¨¤ e progetto preliminare, per 30.000.

Nell¡¯ambito del Programma la Provincia di Firenze interviene direttamente, con il compito di ente attuatore, in alcuni di questi progetti e precisamente: opere idrauliche di fondovalle, limitatamente alla fase della progettazione; valorizzazione delle sorgenti storiche, limitatamente all¡¯area di Monte Morello; sperimentazione sulle ¡°fratture beanti¡±; studio di fattibilit¨¤ piccoli invasi montani; studio di fattibilit¨¤ invasi di medie dimensioni. Per le opere idrauliche di fondovalle, che consistono nella realizzazione di una serie di invasi che, ricaricandosi nel periodo piovoso, saranno posti a servizio delle attivit¨¤ agricole per l¡¯utilizzo nella stagione asciutta, ¨¨ pressoch¨¦ terminata la fase delle indagini preliminari e siamo in attesa che la Comunit¨¤ Montana, stazione appaltante delle opere, nomini il R.U.P.

per poter passare alla progettazione vera e propria;
per tutti gli altri interventi si stanno svolgendo tutte le attivit¨¤ preliminari necessarie e stiamo definendo con la Regione il programma dei lavori, con relativo cronoprogramma.
La Direzione Difesa del suolo ha svolto nel corso dell¡¯estate scorsa una puntuale ricognizione sulla localizzazione, sulla destinazione e sulla utilizzazione di tutte le acque intercettate dai diversi cantieri TAV nell¡¯area del Mugello. Le acque intercettate e convogliate all¡¯uscita delle gallerie vengono in massima parte reimmesse nei corpi idrici superficiali (fiume Sieve, torrente Bagnoncino, torrente Rovigo, torrente Bosso, torrente Veccione, torrente Diaterna), e per la residua parte utilizzate per le esigenze dei cantieri.

Poich¨¦ non risultano agli atti istanze di autorizzazione all¡¯utilizzo delle acque che fuoriescono dalle gallerie da parte di TAV (autorizzazione necessaria in quanto trattasi di acque pubbliche ai sensi della legge n. 36/1994), si ¨¨ provveduto a notificare agli interessati i relativi verbali di accertamento e contestazione, in violazione dell¡¯art. 17 del R.D. 11/12/1933, n. 1775.
Riguardo, infine, al futuro utilizzo delle acque intercettate e convogliate all¡¯uscita delle gallerie si assicura che la questione ¨¨ all¡¯attenzione dell¡¯Amministrazione che intende coinvolgere tutti gli enti interessati, dalla Regione all¡¯ATO ed ai Comuni, per poter definire congiuntamente un programma di uso ambientalmente corretto, che tenga conto delle esigenze del territorio e scrupolosamente ossequioso delle disposizioni di legge in materia.

Si assicura altres¨¬ che dell¡¯evoluzione delle problematiche relative saranno opportunamente informate le sedi consiliari¡±.
Per Lorenzo Verdi ¡°Questi dati confermano la leggerezza con la quale ¨¨ stata avallata un¡¯opera cos¨¬ imponente, senza che mai le istituzioni esigessero delle adeguate valutazioni dell¡¯impatto idrogeologico. Sono state fatte valutazioni con i lavori gi¨¤ avviati e con la constatazione del danno prodotto gi¨¤ appurata e lo dimostra il fatto che nel progetto preliminare dell¡¯opera del 1992 mancavano una serie di valutazioni, importanti, come ad esempio le stime di portata, sulle falde, nonch¨¦ tutte le previsioni di incidenza sul sistema drenante.

I lavori sono proseguiti negli anni senza che venissero adottate concrete misure ¨C ha aggiunto il consigliere di Rifondazione Comunista ¨C senza aver definito nuovi e sempre pi¨´ dettagliati studi, senza mai prendere in considerazione le intercettazioni, predisponendo dei codici di scavo atti a prevenire o limitare le venute di acqua. Quindi perseverando nell¡¯illegalit¨¤ negli anni e quindi nella prosecuzione dei lavori. La quantit¨¤ totale di acqua drenata e dispersa per l¡¯intero territorio della comunit¨¤ montana del Mugello, dall¡¯inizio dei lavori, ¨¨ stata stimata in 45 milioni di metri cubi e questa ¨¨ una cifra impressionante di per s¨¦ che rende solo in parte l¡¯idea di tutte le sorgenti, i pozzi, i fiumi e i torrenti che di fatto sono scomparsi a seguito di questi lavori e quindi delle ripercussioni sulla flora, sulla fauna e sull¡¯attivit¨¤ agricola della zona.

Nessun ripristino riuscir¨¤ ad azzerare il disastro complessivo prodotto, un disastro che continua ancora oggi a ingigantirsi e che richiede un tempestivo intervento degli enti competenti, tra i quali sicuramente la Provincia, che fin da subito dovranno adoperarsi per un monitoraggio attento dei lavori in corso e per il rispetto delle normative da parte di Cavet e da parte di tutte le ditte satellite¡±.

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