Centinaia di fiorentini e turisti hanno assistito sui lungarni a Pedalando nel tempo, la corsa delle Draisine organizzata dal Museo di Storia della Scienza e dal Comune

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 aprile 2004 21:29
Centinaia di fiorentini e turisti hanno assistito sui lungarni a Pedalando nel tempo, la corsa delle Draisine organizzata dal Museo di Storia della Scienza e dal Comune

Firenze – Al grido “La draisina non inquina”, certezza garantita dagli Amici della bicicletta e dalla voce popolare del grande Carlo Monni, si è svolta stamani sui lungarni nel centro di Firenze la prima gara tra antichi velocipedi, con un successo tale di pubblico e telecamere da lasciar pensare all’inizio di una tradizione destinata a ripetersi nel nome della scienza, di un po’ di kitch e di molto folklore.
Le draisine, com’è ormai noto, sono le antenate della bicicletta. Non avevano pedali, erano scomodissime e per di più di più prive di freni.

I dodici esemplari chiamati a cimentarsi in un doppio giro dei lungarni sono stati direttamente clonati da un modello originale esposto a Pedalando nel tempo, una delle mostre in corso fino a tutto il 2004 al Museo di Storia della Scienza. Museo che ha appunto creduto opportuno festeggiare la domenica della bicicletta indetta dal Comune, e contemporaneamente l’anniversario della Liberazione, con una gara spettacolare in costumi d’inizio Ottocento, data di nascita delle primissime dueruote.
Ha dunque vinto la prima edizione di Pedalando nel tempo Fabio Murgia, 25enne studente di architettura, che ha percorso i 3.600 metri del velodromo compreso tra Ponte alle Grazie e Ponte S.

Trinità (partenza e arrivo in piazza dei Giudici) in un tempo complessivo di 15 minuti e 41 secondi, a una media di 13,720 chilometri orari. Cronometraggio garantito dai giudici ufficiali della Uisp che, abbigliati in frac e cilindro forniti dalla Sartoria del Teatro, hanno vigilato sulla regolarità della competizione. Al secondo posto Domenico Mutrione, 23 anni, studente di scienze politiche. Al terzo Massimo Papale, anche lui 23 anni e anche lui studente di architettura.
A garantire ulteriore spettacolo in veste di radiocronista-cabarettista il formidabile Carlo Monni spalleggiato da Alessandra Maggio, voce di Lady Radio.

Per le ufficialità, l’assessore al traffico Bugliani, che ha premiato il vincitore con una bicicletta d’alluminio ricavato da lattine riciclate, il direttore del Museo Paolo Galluzzi e Luca Mantellassi, presidente della Camera di Commercio. Dallo sponsor Rifugio Sport gli altri due premi per i piazzati.
Alla gara hanno assistito varie centinaia di persone, fiorentini e turisti, comodamente seduti sulle spallette dell’Arno, approfittando peraltro di una mattinata di sole quasi estivo.

Altre centinaia l’hanno seguita in bicletta. Moltissime le videocamere e le macchine fotografiche, compreso quella del fotografo ufficiale, inviato dal Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, che ha immortalato concorrenti e vincitori con un apparecchio a lastra rigorosamente ottocentesco. Alla fine tanti applausi, strette di mano e, per il vincitore, anche il bacio di una miss in un delizioso modellino viola dei tempi del Granduca.
La manifestazione ha peraltro richiamato al Museo di Storia della Scienza moltissimo pubblico che ha approfittato dell’apertura straordinaria dalle 10 alle 13, al prezzo ridottissimo di 3 Euro, per visitare anche la nuova mostra su L’“automobile” di Leonardo inaugurata sabato.

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