Storia: 450 anni fa a Scannagallo (Ar) la battaglia che unì la Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 luglio 2004 18:54
Storia: 450 anni fa a Scannagallo (Ar) la battaglia che unì la Toscana

Le origini del Granducato di Toscana sono da rintracciare 450 anni fa, nello scontro finale tra gli oltre 30.000 soldati senesi e fiorentini, che si affrontarono nella polvere di un torrente in secca dal nome lugubre e congeniale alla ferocia della guerra: Scannagallo (tra i comuni aretini di Marciano, Pozzo della Chiana, Foiano e Lucignano). L’analisi dell’avvenimento, che ha gettato le fondamenta della Toscana moderna, si terrà al teatro ‘Garibaldi’ di Foiano della Chiana, sabato 10 luglio – ore 18.00- con l’intervento del presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini.

La conferenza ha per titolo “Tecniche di guerra del Rinascimento – Armi ed armature”, relatore sarà Duccio Balestracci accademico del dipartimento di Storia dell`Università degli studi di Siena. Parteciperanno anche i sindaci di Foiano e Marciano e durante la conferenza sarà presentato il “Quaderno storico - La battaglia di Scannagallo”, realizzato da Mario Senesi e dall’Associazione Culturale Scannagallo, edito dal Parlamento della Toscana con la prefazione di Riccardo Nencini e del consigliere regionale Bruna Giovannini.

La guerra contro Siena, entro cui si inquadra la battaglia di Scannagallo, ebbe inizio con la cacciata degli spagnoli dalla città del Palio il 27 luglio 1552 e con l’intervento dei francesi a sostegno degli insorti senesi. Uno scontro oramai internazionale tra gli imperiali di Carlo V ed il regno di Francia, che tentava di arginare il controllo europeo degli Asburgo. Siena era difesa da Piero Strozzi, fuoriuscito fiorentino, al comando delle forze francesi, svizzere e senesi a cui si erano unite bande di lanzichenecchi mercenari; dall’altra parte Gian Giacomo dei Medici guidava truppe fiorentine, imperiali, spagnole e mercenarie.

La battaglia di Scannagallo si consumò il 2 agosto 1554, durante una delle uscite di Piero Strozzi verso la Valdichiana e fu la chiave di volta dell’intero conflitto. L’esercito senese era costituito da 14.000 fanti, 1.000 cavalieri , 5 cannoni, mentre quello fiorentino era formato da 14.000 fanti, 900 cavalieri e 2.000 archibugieri (circa 1.900 uomini in più dell’avversario). Quel giorno, verso le ore 10.00, Piero Strozzi, a corto di rifornimenti, cercò di ripiegare verso Foiano, ma venne circondato dagli eserciti nemici e dovette accettare battaglia presso il fosso di Scannagallo.

Lo scontro durò circa due ore e gli imperiali ebbero la meglio; gli inseguimenti dei franco-senesi superstiti continuarono fino alla sera. Le perdite per lo Strozzi furono enormi, limitate invece quelle degli imperiali, che in tal modo si aprirono la via per Siena. La città si arrese nell’aprile del 1555, permettendo il controllo mediceo su tutta la Toscana ad esclusione di Montalcino, dove sino al 1559 sopravvisse la “Repubblica senese”. Il 10 luglio 2004, al termine della conferenza, a Marciano della Chiana, si svolgerà anche una cena in piazza, basata su piatti elaborati da autentiche ricette del Rinascimento fiorentino.

La serata sarà animata da figuranti in costume che si esibiranno in duelli di spade, giochi di prestigio e sbandierate. Le celebrazioni proseguiranno il 24 e 25 luglio. (G. di I.)

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