Arte: alla Cappella Medicea di Seravezza Vittoria Romei.
"Il fascino e il mistero delle ombre"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 agosto 2004 12:32
Arte: alla Cappella Medicea di Seravezza Vittoria Romei.<BR>

Lucca-“Il fascino e il mistero delle ombre” Cappella Medicea di Seravezza - Lucca dal 14 al 22 agosto, ore 17.30 - 23.00.
Del mondo visibile, in genere consideriamo le cose, tralasciando a livello razionale il loro stato. Ciò che inequivocabilmente fa vivere, e contestualizza anche le cose apparentemente insignificanti, è il bagaglio di notizie che spesse volte sfugge, distratti appunto dalle cose. Ma, se razionalmente non poniamo attenzione a questi segnali, inevitabilmente a livello subliminale, in alcuni casi avvertiti come sensazioni, questi segni rivelano notizie che ne evidenziano lo stato.
L’ombra naturale, è prodotta dalla luce del sole, diretta o indiretta, come la luce della luna.

Dire che l’ombra è prodotta dalla luce, è improprio, poiché l’ombra non è il prodotto, ma l’assenza di luce.
Il caso dei raggi solari perfettamente perpendicolari ai piani sui quali giacciono le ombre, non occorre spesso. Per questo motivo le ombre difficilmente conservano la forma dei corpi che le causano, ma sono anamorfotiche. Le deformazioni sono in relazione all’inclinazione dei piani rispetto alla luce. L’effetto, la deformazione delle ombre, ci dice la causa, la posizione della luce, che l’ha prodotto. A questo punto mi fanno sorridere le ombre prodotte dalle luci delle automobili in movimento.

La mobilità delle ombre naturali, non è casuale, è in relazione al movimento ciclico del sole (movimento apparente), e ne tracciano il cammino.
L’emotività, spesso cede il passo alla razionalità, non solo nel computo del tempo, ma in tutte le discipline. Per voler essere in tema con l’attività di Vittoria Romei, la pittura, spesse volte la si stima più ad orecchio piuttosto che ad occhio. In genere non si tiene conto della comunicazione visiva, ma della musicalità del nome dell’autore.

Sempre in tema di musicalità, tanto per fare un esempio pratico, mi è capitato di osservare due meridiane a Forte dei Marmi, che di meridiana hanno solo il nome, il suono, mentre in realtà sono decorazioni che ricordano vagamente orologi solari. Queste decorazioni si lasciano accarezzare dalle ombre, che prendono solo a caso e creano confusione in chi le guarda, e imbarazzo in chi conosce il movimento delle ombre.
Con la pittura, Vittoria Romei intende cristallizzare situazioni, che non hanno riferimenti con il tempo artificiale.

Le composizioni di ombre, sono scelte fra quelle dei periodi lontani dalla balneazione. L’efficacia dello stimolo sul piano emotivo, agisce sulle forme archetipe, e propone risposte complesse che tengono conto del non vissuto. Queste forme, amalgamate al ricordo ludico del presente, propongono una alchimia di sensazioni nuove, che si fondono e si confondono, e che costituiscono la struttura di una nuova forma pittorica. Oltre questo aspetto, l’attenzione per le ombre, nella pittura di Vittoria Romei, tiene conto del valore razionale della composizione delle strutture fisse, e delle varie soluzioni con la variabilità delle ombre.


Di pari passo con l’evoluzione nel campo della meccanica e delle comunicazioni, il tempo artificiale si è imposto sul tempo naturale. Nel diciannovesimo secolo, gli orologi solari si sono adeguati, aggiungendo alcune linee per l’equazione del tempo. Alcune volte, su meridiane antiche sono state fatte delle aggiunte. Su Ponte Vecchio, c’è una meridiana canonica del 1345, che segna il tempo reale. La pittura di Vittoria Romei è come questa meridiana, sulla quale inciampano le ore contemporanee, ma alla fine dell’anno i conti tornano.

Come tutto torna nella sua pittura, in cui il passato va a braccetto con il presente.

Vladimir Swarovski

Note Biografiche
Vittoria Romei
conclude gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, con tesi sulla pittura di Piero della Francesca.Negli ultimi anni vive prevalentemente a Forte dei Marmi, attratta fin da bambina dalle architetture e i colori degli stabilimenti balneari. Tra le esposizioni più importanti si segnalano: Fiesole, Palazzina Mangani; Scandicci, Palazzina Direzionale; Sansepolcro, Palazzo Pretorio; Milano, Rinascente; Padova, Arte Fiera; Firenze, Giubbe Rosse; Marina di Massa, Hotel Excelsior; Carrara, Alanda; Seravezza, Cappella Medicea; Montignoso, Gazebo; Forte dei Marmi, Museo Gilardi; Firenze, Rose’s Art Gallery; Montignoso, Hotel Villa Undulna, Terme della Versilia; Cinquale, Hotel Eden.

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