Turismo risorsa indispensabile e sfida 'sostenibile': oggi in Palazzo Vecchio si è tenuta la prima Conferenza cittadina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 aprile 2004 15:09
Turismo risorsa indispensabile e sfida 'sostenibile': oggi in Palazzo Vecchio si è tenuta la prima Conferenza cittadina

Firenze senza turismo precipiterebbe, dal punto di vista economico e dello sviluppo, dall'attuale 2° posto per reddito pro capite, preceduta solo dall'Abetone, all'11° posto in Toscana, inserendosi tra Pisa e Santa Croce sull'Arno, e, a livello italiano, dal 46° posto, preceduta solo da Milano e Bologna tra le grandi città, al 265° posto preceduta da Lodi e seguita da Treviso. Un paradosso, l'assenza del turismo, che serve, però, ad evidenziare le dimensioni del fenomeno: il 12,4% del reddito dei fiorentini, circa 2,171 miliardi di euro, proviene dal turismo e il peso del fatturato del turismo, inteso come comparto allargato, sul Pil locale si può stimare intorno al 20%.

I dati sono stati illustrati oggi nell'ambito della Conferenza cittadina sul turismo, che si è tenuta nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio, dall'assessore al turismo Emilio Becheri che ha presentato la ricerca sul tema "Turismo sostenibile, turismo indispensabile". "Turismo come rospo da baciare: è questo lo slogan che è venuto fuori dalla Conferenza di oggi dove sono state presentate due analisi che mostrano - ha spiegato l'assessore Becheri - l'una come il turismo sia indispensabile in chiave economica e sociale e l'altra come vi sia un atteggiamento dei residenti che attribuisce grande valenza al comparto ma ne riconosce anche le distorsioni".

La Conferenza cittadina sul turismo, che non veniva organizzata a Firenze da ben trent'anni, "è stata un'occasione importante di confronto e di riflessione per mostrare la rilevanza che il turismo ha per la società e per l'economia locale - ha aggiunto Becheri -. Firenze, nel triennio tra il 2001 e il 2003, ha sofferto di una diminuzione di flussi turistici che si è attestata, complessivamente, intorno al -12% registrando la cosiddetta "deriva" del turismo per cui i visitatori si spalmano anche nella provincia.

Stiamo lavorando alla definizione di un progetto strategico che comporti un maggiore coordinamento sovracomunale, una migliore comunicazione, l'innalzamento della qualità dei servizi, l'attivazione di eventi periodici di grande richiamo". L'importanza di una visione complessiva del territorio è stata sottolineata dal vice sindaco Giuseppe Matulli che è intervenuto in apertura del convegno: "Dietro a questo incontro c'è una grande provocazione e una grande prospettiva - ha detto Matulli - il ruolo di Firenze va oltre i singoli pezzi della città che funzionano, con il loro patrimonio storico e artistico, da richiamo, il richiamo è Firenze stessa nel suo complesso.

Governare la città significa, dunque, intuire le strategie convenienti per tutti e perseguirle in una dimensione inevitabilmente internazionale". L'indagine, condotta con una serie di interviste a oltre 400 residenti di diverse fasce sociali e categorie economiche, ha proposto una lettura del turismo attraverso gli occhi dei fiorentini: per l'87% dei residenti il turismo ha un grande ruolo di traino dell'economia locale, mentre il 13% attribuisce ad esso una valenza negativa. In parallelo il 50,1% attribuisce alle presenze turistiche la colpa per il peggioramento o il degrado della città, mentre solo il 33,4% pensa che ne derivi un miglioramento.

Curioso, poi, il fatto che i fiorentini pensino che il periodo di maggiore afflusso di turisti sia la Pasqua (mentre sono invece alcune giornate estive) e che ci sia la tendenza, nella percezione dei residenti, a stimare ancora maggiore rispetto alla realtà l'importanza del settore sull'economia della città: per oltre il 46% degli intervistati il turismo pesa per il 26,7% sul Pil locale, quando in realtà si attesta sul 20%. Volendo giocare sulle tipologie, poi, i fiorentini si dividono nel rapporto con il turismo in varie categorie tra le quali "aristocratici ed esclusi" nel 35,1% dei casi, che vedono un beneficio del turismo acclarato per le categorie economiche ma relativo per tutta la comunità cittadina, la categoria (25,1%) del "rospo da baciare" per cui il turista è un elemento necessario alla vita della città, la categoria del "turismo regole e disciplina" (13,1%).

Alla Conferenza, organizzata dall'assessorato al turismo in collaborazione con la Camera di commercio di Firenze e con le associazioni di categoria e l'Apt, hanno partecipato amministratori, operatori del settore, rappresentanti delle categorie economiche. Sono intervenuti il presidente della Camera di commercio Luca Mantellassi che ha ribadito la proposta "di creare un organismo giuridico con comitato scientifico, una fondazione, in grado di lavorare sul binomio arte e cultura come paradigma dello sviluppo e volano per il marketing territoriale", e i rappresentanti delle tre grandi città, Napoli, Roma, Venezia, inserite nel Network delle città d'arte.

Sono intervenuti gli assessori al turismo di Roma, Venezia e Napoli, rispettivamente Mariapia Garavaglia, Armando Peres e Nicola Oddati e la mattinata si è conclusa con la tavola rotonda con i rappresentanti delle categorie economiche. La sfida che lancia la Conferenza, in un momento caratterizzato da molti interventi strutturali, infrastrutturali e funzionali in città, è appunto quella di coniugare, in una visione di prospettiva oltre che di gestione del quotidiano, il turismo come risorsa base della città con la 'sostenibilità' dei flussi turistici.

(vp)

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