Rinvio per il bando Prima casa per le giovani coppie
Divisa la maggioranza in Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 dicembre 2003 18:54
Rinvio per il bando <I>Prima casa per le giovani coppie</I><BR>Divisa la maggioranza in Regione

Il Consiglio regionale ha deciso di rinviare a gennaio la discussione sul bando per le agevolazioni alle giovani coppie per l’acquisto della prima casa. Sono stati i capigruppo Alberto Monaci (Margherita), Maurizio Bianconi (Alleanza nazionale) e Pieraldo Ciucchi (Socialisti democratici italiani) a chiedere di non discutere il provvedimento, il cui testo divide i consiglieri di maggioranza.
L’atto era stato licenziato ieri nel tardo pomeriggio dalle commissioni Sanità e Territorio e ambiente, presiedute da Federico Gelli (Margherita) e Sirio Bussolotti (Democratici di sinistra).

I gruppi di centro-destra non avevano partecipato al voto, mentre Rifondazione comunista si era astenuta. Nella sua ultima formulazione, il bando prevede contributi fino ad un massimo di 15 mila euro per le giovani coppie sposate o conviventi, con almeno un figlio a carico o lo stato di gravidanza. L’importo complessivo messo a disposizione dalla Regione è di 5.886.499 euro.
“Quello che doveva essere un contributo alle giovani coppie per l’acquisto della casa è diventato un sostegno alla natalità”.

È un commento critico quello del presidente del Gruppo Sdi Pieraldo Ciucchi un merito alla concessione di contributi per la casa alle giovani coppie sposate o conviventi, ma con la discriminante che abbiano almeno un figlio a carico o vi sia uno stato di gravidanza.
“Nel provvedimento predisposto dalla Giunta e licenziato dalla commissione sanità e ambiente e territorio dal Consiglio Regionale – commenta Ciucchi, - la prole e la gravidanza assumono carattere di assoluta centralità”.

“C’è da chiedersi quale tipo di trattamento sarà riservato a quelle coppie che in attesa di prole al momento della presentazione della domanda per accedere al contributo dovessero perdere il bambino nel corso della gravidanza o addirittura decidessero di abortire nei primi tre mese, come previsto dalla legge sull’aborto. Per non parlare poi di quelle coppie che non possono avere figli…”
“Mi pare che si è proceduto andando ad urtare quelle leggi dello Stato, soprattutto quelle sulla fecondazione e l’aborto, finendo per ledere alcuni diritti fondamentali della donna e della coppia”.

“È il caso di dire – conclude Ciucchi - che, per ora, ha vinto il compromesso catto-comunista di Ds e Passaleva, ma non è detto che vinceranno al momento del voto in aula”.

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