Impennata dell’export di macchinari, mentre cede il settore dei lapidei

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2004 12:37
Impennata dell’export di macchinari, mentre cede il settore dei lapidei

Firenze – Con 720 marchi, 340 espositori italiani e 80 stranieri in rappresentanza di 18 paesi, si apre domani a Carrara la 25° edizione di CarraraMarmotec, 44 mila metri quadri di esposizione, una delle più importanti del mondo nel settore della pietra naturale e delle tecnologie per l’estrazione e la lavorazione.

In programma fino al 29 maggio, la rassegna coincide con una difficile congiuntura di settore caratterizzata dal contraddittorio andamento dei mercati: in crisi l’export dei materiali lapidei (nel 2003 € 1,7 miliardi, -11,6%), soprattutto dei prodotti di qualità come il marmo di Carrara (-16%); decisamente positivo quello delle tecnologie (€ 382 milioni, +12,28%), settore in cui l’Italia si conferma leader mondiale.

Programma di CarraraMarmotec e quadro economico sono stati presentati oggi a Firenze alla Regione Toscana dall’assessore alle al sistema fieristico Susanna Cenni (domani inaugurerà la rassegna) e dai vertici della società organizzatrice: Giancarlo Tonini e Paris Mazzanti, neopresidente e direttore generale dell’Internazionale Marmi e Macchine (IMM).

Oltre a patrocinare la manifestazione, in questi mesi la Regione è stata parte attiva dell’intensa campagna promozionale che IMM ha condotto in tutto il mondo.

Tra gli enti collaboratori di CarraraMarmotec figura peraltro Toscana Promozione insieme a provincia di Massa Carrara, comune di Carrara e Cassa di Risparmio di Carrara come sponsor bancario unico. Le Camere di Commercio locali e quella di Lucca contribuiscono invece realizzando Idea & Progetto, mostra speciale dedicata alla filiera del marmo, protagoniste 23 aziende e 3 Istituti d’arte.

Altre cifre di questa edizione 2004. Gli espositori italiani provengono da 49 province.

Il 42,8% espone tecnologie, il 37% marmi, il 16% servizi specializzati, il 3,5% macchine per movimentazione e sollevamento. Con 129 aziende (31% del totale) Carrara è l’area più rappresentata. E’ del resto il cuore del “sistema marmo” italiano, lo snodo principale della commercializzazione a livello planetario, punto di riferimento non trascurabile. CarraraMarmotec sarà perciò come sempre frequentata da delegazioni di operatori da tutto il mondo.

“La Regione sta facendo tutto quanto è necessario per rilanciare il settore”, ha detto l’assessore Cenni.

“Ottima la performance delle tecnologie”, hanno aggiunto Tonini e Mazzanti, “ma per i lapidei l’Italia perde quote consistenti anche in Europa. Colpa della crisi internazionale, del dollaro debole e della concorrenza di paesi come Cina e Turchia”.
«Il crollo dell’export per il marmo di Carrara e della Versilia è il risultato di un’errata politica regionale dei distretti che ha dilapidato risorse umane, sociali ed economiche che questo territorio intrinsecamente possiede». Così il Presidente di Alleanza Nazionale in Regione Toscana Maurizio Bianconi commenta i dati diffusi oggi dalla Internazionale Marmi e Macchine (Imm) secondo i quali, mentre regge il mercato dei macchinari, quello delle esportazioni marmifere da Carrara e dall’intera Versilia registra un crollo del –16%.
«La politica distrettuale fatta di monoproduzioni prevalenti – attacca Bianconi – è superata da tempi e dinamiche economiche, figlia della concezione collettivista e industrialista della fabbrica come centro di sviluppo economico di un’area: in crisi la fabbrica, in crisi l’area.

E così oggi: in crisi le produzioni distrettuali, in crisi tutto il contesto che ci sta intorno».
«Fa poi impressione notare – commenta ancora Bianconi – come la grave recessione patita dal comparto del marmo superi di gran lunga la media nazionale, attestata secondo gli ultimi dati emessi da Banca Intesa sul –12%. Qui sta il nodo che investe le politiche regionali: le scelte industrialiste settoriali, i passati cattivi investimenti delle pubbliche risorse, una visione d’insieme obsoleta sono alla base di questo nostro ulteriore ritardo».

«Adesso bando alle polemiche: è tempo di rimboccarci tutti le maniche».

Adeguato all’alto livello della rassegna il calendario degli eventi collaterali, per primo la consegna dei premi del Marble Architectural Awards, quest’anno riservato ai progettisti del Medio Oriente (tra i vincitori l’architetto Muhammad Kemal Ismail che ha firmato le grandi moschee della Mecca e di Medina con largo uso di marmo di Carrara.). Tra i convegni, tre almeno sono da segnalare: quello sull’Architettura al femminile, quello sui Materiali lapidei grigi italiani, quello sulla Tradizione e innovazione in Toscana e quello sui Protagonisti dell'architettura e il loro rapporto con il marmo.

Infine la presentazione di due nuovi importanti volumi per specialisti: l’Atlante della Pietra e Stone Sector 2003, fotografia aggiornata del settore messa a punto dall’Ufficio Studi di IMM.

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