Botticelli e Filippino: chiusa la mostra dell’anno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2004 16:56
Botticelli e Filippino: chiusa la mostra dell’anno

Firenze – Con un bilancio di 306.774 visitatori, risultato superiore a ogni previsione della vigilia, si è chiusa domenica 11 luglio a Palazzo Strozzi la mostra Botticelli e Filippino, l’inquietudine e la grazia nella pittura fiorentina del Quattrocento. E’ stata la mostra dell’anno, la più ammirata dalla critica, la più acclamata dalla stampa internazionale, la prima in Italia per numero di visitatori, con una media di 2495 presenze per ciascuno dei 123 giorni di programmazione e punte spesso tra i 4000 e i 5000 nei weekend.

Ben 1760 i giornalisti accreditati, oltre ai 400 presenti al vernissage del 10 marzo.

Un evento di grande prestigio che ha battuto tutti i record relativi alle mostre fiorentine, centrando almeno due obiettivi primari: 1) ha mosso un primo passo importante per il rilancio di Firenze nel circuito dei centri deputati alle grandi esposizioni d’arte internazionali; 2) ha dato un concreto contributo alle attività turistiche ed economiche della città.

Di simili ricadute hanno peraltro beneficiato anche importanti settori dell’artigianato artistico che, collateralmente alla mostra, hanno allestito in Palazzo Strozzi un fortunato giftshop di vari manufatti.

Benefici rivendicati in questi giorni dagli stessi vertici dell’Artigianato Fiorentino.

L’alto significato globale della mostra è stato più volte sottolineato dal sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, mentre il soprintendente ai beni artistici per la Toscana, Antonio Paolucci, ne ha a varie riprese vantato il valore culturale, in un giudizio condiviso dagli esperti e dalla critica, i quali hanno plaudito all’idea di mettere a confronto un grande maestro (Botticelli) con un suo allievo (Filippino), più che degno di figurare tra i geni pittorici del Rinascimento.



“Questa mostra”, dichiara l’assessore alla cultura, Simone Siliani, “è dunque un successo di tutta la città che nella circostanza ha collaborato per un comune obiettivo, dimostrando di sapere ritrovare nel proprio inestimabile patrimonio valori e motivi di un rilancio ai vertici europei delle attività espositive e culturali. Realizzata in collaborazione con il Senato di Francia, la mostra è stata arricchita rispetto alla versione parigina della parte relativa al rapporto tra Botticelli e il suo grande allievo, Filippino Lippi, caratterizzandosi e dando così un contributo importante agli studi del settore.

La collaborazione fra Comune e Soprintendenza, la capacità organizzativa di Firenze Mostre, l’impegno di importanti sponsor e l’attivazione di competenze scientifiche di sicuro valore sono il segreto di questo exploit e il viatico per il futuro”.

“E’ un successo”, aggiunge Paolucci, “che dimostra che il pubblico è intelligente, che ha apprezzato la bellezza delle opere, la chiarezza didattica, la qualità dell’allestimento. Questo è il livello al quale dovremo attenerci anche in futuro”.

Il nuovo presidente di Firenze Mostre, Marcello Fazzini, ringrazia quanti hanno contribuito a realizzare l’esposizione e, al di là del tangibile risultato culturale, ne ricorda il bilancio complessivo “positivo e soddisfacente, sia in termini di ricavi lordi per la vendita dei biglietti, sia nel relativo contenimento delle spese complessive per l’organizzazione”.

Un risultato, spiega, “che va anche a recare un suo primo contributo agli attuali precari equilibri finanziari della società”. Da aggiungere al rendiconto i proventi del bookshop che ha venduto oltre 12 mila cataloghi ufficiali (edizioni Skira).

Posta sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, Botticelli e Filippino, l’inquietudine e la grazia nella pittura fiorentina del Quattrocento è stata promossa dal Comune di Firenze (Assessorato alla cultura), dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e da Firenze Mostre.

Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Firenze Mostre hanno firmato anche produzione e realizzazione con la preziosa collaborazione del Gruppo Banca CR Firenze, Ina Assitalia, Trenitalia, Ataf e APT Firenze. I curatori: Jonathan Nelson per Filippino Lippi e, per Botticelli, Pierluigi De Vecchi e Daniel Arasse scomparso prima dello scorso Natale. A lui la mostra era dedicata.

Firenze Mostre, Palazzo Strozzi, Piazza Strozzi 1, 50123 Firenze

Tel. 055.2776406 – 055.2776461 E. mail: Firenze.mostre@flashnet.it

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