Chateaubriand …dalla parte dei pellerossa. La giovinezza “libertaria” dello scrittore francese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 novembre 2004 17:09
Chateaubriand …dalla parte dei pellerossa.  La  giovinezza “libertaria” dello  scrittore  francese

Domani 16 novembre dalle ore 10 alle 19.30 Il Dipartimento di Lingue e Letterature Neolatine dell'Università di Firenze, Gli Amici dell’Istituto Francese di Firenze e il Gabinetto Vieusseux organizzano una Giornata di studi su Chateaubriand (1768 – 1848) in occasione della I° edizione italiana della sua opera «Natchez» (Le Lettere, a cura di Ivanna Rosi e Filippo Martellucci). Scritta tra il 1794 e il 1799, quando Chateaubriand era un povero e oscuro emigrato in Inghilterra, «Natchez» è una saga indiana che riflette le idee libertarie, la rivolta e le utopie della sua giovinezza; un romanzo-saga che tra i primi ha descritto i pellirosse non come nemici, ma come perseguitati - in contemporanea al primo grande romanziere americano James Fenimore Cooper, che degli indiani fece il cardine della sua opera, in capolavoro quali «La spia» (1821), «I pionieri» (1823), «L'ultimo dei mohicani» (1826), «I pellirosse» (1846).

Nella prima metà del Settecento, i natchez, tribù pellerossa della Louisiana, dopo essersi ripetutamente ribellati ai coloni francesi, vengono cacciati dal loro territorio, costretti a lunghe peregrinazioni e destinati così ad una progressiva estinzione. Nell'imminenza di questo tragico destino collettivo si svolgono le malinconiche vicende individuali del francese René (naturalizzato natchez), del padre adottivo Chactas e di un trio di giovani pellerossa, amici e parenti fedeli di René. Sullo sfondo, un paesaggio dall'esotismo fantastico, sognato come un vasto Eden, attraversato dalle acque abbondanti di un fiume sacro: il Mississippi .E’ un avvincente romanzo, ricco di immaginazione, per la prima volta in traduzione italiana, in grado di svelare ai lettori dell’autore delle Memorie d’Oltretomba aspetti meno noti dello scrittore Il programma della giornata si articola in due parti: la mattina ore 10/13 (Istituto Francese) il seminario:” Chateaubriand in classe” - con interventi di Marco Lombardi, Ivanna Rosi, Filippo Martellucci, Eliana Terzuoli.

Nel pomeriggio dalle ore 17.30 alle 19.30 , si tiene al Gabinetto Vieusseux, il convegno L’opera in ombra di Chateaubriand - moderatore Giorgio Culatelli, con interventi di Jean Marie-Roulin, Fabio Vasarri, Alain Guyot, Franco Fiorentino ed i curatori dell’edizione italiana del libro.
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