Calcio, per l'Empoli una stagione con troppi errori

Redazione Nove da Firenze
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17 maggio 2004 16:28
Calcio, per l'Empoli una stagione con troppi errori

EMPOLI - E’ durato una sessantina di minuti circa il sogno azzurro di potersi giocare la permanenza nel massimo campionato con la sesta di B. Fino al ventesimo del secondo tempo. Poi, un po’ per colpa di Recoba (splendida la punizione), un po’ per colpa dell’inglesino Bothroyd (per gran parte della stagione più bravo a far infuriare Cosmi che col pallone tra i piedi), tutto è svanito in un caldo pomeriggio di metà maggio.
Eppure l’Empoli non è retrocesso ieri. Nonostante la matematica lasciasse ancora qualche speranza l’Empoli è, a ben guardare, retrocesso più volte nel corso di questa non esaltante stagione.
E’ retrocesso in estate durante la campagna acquisti, fatta sì di giovani e promettenti talenti (per fare due nomi Foggia e Zanetti), ma incompleta.

A gennaio la società aveva detto di volersi rafforzare su tre fronti: difesa, centrocampo e attaccato. Due giocatori sono arrivati, ma il terzo? L’uomo capace di segnare un po’ di gol pesanti? 26 gol in 34 match, nemmeno uno a partita. Peggio ha fatto solo l’Ancona.
E’ retrocesso nel corso delle prime giornate, quando si è scelto di puntare tutto su di un tecnico giovane, bruciandolo, e perdendo preziosissimi punti per strada (sconfitta in casa contro un Modena in dieci).
E’ retrocesso in trasferta con i suoi sei punticini.

Un po’ pochi per sperare in un posto al sole.
E’ retrocesso ad Ancona, quando un black-out generale ha fatto sì che la partita più abbordabile dell’anno si trasformasse in un inferno.
Adesso non resta che tirare le somme (a proposito, in un’Italia dove tutti sono bravi a fare il gioco dello scarica barile, onore al d.g. Vitale che si è accollato gran parte delle responsabilità per questa retrocessione, un esempio che in molti dovrebbero seguire, anche fra le società di vertice) e preparare al meglio il nuovo progetto Empoli.

E’ indubbio che gente come Vargas, Cribari, Di Natale, Vannucchi e Rocchi se ne andranno. Giovani promettenti ci sono e, pescando nel vivaio, se ne troveranno altri. Aggiungendo qualche giocatore d’esperienza (pagato con le partenze) il prossimo potrebbe essere un campionato davvero interessante. Non resta che capire chi sarà al timone della nave azzurra. [S.R.]

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