La mattina del 4 maggio 1954 nel piccolo villaggio avvenne la più grave tragedia mineraria italiana del secondo dopoguerra che causò la morte di 43 persone. Accanto alla narrazione delle parole, la fotografie trova un posto da protagonista all'interno del progetto. Una mostra di fotografie permanente è allestita all'interno del cinema, un'altra esposizione è prevista lungo la strada, e ancora foto saranno proiettate all'interno del Cubo Nero. La fotografia è protagonista della campagna di comunicazione, che prevede l'uso di numerose immagini in bianco e nero provenienti da archivi privati e fotografie a colori scattate da Francesco Falciani.
Durante il pomeriggio di domenica 23 maggio il risultato della ricerca sarà presentato con una proiezione del cd-rom delle fotografie.
In particolare si presenteranno al pubblico le fotografie di Corrado Banchi, il grande fotografo nato a Firenze ma sempre vissuto a Massa Marittima, dove è morto all'età di 87 anni nel 1999, le cartoline della collezione privata di Pierangelo Niosi, artista ed esperto di fotografia di Ribolla, le nuove fotografie di Francesco Falciani, artista e fotografo anch'egli di Ribolla, il quale con la sua proposta visionaria si candida a proseguire una tradizione feconda.
Interverrà Renato Pollini, figura storica del panorama politico: già sindaco di Grosseto, senatore, amministratore nazionale Pci.
Franco Barrocu, nato da genitori sardi, ha vissuto a Ribolla fino al 1956, anno in cui si è arruolato nell'Arma dei Carabinieri ed è partito per la Scuola Militare di Moncalieri.
Nel 1998 ha lasciato l'Arma che "lo ha servito" per oltre 42 anni e, dopo un primo attimo di smarrimento da pensionamento, ha capito che il modo migliore per utilizzare il (molto) tempo libero era quello di scrivere e raccontare gli episodi spassosi che avevano accompagnato la sua carriera e la sua infanzia a Ribolla, raccolti in due libri.
