Treno della Memoria: gli studenti a Varsavia e Majdanek
26 dicembre: anniversario del bombardamento a Empoli
L’assessore Montemagni critica le affermazioni del presidente Pera

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2003 19:30
Treno della Memoria: gli studenti a Varsavia e Majdanek<BR>26 dicembre: anniversario del bombardamento a Empoli<BR>L’assessore Montemagni critica le affermazioni del presidente Pera

FIRENZE- Sarà Varsavia la meta del terzo ‘Treno della Memoria’, il pellegrinaggio sui luoghi dell’Olocausto organizzato dalla Regione per oltre 600 studenti. Il convoglio, organizzato in occasione delle celebrazioni per la ‘Giornata internazionale della Memoria’, porterà i ragazzi al campo di sterminio di Majdanek, nei pressi di Lublino, ed a Varsavia, dove visiteranno il famoso ghetto ebraico. Il programma di iniziative voluto dalla Giunta Regionale per ricordare il 27 gennaio, giorno che segnò la liberazione del campo di Auschwitz, è anche quest’anno ampio ed articolato su più piani.

Il viaggio del Treno, fissato dal 25 al 29 gennaio, è senza dubbio l’evento più importante ed il più impegnativo, sia dal punto di vista organizzativo, sia per la grande tensione emotiva che comporta, ma altri appuntamenti sono già stati fissati.

26 dicembre 1943 - 26 dicembre 2003
Il 60° Anniversario del Bombardamento sulle Cascine di Empoli viene ricordato sabato 20 dicembre alle ore 10.30, in Viale IV Novembre, con l'inaugurazione del monumento, e venerdì 26 alle Ore 9.30, in Viale IV novembre e Piazza XXIV Luglio, con la deposizione delle corone, mentre alle ore 10.30, alla Collegiata di Sant'Andrea, avrà lugo la messa in suffragio dei caduti.

“Anche quest’anno – spiega l’assessore regionale ad istruzione, formazione e lavoro, Paolo Benesperi - abbiamo scelto di investire tempo, forze e risorse per sottolineare l’importanza educativa, non soltanto culturale, della Memoria.

Sentiamo spesso parlare delle grandi tragedie del passato, sentiamo spesso ripetere che la storia deve insegnarci a non commettere errori nel futuro. Troppo spesso. Così corriamo il rischio di scambiare tutto per retorica, ed i nostri ragazzi confondono lo sfruttamento schiavistico e lo sterminio programmato di milioni di ebrei e oppositori politici, voluto dai nazisti poco più di 60 anni fa, con mille altre tragedie, viste in tv, viste al cinema, lette. La scelta di recarsi sui luoghi dell’Olocausto è nata dalla necessità di far capire cosa è stata la realtà, di ripercorrere fisicamente, con il cuore e con lo stomaco, le conseguenze di quel “delirio di onnipotenza che fu il nazismo.

In questo modo la storia potrà essere veramente maestra di vita”.
Tra le altre iniziative previste due seminari di aggiornamento per insegnanti, previsti per l’8 ed il 15 di gennaio, raccolti sotto il nome di “Figure della Memoria” e dedicati a temi storiografici, come revisionismo e negazionismo, ed a temi socio-culturali come la trattazione dell’Olocausto nel cinema, nella letteratura e nella psicoanalisi.
La Regione si è inoltre impegnata a realizzare un documentario sulla persecuzione razziale e la deportazione in Toscana.

Il film, che avrà una durata di circa 30’, sarà realizzato dalla Mediateca regionale e si baserà sull’opera di ricerca condotta dal prof. Enzo Collotti. Il tema dell’Olocausto sarà poi trattato in dispense didattiche e pubblicazioni. Ci saranno momenti di riflessione, primo tra tutti la seduta solenne del Consiglio Regionale della Toscana, una serata di letture organizzata in collaborazione con l’ANED, un incontro delle Istituzioni con le Associazioni di ex deportati e le comunità ebraiche toscane.
“Si tratta di posizioni di notevole gravità, sia perché sostenute dalla seconda carica dello Stato, sia perché in stridente contrasto con la realtà dei fatti e con quanto coerentemente affermato e con forza richiamato dal presidente della Repubblica Ciampi”.

E’ il commento dell’assessore regionale al bilancio, finanze e programmazione Marco Montemagni riguardo a quanto detto dal presidente del Senato Marcello Pera sulla costituzione italiana, le sue radici antifasciste e i 'miti' da sfatare.
”La costituzione repubblicana, firmata dal presidente della Assemblea Costituente Umberto Terracini, dal capo dello Stato Enrico De Nicola e dal presidente del Consiglio Alcide De Gasperi - ribatte l’assessore - è antifascista. E questo non è un 'mito' da sfatare ma è una realtà storica incontrovertibile, fondata sulla lotta di liberazione contro il nazismo e il fascismo, nonché su valori portanti di una visione democratica e sociale molto avanzata”.
“Quanto sostenuto dal presidente Pera - conclude Montemagni - non deve essere sottovalutato: si connette con un disegno di revisionismo storico in atto da tempo, teso a negare la realtà storica e a cancellare valori fondanti della nostra repubblica democratica e antifascista”.

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