Gola Gioconda in trasferta al Meyer

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 ottobre 2004 13:49
Gola Gioconda in trasferta al Meyer

E' stato presentato al Meyer, l'Ospedale attento al mondo dei bambini, il nuovo numero del trimestrale "Gola Gioconda" interamente dedicato all'alimentazione vista dalla parte dei bambini.
"Inchieste", esperimenti su quello che i più piccoli mangiano, come i ristoranti sono più o meno preparati ad accoglierli, i problemi che bambini e adolescenti hanno con il cibo. La specialissima edizione dà spazio a tutto questo.
Ad illustrare il tutto ci hanno pensato Carlo Barburini direttore della Fondazione Meyer, Fina Belli dietista del Meyer, Lirio Mangalaviti di Aida, Leonardo Romanelli direttore della rivista e Dario Cecchini amico dei bambini del Meyer.


Educazione, formazione e informazione non solo dentro ma anche fuori dalle mura dell’Ospedale Pediatrico. E’ l’intensa attività che il Servizio Nutrizionale del Meyer assicura a tutti i bambini ricoverati, agli operatori sanitari e alle diverse realtà del territorio fiorentino. Tutto avendo come fulcro del suo agire il benessere del bambino e della sua famiglia.
Un’attività, quella del Servizio Nutrizionale dell’Ospedale Pediatrico, che si declina attraverso due settori, la Clinica Nutrizionale e la Dietetica Professionale.

L’attività del Servizio è rivolta ai piccoli pazienti colpiti da particolari e croniche malattie. Un supporto fondamentale per garantire non solo la salute ma una buona qualità di vita. Il Servizio interviene nel contesto allargato in cui il bambino con la sua famiglia si muovono. Un contesto, quindi, che non si limita al chiuso delle mura domestiche ma abbraccia la scuola, le istituzioni, l’ambiente sociale.
Ed è proprio in questo panorama che il Servizio Nutrizionale dell’Ospedale Pediatrico Meyer propone non solo dei semplici “consigli dietetici”, ma offre un percorso di corretta educazione allo stile di vita.

Educazione, appunto, che coinvolge tutta la sfera dell’essere bambino e quindi non soltanto l’alimentazione, ma il movimento, il benessere psico-sociale, le relazioni con gli altri, il gioco.
Un programma di intervento che partendo dal bambino, si riverbera al nucleo familiare e da qui al contesto ambientale.
Gli “strumenti” affinchè si possano raggiungere questi obiettivi sono una corretta opera di educazione, un’informazione chiara e appropriata e una formazione che coinvolge in primis gli operatori dell’Ospedale Pediatrico Meyer.

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