EMPOLI – Soltanto 6 punti lontano dal Castellani (0,35di media partita). Un bottino davvero misero per sperare in una meritata salvezza. Anche perché, fra tutte le pericolanti, soltanto l’Ancona è riuscito a fare peggio (un misero punticino).
36 i gol incassati, circa 2 a gara. La porta che è stata di Bucci, Cassano e Balli è rimasta inviolata soltanto in due occasioni: a gennaio, a San Siro, contro l’Inter (in una vittoria che aveva ridato slancio e fiducia all’ambiente azzurro) e, a marzo, contro il Chievo.
Poi in tutte le altre circostanze almeno un gol è sempre stato subito, con Torino, Siena a Parma teatri di debacle pesantissime (rispettivamente 5, 4 e 4 gol).
Solamente 7 i gol messi a segno (a Torino, Lecce, Perugia, Bologna, Milano, sponda nerazzurra, Modena e Ancona). Mai una volta in doppia cifra. Un fatto davvero strano se si pensa ai veloci avanti empolesi. Tutta gente che, almeno in teoria (e visti anche gli exploit della stagione scorsa) avrebbe dovuto trovarsi meglio nelle ripartenze e con squadre sbilanciate piuttosto che con difese chiuse e in attesa dell’avversario.
E’ difficile dire cosa non abbia funzionato.
Quando una stagione parte storta è faticoso rimetterla sui binari (c’è riuscito il Perugia dopo aver minacciato il ritiro della squadra dal campionato). Certo è che, lontani dalle mura amiche, i ragazzi del presidente Corsi hanno manifestato poco carattere e convinzione nei propri mezzi, facendosi sfuggire di mano match del tutto abbordabili: Perugia, Reggio Calabria e Ancona solo per citarne alcuni. [S.R.]