Il Car Sharing arriverà a Firenze entro l'autunno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 giugno 2004 15:55
Il Car Sharing arriverà a Firenze entro l'autunno

Entrerà in funzione entro l'autunno 2004, mentre è già attivo da due anni in altre città italiane e, in Europa e negli Stati Uniti, dalla fine degli anni '80. "Car Sharing" significa "condivisione dell'automobile". In sostanza, più persone si accordano per utilizzare l'auto soltanto quando ne hanno bisogno, pagando esclusivamente il costo di uso e - contrariamente al noleggio - anche per un tempo limitato, inferiore alla giornata. Il servizio è promosso dal Comune e gestito da una cordata aperta di cui per ora fa parte Acipromuove, Ataf, Clock, Confartigianato e Con commercio.

L'utente del "Car Sharing" paga una quota di adesione una tantum e poi, ogni volta, il costo effettivo dell'uso. Il rapporto utenti-auto considerato è generalmente di 20 a 1 e le auto a disposizione sono collocate in diversi punti della città, per essere vicine agli utenti. Questi mezzi hanno accesso ai centri storici, come una sorta di "servizio pubblico personale". I principi del servizio di "Car Sharing" si ritrovano all'interno della tematica della mobilità alternativa e compatibile, laddove per l'automobile si ricerca un uso che non sia conflittuale con la città e l'ambiente.

Un utilizzo razionale dell'auto, capace di ridurre il numero delle vetture in sosta e la percorrenza chilometrica media per allentare l'impatto ambientale del traffico nei centri urbani. In Italia circolano attualmente 32,5 milioni di auto. A Milano ci sono 66 auto ogni 100 abitanti, a Roma, Firenze e Bologna 62. L'utente tipico del "Car Sharing" è una famiglia che usa l'auto saltuariamente, che non la considera "status symbol" e che chiede di muoversi in modo intelligente e nel rispetto per l'ambiente.

Dal punto di vista dell'economia familiare, se si fanno meno di 12.000 km l'anno, la convenienza del "Car Sharing" è certa: niente spese per assicurazione, ammortamento e manutenzione o sosta, nessun problema per gli spostamenti settimanali dell'auto obbligati dalla pulizia delle strade della propria zona, nessun rischio di furto o danneggiamenti. Soltanto un'iscrizione annua ed il costo d'uso, che saranno complessivamente inferiori alle spese correnti per l'uso di un auto in proprietà. Inoltre gli studi effettuati dimostrano che l'utente del "Car Sharing" tende a diminuire l'uso dell'auto, facendo di volta in volta il conto del suo costo ed affidandosi maggiormente al trasporto pubblico.

Una macchina in "Car Sharing" è dotata di computer di bordo e sistema satellitare. L'utente-abbonato possiede una carta magnetica che viene accostata ad un punto dell'auto e con questa apre la macchina. Quindi inserisce la scheda nel computer, che lo identifica, ed avvia il motore. Non c'è altro da fare. Se nell'uso della vettura deve fare rifornimento di carburante lo fa presentando la carta, senza pagare lui direttamente. La vettura staziona in un posto riservato o su strada o in un parcheggio pubblico, viene prenotata per un certo giorno ed ora e viene riconsegnata nello stesso luogo o in un'altra postazione prefissata.

Non ci sono inservienti per le operazioni di prelievo e di riconsegna, effettuate soltanto grazie alla scheda. L'utente può scegliere vetture di diverse tipologie, più o meno grandi. Durante il suo spostamento gode delle agevolazioni nella circolazione e della sosta in aree dedicate a tariffe agevolate. Inoltre è possibile prenotare un'auto in un'altra città raggiungendola col treno o chiedere la propria macchina in un paese diverso dall'Italia. Il "Car Sharing" è nato in Svizzera nel 1987 ed oggi conta più di mille macchine nelle più importanti città.

Un recente studio ha calcolato che qui un auto in car sharing sostituisca fino a 10 autovetture private. Il servizio è tenuto da una unica struttura nazionale, in stretto rapporto con i servizi di trasporto pubblico. In Europa il "Car Sharing" può contare su oltre 100 organizzazioni e quasi 200.000 utenti. Rispetto ai numeri delle auto è ancora un servizio di nicchia, comunque importante per i suoi contenuti innovativi ed in forte espansione. In Italia il "Car Sharing" è stato introdotto da meno di due anni con un'iniziativa nazionale promossa dal Ministero dell'Ambiente, che ha creato l'istituzione ICS (Iniziativa Car Sharing) a cui il Comune di Firenze ha aderito con un protocollo nel 2000.

Il "Car Sharing" è già operativo a Torino, Bologna, Venezia, Modena, Milano, Bolzano e Rimini, con più di 2000 utenti. Entro il 2004 il servizio partirà, oltre che a Firenze, anche a Palermo e Roma, con l'obiettivo di raggiungere, all'inizio, altri 1000 utenti.

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