Due giorni di convegno per scoprire la modernità e il lato meno noto di Amerigo Vespucci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 ottobre 2004 23:14
Due giorni di convegno per scoprire la modernità e il lato meno noto di Amerigo Vespucci

Il 28 e il 29 ottobre il Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio ospiterà i lavori di "Conoscere il mondo, Vespucci e la modernità", il convegno internazionale in occasione delle celebrazioni per il quinto centenario del viaggio di Amerigo Vespucci. Il programma degli appuntamenti è stato presentato oggi dall'assessore alla cultura Simone Siliani, da Maria Tinacci Mossello presidente della Società di Studi Geografici di Firenze e docente all'Università fiorentina e Cristina Capineri dell'Università di Siena.

Il convegno è stato organizzato dall'assessorato alla cultura, dalla Società di Studi Geografici di Firenze e dal Comitato nazionale per le celebrazioni. "Con queste iniziative celebriamo un evento particolare, la scoperta di un nuovo mondo da parte di un fiorentino illustre" sottolinea l'assessore Siliani. Risale proprio al 1504 infatti la presa di coscienza da parte di Vespucci di avere di fronte non le Indie ma un continente sconosciuto. "Questo convegno - continua l'assessore Siliani -, che rappresenta il cuore delle iniziative organizzate per questo anniversario, non è soltanto un approfondimento storico e geografico su Vespucci.

Si tratta piuttosto di una riflessione sull'idea 'vespucciana' di conoscere il mondo, un'idea moderna frutto di Firenze che, fra il quindicesimo e sedicesimo secolo, fu un laboratorio di innovazione e conoscenza". E il convegno offre molti spunti per ripensare la figura di Amerigo Vespucci e la sua modernità. Le due giornate di studi proporranno un discorso che si sviluppa lungo quattro linee di riflessione e di ricerca - misurare, rappresentare, indagare e immaginare il mondo - che costruiscono il senso della ricerca geografica, senza che questa ne abbia l'esclusiva né ne sia esaurita.

In questo ambito Amerigo Vespucci costituisce l'emblema di riferimento, sia sul piano storico che sul piano logico, oltre che metafora essenziale di quella sorta di ribaltamento sul mondo del potenziale di modernità e di cultura, anche geografica, che a Firenze si era costituito durante il XV secolo e che condusse un fiorentino a capire per primo che si era scoperto un mondo nuovo. L'ancoraggio storico costituisce perciò il punto di partenza per una riflessione intertemporale e attuale sulla conoscenza del mondo, che nel convegno si articolerà in quattro sessioni: "Immaginare il mondo", "Rappresentare il mondo", "Misurare il mondo" "Indagare il mondo".

Ciascuna sessione, della durata di mezza giornata (le prime due giovedì, le altre venerdì) seguirà lo stesso modello: una presentazione introduttiva che illustrerà il tema e l'obiettivo della sessione; due relazioni tenute da studiosi di fama internazionale; una conclusione che avrà lo scopo di discutere le relazioni principali e i contributi relativi ad ogni sessione del convegno arrivati dai diversi studiosi. Il convegno sarà aperto, giovedì alle 9, dall'intervento dell'assessore Siliani, la chiusura è invece affidata alla presidente della Società di Studi Geografici di Firenze Tinacci Mossello.

Proprio quest'ultima sottolinea la modernità della figura di Vespucci. "Fu un personaggio eclettico, capace di scoprire la novità nelle cose conosciute e superando i pregiudizi propri della sua epoca". Il convegno non è l'unica manifestazione organizzata per celebrare il mercante e navigatore fiorentino. Il programma delle iniziative, coordinate dal Comitato nazionale per le celebrazioni, sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica, ha visto tra l'altro eventi a Milano e Roma. Per quanto riguarda gli appuntamenti fiorentini, si è appena chiusa al Palagio di Parte Guelfa è in corso la mostra "Amerigo Vespucci, un uomo, un continente" mentre un'altra esposizione, dal titolo "Misurare e rappresentare il mondo: da Vespucci alla modernità", si svolgerà all'Istituto Geografico Militare terrà dal 30 ottobre al 15 gennaio.

Quel giorno è prevista anche un'escursione sulle tracce di Vespucci in città, organizzata per i partecipanti al convegno ma aperta a tutti. "Sono molte ancora le persone che non sanno che Vespucci è nato a Firenze - spiega Cristina Capineri - e per questo è stata organizzata queste sorta di 'esplorazione'. Si parte da piazza Ognissanti, dove Vespucci è nato per poi attraversare il ponte a lui dedicato e realizzato nel 1954, in occasione del 500esimo anniversario della nascita, ci dirigeremo a Peretola per osservare la casa della sua famiglia e all'aeroporto che porta il suo nome".

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